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Pescara, itinerario alla scoperta dei luoghi de “L’età fragile”

Scopriamo insieme Pescara e i luoghi de "L'età fragile" di Donatella Di Pietrantonio.

È l’età in cui sembra necessario doversi allontanare per ritrovarsi: Amanda va via frettolosamente dal suo paesino nei dintorni di Pescara per trasferirsi a Milano, in cerca di nuovi stimoli, di una nuova vita.
Quando ritorna, non è più la stessa. Ma forse non lo è nemmeno il posto da cui è scappata, e nemmeno le persone che si è lasciata alle spalle. La madre, in primis.

L’età fragile“, ultimo libro di Donatella Di Pietrantonio, racconta di un percorso di crescita in cui si incontrano tre generazioni di donne, ma anche di luoghi misteriosi e poco frequentati dalla narrativa italiana che nascondono bellezze senza eguali. In questo articolo scopriamo Pescara e i suoi dintorni, per immergerci nelle atmosfere naturali che fanno de “L’età fragile” un libro prezioso.

Pescara e dintorni, i luoghi de “L’età fragile”

A Pescara

Pescara è una città dalla storia millenaria. Luogo nato, così come lo vediamo oggi, dalla fusione di due comuni abruzzesi avvenuta nel corso del secolo scorso, è un felice esempio di come la natura possa essere parte integrante del tessuto urbano.

Pescara è una città che offre diverse alternative a chi voglia visitarla: situata sulla foce di un fiume, si affaccia sul mar Adriatico ed è un’interessante meta turistica dal punto di vista culturale. Se ami i libri e la letteratura, non puoi far a meno di visitare i luoghi di Gabriele D’Annunzio, che qui è nato e cresciuto, lasciando un pezzo di sé. In particolare, dovresti fare un salto alla casa natale del Vate, per un’esperienza immersiva e coinvolgente.

Singolare è la porzione di città denominata “Pescara Vecchia”, un quartiere pedonalizzato colorato e vivace in cui si alternano edifici moderni e abitazioni storiche che, insieme, raccontano i cambiamenti di un luogo che ha vissuto i bombardamenti del Secondo Conflitto Mondiale.

La cifra di Pescara è l’unione di antico e moderno. Uno dei simboli della città è proprio il Ponte di Mare, un’infrastruttura dall’aspetto molto suggestivo che è stata inaugurata nel 2009, offre un panorama mozzafiato sul mare e sulla Majella ed è, ad oggi, il più grande ponte ciclo-pedonale d’Italia.

La storia di Pescara è intrinsecamente legata alla vita dei pescatori che in questa zona hanno trovato un luogo perfetto per la loro attività. Dal centro storico, che ospita le casette antiche dei pescatori, ai tipici trabocchi, le caratteristiche piattaforme in legno usate per la pesca, al Museo del Mare, che conserva e trasmette le tecniche, gli usi e i costumi di una tradizione di lunghissima data.

Non si può, infine, non menzionare il verde che circonda Pescara, a partire dalla meravigliosa Pineta dannunziana che ospita uno dei polmoni verdi più suggestivi della città. Ne “L’età fragile”, il connubio fra natura e umanità è fra i protagonisti della storia. Se si pensa che Donatella Di Pietrantonio è nata e cresciuta in un luogo in cui la relazione con il verde è così radicata, si comprende anche il perché.

Penne

Situato in provincia di Pescara, Penne è il luogo da cui Di Pietrantonio ha tratto maggiormente ispirazione per l’ambientazione del suo romanzo. Qui, la scrittrice abruzzese è nata e cresciuta, innamorandosi della natura circostante.

Penne è uno dei borghi più belli d’Italia, uno di quei posti che nascondono una bellezza senza tempo, capace di trascinare il visitatore in un’epoca lontana, che forse non è mai esistita se non che nel cuore di chi abita questi posti.

Il comune di Penne si trova a metà strada fra il Mar Adriatico e il Gran Sasso, come se fosse un valico, una frontiera, l’ultimo passo prima di accedere al Parco Nazionale del Gran Sasso.

Qui potrai perderti per le strade del centro storico, che si adagia su due alture, e immaginare un’Amanda vecchia che scappa per trovare la modernità in quel di Milano, e un’Amanda nuova che ritorna e si ritrova.

Nei pressi di Penne si trova anche una bella riserva naturale regionale che prende il nome di “Lago di Penne”. Il lago è circondato da ettari di territorio naturale, in cui si trovano flora e fauna interessanti, fra cui la nitticora, che è simbolo di questi luoghi e che qui ha scelto di nidificare già da qualche anno.

 

 

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