Pippo Baudo non è stato soltanto un grande presentatore, forse il migliore, della televisione italiana; non è stato solo un uomo capace di fare la storia della tv dall’epoca del bianco e nero a quella della tecnologia digitale; non è stato nemmeno solo l’ideatore ed inventore del Festival di Sanremo moderno, quello amato da tutti gli italiani; e non è stato neanche e semplicemente uno scopritore di talenti (Giorgia, Eros Ramazzotti e Laura Pausini, tanto per citarne alcuni, quasi a caso). No.
Pippo Baudo e la Cultura
Pippo Baudo è stato soprattutto un grande uomo di cultura. Lo dimostrava in ogni suo programma o iniziativa in cui non mancava di sottolineare l’importanza del sapere e della conoscenza. Soprattutto di quella locale, regionale, tradizionale che (se n’era accorto prima e meglio di molti altri) rischiava di sparire e di essere dimenticata.
Pippo Baudo è stato ad esempio in prima fila nell’opera di ricostruzione del Teatro Petruzzelli di Bari, la Puglia, terra che amava tanto quanto la sua Sicilia.
Baudo che non mancava mai di far mancare la sua voce per lo studio, per la sensibilizzazione dei più giovani all’arte in ognuna delle innumerevoli manifestazioni a cui partecipava come ospite d’onore (pur non ponendosi mai come tale…). E proprio ad uno di questi incontri lo avvicinammo per presentarci. Era il 2018 e gli illustrammo l’idea, il progetto di Libreriamo.it (all’epoca ancora giovane).
Gli bastarono pochi secondi per cogliere appieno il senso del nostro sito e del nostro progetto a 360°, soprattutto colse il significato del nome stesso, Libreriamo, più che un nome, un verbo, un modo di fare e vivere l’amore per i libri e la cultura.
Queste le sue parole di allora:
“Liberiamo… un bellissimo verbo, un neologismo interessante. Significa praticare il Libro, leggerlo, sfogliarlo, imparare, soprattutto meditare su quello che si legge. Tanti auguri alla vostra iniziativa perché è un’idea giusta. Il libro non può finire. Non fatevi prendere da queste manie di comunicazione digitale. Il Libro è una cosa che ti resta nel cuore, lo tocchi. E’ un’esperienza di vita: Liberiamo!”
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