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Ex stabilimento Fiat di Firenze diventerà un museo d’arte contemporanea

Un grande ex stabilimento Fiat alla periferia nord di Firenze, dismesso da molti anni, diventerà un polo per l'arte contemporanea. Lo ha annunciato l'assessore all'urbanistica Elisabetta Meucci. L'insieme dello stabilimento Fiat fu progettato...

Il grande ex stabilimento Fiat di Novoli, dismesso da molti anni, diventerà un polo per l’arte contemporanea, con una terrazza panoramica. Lo ha annunciato ieri, il 28 gennaio, nel corso di un sopralluogo, l’assessore all’Urbanistica Elisabetta Meucci.

 

MILANO – Un grande ex stabilimento Fiat alla periferia nord di Firenze, dismesso da molti anni, diventerà un polo per l’arte contemporanea. Lo ha annunciato l’assessore all’urbanistica Elisabetta Meucci. L’insieme dello stabilimento Fiat fu progettato dell’ingegnere torinese Vittorio Bonadé Bottino negli anni Trenta.

L’INIZIATIVA – La Centrale energetica di Novoli, costruita all’inizio della Seconda guerra, con la sua ciminiera che sfiora i 50 metri è il simbolo del quartiere. La fabbrica era il motore che forniva energia al vecchio stabilimento Fiat, ed entro tre anni si trasformerà in uno spazio per l’arte contemporanea e ospiterà un ristorante con terrazza con vista mozzafiato su Firenze, da una prospettiva inedita. Con un investimento da 2,8 milioni di euro, sarà avviato il progetto di recupero: nelle sale che un tempo ospitavano le caldaie ci saranno installazioni d’arte contemporanea.

IL PROGETTO – Dopo anni di abbandono, presto inizieranno i lavori per ricavarci un grande spazio pubblico. All’interno, dopo decenni di chiusura, è conservato uno spettacolare scenario di archeologia industriale. Ci sono le mega caldaie che producevano vapore e quindi e energia elettrica grazie alla combustione della lignite. E ci sono delle scale in acciaio, che consentivano agli operai di inerpicarsi fino a 25 metri di altezza per gestire l’impianto. A pagare l’intervento come onere di urbanizzazione al Comune, con circa 2,5 milioni di euro, è l’Immobiliare Novoli, società che ha costruito centinaia di appartamenti sull’area ex Fiat. “Si tratta di lavori molto impegnativi”, spiega Elisabetta Meucci, assessore all’Urbanistica. “I finanziamenti sono già pronti: il nostro obiettivo è finire tutto entro la fine del mandato amministrativo, nel giugno 2019”.

IL FUTURO MUSEO – E così, le sale che un tempo ospitavano le caldaie, diventeranno la sede di opere e installazioni di giovani artisti contemporanei. ”Finalmente siamo nella condizione di poter riqualificare e valorizzare questa importante struttura” ha detto l’assessore Meucci . Al piano terra sarà realizzato un Urban center, ovvero uno spazio in cui illustrare le trasformazioni della città che derivano dalla nuova pianificazione legata all’approvazione del regolamento urbanistico: l’Urban center consentirà ai cittadini di esaminare l’evoluzione dei cantieri e ottenere tutte le informazioni oggi disponibili in forma frammentata. La parte centrale, costituita dai locali che contengono le vecchie caldaie, sarà invece dedicata ai linguaggi del contemporaneo e alle esperienze dei giovani artisti che potranno creare ed esporre le proprie produzioni. Al terzo piano potranno infine trovare spazio servizi di somministrazione con bar, ristorante e una terrazza panoramica sulla città.

 

29 gennaio 2015

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