Sei qui: Home » Società » “Il Gattopardo”, viaggio alla scoperta dei luoghi che hanno ispirato Donnafugata

“Il Gattopardo”, viaggio alla scoperta dei luoghi che hanno ispirato Donnafugata

Appena uscito, "Il Gattopardo" fu rifiutato da molti editori. Chi avrebbe mai immaginato che col tempo sarebbe diventato uno dei capolavori della letteratura italiana?

Chissà cosa avrebbe pensato Giuseppe Tomasi di Lampedusa se un indovino gli avesse predetto lo stratosferico successo del suo romanzo, “Il Gattopardo“. Ci avrebbe creduto?

Non ci è dato saperlo, visto che l’autore morì prima della pubblicazione, sofferta e ritardata da tanti autorevoli rifiuti, fra cui quello di Elio Vittorini.

Oggi “Il Gattopardo” è tradotto in quasi tutte le lingue del mondo, ed è uno dei romanzi italiani più amati di sempre.

In questo articolo andiamo alla scoperta dell’immaginaria Donnafugata e di alcuni dei luoghi del “Gattopardo”.

Viaggio alla scoperta dei luoghi del Gattopardo

Il Gattopardo è ambientato fra Palermo e Donnafugata, una località immaginaria ispirata ai luoghi dove Tomasi di Lampedusa ha vissuto.

Sono in molti a credere che Donnafugata esista davvero, forse a causa di un caso di omonimia: nel ragusano si trova un sontuoso palazzo, il Castello di Donnafugata per l’appunto, che però deve il suo nome a un episodio leggendario che nulla ha in comune con la storia del Gattopardo.

Fra ricordi di un’infanzia felice e spensierata e luoghi vissuti proprio nel tempo in cui l’opera è stata concepita, Giuseppe Tomasi di Lampedusa ha ricostruito una località che in tanti vorrebbero visitare e scoprire. Noi vi portiamo nell’agrigentino, in alcuni dei posti da cui l’autore ha tratto ispirazione per la sua meravigliosa ambientazione.

La Residenza dei Principi di Salina

Lo sfarzoso palazzo descritto nel “Gattopardo” come residenza del Principe di Salina è tratteggiato sul modello del Palazzo Filangeri di Cutò, storica villa di proprietà della famiglia di Tomasi di Lampedusa situata a Santa Margherita di Belice.

In questa graziosa località dalla vocazione agricola, Giuseppe Tomasi di Lampedusa trascorse l’infanzia con la famiglia materna, proprietaria di quel sontuoso edificio che verrà poi rievocato dall’autore per ricreare il Palazzo di Donnafugata.

La villa così come la conosceva l’autore è stata distrutta dal terribile terremoto del Belice del 1968. Tuttavia, una meticolosa ristrutturazione ha permesso il recupero del palazzo, che oggi fa parte del Parco letterario del Gattopardo, custode degli oggetti appartenuti allo scrittore, del primo manoscritto dell’opera e di tanto altro materiale che chi ama il Gattopardo dovrebbe ammirare almeno una volta nella vita.

Il Monastero di Santo Spirito

Tutti gli altri luoghi raccontati da Tomasi di Lampedusa nel suo Gattopardo possono essere rintracciati in un’altra località molto cara all’autore: Palma di Montechiaro. Qui si cela l’anima di Donnafugata.

A partire dal misterioso Monastero di Santo Spirito, dove il Principe di Salina con al seguito moglie e figli si reca a pregare sulla tomba della Beata Corbèra, quella straordinaria antenata che in effetti è frutto di un ricordo personale dell’autore: Tomasi di Lampedusa era rimasto impressionato dalla storia di una prozia, la Venerabile Isabella Tomasi, figlia del Duca di Palma Giulio Tomasi, a cui è legata la leggenda della Lettera del Diavolo traslata anche nella storia della Beata Corbèra.

Il Monastero di Santo Spirito è ricalcato sul monastero benedettino di Palma di Montechiaro, costruito appunto da Giulio Tomasi sul finire del XVII secolo.

In questo luogo potrete anche assaggiare i tipici biscotti di mandorla raccontati anche nel Gattopardo, i mandorlati.

Il Palazzo Ducale

È un altro dei luoghi simbolo del “Gattopardo”: il Palazzo Ducale, edificato da Giulio Tomasi a Palma di Montechiaro, ha ispirato molte delle ambientazioni del romanzo.

Visitatelo per scoprire di più sulle atmosfere che hanno fatto nascere il capolavoro dello scrittore siciliano ma anche per conoscere meglio la sua stessa storia. Perché il Principe di Salina e la sua famiglia sono intimamente legati a Giuseppe Tomasi di Lampedusa e alla sua famiglia.

Perdetevi nelle sale decorate, ammirate i soffitti affrescati, immergetevi nei luoghi che hanno visto germogliare una delle opere più importanti della letteratura italiana.

E non dimenticate di fare una passeggiata, per apprezzare la bellezza del centro di Palma di Montechiaro, con il suo gioiello principale: la Chiesa Madre, una delle più belle architetture barocche della Sicilia.

 

© Riproduzione Riservata