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Case di artisti, alla scoperta della dimora di Salvador Dalí

L'attuale Casa-Museo di Port Lligat era la residenza di Salvador Dalí, il luogo in cui normalmente visse e lavorò fino al 1982, anno in cui si trasferì al Castello di Púbol dopo la morte di Gala. A pochi minuti dalla dimora paterna di Cadaques...

Lo spagnolo Salvador Dalí è considerato uno degli artisti più imponenti del XX secolo, non soltanto per il valore delle sue opere ma soprattutto per il carattere profondamente eccentrico. Dalí è stato uno dei fondatori del Surrealismo, e da buon creativo non si è occupato solo di pittura, ma anche di design di gioielli, di abiti, di cinema, di scultura, di fotografia… Oggi partiamo con una nuova ”rubrica” dedicata alle più importanti case d’artista e quella di Dalí è la nostra prima protagonista 

MILANO – L’attuale Casa-Museo di Port Lligat era la residenza di Salvador Dalí, il luogo in cui normalmente visse e lavorò fino al 1982, anno in cui si trasferì al Castello di Púbol dopo la morte di Gala. A pochi minuti dalla dimora paterna di Cadaques (la città più orientale della Catalogna), nel piccolo golfo di Port Lligat, la coppia trovò rifugio in una modesta costruzione a pochi passi dalla costa. Si trattava di una delle tipiche capanne da pescatori e col passare degli anni, la casa andò via via ingrandendosi, diventando un labirinto di stanze e corridoi, riempito fino all’orlo di mobili e oggetti. La casa di Dalí è infatti uno degli esempi più espliciti di horror pleni.

LA CASA – Dagli inizi degli anni ’30 sino ai primi anni ’70 la casa fu un cantiere a cielo aperto, continuamente restaurata e ingrandita da Dalí stesso con l’aiuto del costruttore Emili Puignau, che dal 1935 in poi divenne il responsabile dei lavori. A lui fu infatti affidata la costruzione dell’attuale Sala Gialla, a cui si accedeva oltrepassando l’ingresso, con il gigantesco orso imbalsamato porta bastoni e ombrelli e la libreria con i cigni (anch’essi imbalsamati, un tempo furono gli animali da compagnia della coppia); della Camera degli Uccelli (cioè la stanza da letto), della Biblioteca, la Colombaia, della Stanza Ovale che riprende la forma di un uovo (oggetto molto caro all’artista) e anche della Via Lattea, un percorso di gesso bianco parallelo al mare, reso volutamente inaccessibile grazie a una pianta di melograno incastrata tra i muri. Attualmente la Casa è divisa in tre zone principali: le stanze adibite alla vita personale di Dalí con Gala, lo Studio in cui l’artista creò molte delle sue opere e da cui si accede varcando una porta trapezoidale, la cui forma è simmetrica rispetto al vicino caminetto e infine le aree esterne con i giardini e la piscina, adibite alla vita pubblica, il cui apice fu raggiunto tra il 1972 e il 1974. Dal 2009 è possibile visitare anche l’Olive Groove, una torre a pianta circolare adibita a studio, dove l’artista ideava sculture e performance con i lucernari in vetro che gli permettevano di dipingere in piedi.

11 ottobre 2014

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