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”Il silenzio è mafia”, una mostra fotografica per onorare la memoria di Falcone e Borsellino

SPECIALE PAOLO BORSELLINO - Immagini e parole disegnano nel dialogo reciproco un percorso in memoria di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, della coraggiosa lotta di cui furono protagonisti, nella mostra ''Il silenzio è mafia'', allestita presso Palazzo Incontro a Roma a cura di Franca De Bartolomeis e Alessandra Mauro per Contrasto...

L’esposizione ripercorre, attraverso l’intreccio di parole e immagini, le tappe principali degli anni della lotta alla mafia

 

MILANO – Immagini e parole disegnano nel dialogo reciproco un percorso in memoria di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, della coraggiosa lotta di cui furono protagonisti, consegnataci in eredità: le voci di questo racconto si levano alte contro la più grande minaccia che insidia questo retaggio, il silenzio dell’oblio. Perché “Il silenzio è mafia”, come recita il titolo della mostra allestita presso Palazzo Incontro a Roma, a cura di Franca De Bartolomeis e Alessandra Mauro per Contrasto.

 

IN RICORDO DI FALCONE E BORSELLINO – La mostra, aperta fino al 9 settembre, nasce in seno all’iniziativa “Il tempo della lotta alla mafia. ‘Lezioni civili’ in ricordo di Falcone e Borsellino”, promossa dalla Provincia di Roma con la collaborazione di “Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie”, l’organizzazione fondata da don Lugi Ciotti. L’esposizione porta avanti l’impegno messo in campo dalle “Lezioni civili”, dalla serie di appuntamenti e incontri con personalità importanti dell’antimafia che si sono susseguiti tra maggio e luglio a Palazzo Incontro. Le fotografie e i testi che le affiancano tracciano un cammino lungo le tappe più importanti degli anni della guerra combattuta contro Cosa Nostra, in cui i due magistrati palermitani giocarono un ruolo fondamentale: si vogliono documentare sia le tragedie di cui questa lotta è costellata, sia i risultati raggiunti dalla Procura di Palermo.

 

LA LOTTA ALLA MAFIA, UN DOVERE DI CIASCUNO – L’intento è quello di tributare un sentito omaggio al lavoro di Falcone e Borsellino in occasione del ventesimo anniversario delle stragi che li uccisero, omaggio che sia anche proseguimento del loro impegno. Perché la lotta alla mafia è dovere di ognuno, a partire dai giornalisti e fotografi che si fanno carico dell’informazione. Il potere della parola e delle immagini documentarie scende in campo a mostrare, contro ogni reticenza, la verità sulle mafie, insegnando quale irrinunciabile valore rappresenti per la nostra civiltà una seria lotta contro la criminalità organizzata.

 

MODELLI ESEMPLARI DI CITTADINANZA – Come ha dichiarato il presidente della provincia di Roma Nicola Zingaretti, Falcone e Borsellino, e con loro tanti altri magistrati, carabinieri, giornalisti e persone che hanno rotto e continuano a rompere il silenzio, non vanno chiamati eroi, ma cittadini. Modelli esemplari di un senso di lealtà e appartenenza alla propria comunità, pronti a onorare  i loro impegni nei suoi confronti.
18 luglio 2012

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