Il Palio di Siena è una delle manifestazioni italiane più famose del mondo. Uno spettacolo unico che va al di là dall’essere una semplice corsa di cavalli in Piazza del Campo, è un mix di storia, tradizione, cultura per raccontare ancora oggi quella che è la storia plurisecolare di una città, e non solo. Una tradizione talmente sentita da diventare per molti il centro della vita, per un anno intero e che attira turisti e spettatori da tutto il mondo.
Anche noi italiani, che due volte l’anno, veniamo attirati in questo vortice sappiamo però poco di quello che è davvero il Palio di Siena: storia, regole, tradizioni.
Le 5 cose da sapere sul Palio di Siena
1 – La storia
Le origini del Palio di Siena hanno più di 800 anni. Alcuni testi del 1200 raccontano dell’esistenza delle Contrade e di alcune feste, su tutte la Festa di Santa Maria d’Agosto. Festa che oggi ritroviamo nel “Palio dell?Assunta” che si corre ogni 16 agosto. Anche le corse dei cavalli a Siena hanno storie antichissime, di più e più secoli. La prima testimonianza scritta di quello che a tutti gli effetti oggi viene considerato il primo Palio di Siena, con la sfida tra i cavalli di ogni singola contrada, risale al 1633.
Da quel giorno la manifestazione si è sempre svolta tranne per situazioni davvero uniche. Nel 1801 per la guerra napoleonica; nel 1848-1849-1859-1866 per la varie guerra di indipendenza che avevano coinvolto la città di Siena; dal 1915 al 1918 per la prima guerra mondiale e dal 1940 al 1944 per la seconda guerra mondiale ed in ultimo il 2020 e 2021 per la pandemia di Covid ed il conseguente lockdown.
2 – Le contrade
Prima traccia scritta dell’esistenza delle contrade ci riporta al 1729, al testo del “Bando di Beatrice Violante di Baviera” che allora governava la città, testo in cui vengono stabiliti i confini tra le varie contrade all’interno del territorio della città di Siena. Le contrade sono 17, prima del bando di Beatrice Violante ce n’erano anche altre, che vennero però cancellate, ed ognuna funziona come un piccolo Stato. Ogni contrada ha infatti un proprio “Capo”, chiamato Priore, ci sono poi altre cariche fondamentali, come il Vice Priore ed il Capitano, forse la persona più coinvolta nelle attività del Palio.
Ogni contrada poi ha una sua Chiesa, un proprio stemma e simbolo, i propri colori, un museo con tutto il materiale storico legato alla contrada stessa (vessilli ed altri trofei conquistati, quadri, dipinti, statue, bandiere età età). Ogni contrada inoltre ha a propria disposizione i vestiti storici che vengono utilizzati nei giorni e nelle manifestazioni legate al Palio di Siena.
Ogni contrada ha delle altre contrade “amiche” e, soprattutto, alcune “nemiche. E spesso nel Palio diventa più importante far perdere la rivale che vincere…
Questa la lista delle contrade:
Aquila
Bruco
Chiocciola
Civetta
Drago
Giraffa
Istrice
Leocorno
Lupa
Nicchio
Oca
Onda
Pantera
Selva
Tartuca
Torre
Valdimontone
3 – le regole
Il Palio di Siena ha regole ben precise. Tre giorni prima della gara, cioè il 29 giugno per il Palio di luglio, ed il 13 agosto per quello dell’Assunta, si procede alla cosiddetta “Tratta”; la tratta è il sorteggio con cui si abbinano i cavalli alle 10 contrade che parteciperanno alla corsa. Il fantino invece è già stato scelto con una vera competizione al rialzo del compenso tra le varie contrade. Ci sono stati nella storia infatti dei fantini che hanno raccolto un gran numero di successi, su tutti Andrea Degortes, detto “Aceto”, che su 58 presenze ha collezionato ben 14 successi.
Ci sono delle “prove” della gara tra cui quella chiamata “Prova generale”, la sera prima della corsa e la “procaccia”, la mattina stessa della gara.
Il Palio comincia con la sfilata delle varie contrade in Piazza del Campo. Terminata la sfilata lo scoppio di un petardo annuncia l’ingresso dei cavalli dal Cortile del Podestà nella piazza. In quel momento viene consegnato ad ogni fantino un nerbo di bue con stimola il proprio cavallo ma anche “colpire” i rivali in corsa.
Tocca al Mossiere leggere l’ordine di ingresso dei cavalli tra i due canapi fino al momento della partenza. Questa operazione non è mai semplice e può richiedere anche ore, soprattutto se ci sono contrade rivali vicine oppure in posizione favorevole.
La corsa si svolge lungo tre giri, per un totale di 1000 metri. Se un fantino cade il cavallo può comunque continuare (viene definito “scosso”) e addirittura vincere.
Al vincitore verrà quindi consegnato appunto il Palio, un drappellone, portato in trionfo dai contradaioli assieme al cavallo ed al fantino. La campanina che si trova nell’oratorio della Contrada vincitrice risuonerà per dare l’annuncio a tutti i contradaioli del successo.
La festa andrà avanti per giorni fino alla classica “cena della vittoria”, una tavolata da migliaia di persone che richiama tutti i contradaioli.
4 – le parole
Ci sono vocaboli unici che raccontano meglio di altre cose il Palio di Siena ed i suoi riti
Alzata ed Ancalena: sono due dei movimenti compiuti dagli sbandieratori durante la sfilata, detta Passeggiata Storica, in Piazza del Campo
A pelo: I fantini cavalcano senza sella, cioè “a pelo” di cavallo. Per restare ben saldi utilizzano pantaloni di velluto, bagnati…
Balzana: è il simbolo della città di Siena, uno scudo bianco e nero
Barbaresco: non è un vino ma l’uomo che si occupa del cavallo dalla sua assegnazione. Il Barbaresco vive per tre giorni con il cavallo, notte compresa
Bombolone e Brenna: il primo indica un ottimo cavallo, il secondo un cavallo brocco
Cordellina: accordo tra contradaioli contro altre contrade
Daccelo: è il grido dei contradaioli sotto il palco dei capitani per la consegna del drappellone del vincitore
Fare Buio: la mossa troppo lunga
Palio: i drappellone di seta dipinto con in cima un piatto d’argento, il premio per la contrada vittoriosa
Quattrogiornista: parola dispregiativa con cui i contradaioli chiamano chi non partecipa mai alle attività della contrada ad eccezione dei 4 giorni del palio
Tritello: caduta di massa durante la corsa che coinvolge più cavalli e fantini
Verbena: è la canzone cantata da tutti i senesi, l’inno della città, indipendentemente dalla loro contrada di appartenenza
5 – i numeri
Non è possibile stabilire il numero esatto e preciso di tutti i successi del Palio di Siena delle varie contrade dato che soprattutto per quello che riguarda il 1600 mancano documentazioni con i risultati di alcune edizioni.
In base ai documenti abbiamo notizie certe sul risultato di ben 671 corse.
La contrada più vincente è l’Oca, con 65 successi; l’ultima di questa classifica è l’Aquila, con 24.