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Il gelido vento della protesta avvolge l’Italia e la Politica sembra non capire

I libri molte volte nascondono verità che i politici sembrano trascurare. Forse perché trincerati troppo all'interno di una ''Casta'' che non vive le problematiche della gente comune. Oggi il ''popolo'' non sta affatto bene...

Attenzione alla forte tensione sociale che sta esplodendo nel nostro Paese. Gli italiani sono ridotti allo stremo e la politica sembra non accorgersi del grave e concreto malcontento che sta imperversando in Italia. I libri ci insegnano che è sempre bene per la politica, soprattutto nei grandi momenti di crisi, “ascoltare” il vero umore popolare, per evitare conseguenti estremismi

I libri molte volte nascondono verità che i politici sembrano trascurare. Forse perché trincerati troppo all’interno di una “Casta” che non vive le problematiche della gente comune. Oggi il “popolo” non sta affatto bene, complice sicuramente la grande crisi internazionale, che in Italia ha avuto degli effetti catastrofici. Gli italici cittadini stanno vivendo la disperazione, la frustrazione, la depressione, per il fatto che i soldi sembrano non bastare mai, non si riescono più a pagare le bollette e le rate del mutuo, mantenere i figli a Scuola e peggio all’Università. La vita, malgrado gli sconti proposti da ogni forma di commercio e servizio, è sempre più cara per colpa, è inutile nasconderlo, delle innumerevoli tasse, utili a quanto pare per risanare il grande debito pubblico italiano.
Ma, forse non è ancora chiaro ai nostri politici, le tasse possono essere pagate quando ci sono soldi, quando i cittadini lavorano, quando le aziende possono proporre posti di lavoro, quando circola il denaro e i consumi aumentano. Ci sembra palese che la cura prescritta da chi sta governando non è proponibile più, in quanto tra non molto magari risaneremo l’Italia, ma non ci saranno più gli italiani.

Basta parlare con le persone per strada per accorgersi che per la Gente non esiste più il futuro, non c’è più spazio per l’immaginazione, per la speranza. Come si fa a non rendersi conto di questo, come si fa a non comprendere che questo Paese rischia davvero di morire. Come si fa a non capire che la tensione è alle stelle e prima o poi scatterà la scintilla della protesta popolare.

Il rischio ancora peggiore in queste condizioni, secondo quanto ci raccontano sempre i libri, è che nella disperazione popolare vince sempre l’estremismo e peggio il populismo. Lo conferma la Storia, materia che i politici dovrebbero dimostrare di aver studiato  prima di assumere cariche pubbliche, che nei periodi di grande crisi economica accadono le cose peggiori: le guerre, l’anarchia, l’illegalità, la violenza e l’odio sociale, la ritorsione contro l’“Altro” e il “Diverso”.   

    
E i prodromi di quanto riportiamo sembrano venire sempre più a galla. Basta seguire l’informazione della politica per accorgersi che il dibattitto sta assumendo sempre più i toni del populismo, dell’attacco a priori, della violenza verbale e molte volte anche fisico. Come si fa a non accorgersi di questo, come si fa a non capire che c’è un nuovo movimento popolare che sta cercando di bloccare l’Italia, il cui unico vessillo è la bandiera italiana. Questi che oggi appaiono una piccola frangia, finiranno inevitabilmente per aumentare di numero e diventare una schiera sempre più corposa. Non hanno ancora un leader forte, ed il pericolo è che prima o poi possano identificarlo e seguirlo: a quel punto non ci sarà più ritorno.

Scriviamo questo, ci teniamo a dirlo, senza nessuna appartenenza partitica, e per il fatto che  proprio oggi in Parlamento si tratta la “Fiducia” al Governo. A noi sembra non esserci più fiducia da parte degli italiani riguardo a questo modo di intendere la politica e di gestire la cosa pubblica. Magari sarà solo la nostra convinzione, ma ci sembra che fuori dal Palazzo, in giro per l’Italia, sono sempre più numerosi i cittadini che non si riconoscono più con questa Politica.

E’ sotto gli occhi di tutti che non c’è nessuna vera idea costruttiva, se non l’inasprimento continuo della tassazione. Non esiste nessuna linea concreta per lo sviluppo e il rilancio del Paese. Non c’è  nessun pensiero concreto su come aumentare i posti di lavoro, su come dare smalto ad un Paese. L’Italia, ricordiamo a chi ci governa, è ricca di Materie Prime, che non sono, come immaginano ancora le persone colpite da miopia, il Petrolio, il Carbone, l’Uranio. Sono quelle che Dio ci ha regalato: un Clima e un Territorio unico al Mondo; sono le opere d’arte e i beni monumentali che conferiscono all’Italia il primato del più grande Patrimonio artistico mondiale;  sono i prodotti che derivano dalla nostra Cultura millenaria che ci ha garantito uno Stile riconosciuto in tutto il Mondo.

Bene, malgrado queste semplici segnalazioni elementari, che qualsiasi libro racconta con semplicità, le convinzioni della nostra classe politica vanno altrove. Mi dispiace dirlo, i risultati si vedono e sono sotto gli occhi di tutti. In “bocca al lupo” Italia!  

 
Saro Trovato

11 dicembre 2013

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