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Carlo Collodi, itinerario toscano per scoprire il padre di “Pinocchio”

Nasceva a Firenze il 24 novembre 1826 Carlo Collodi, lo scrittore e giornalista che ha dato vita ad una delle opere più amate dai bambini: “Pinocchio”.

Che si chiamasse Carlo Lorenzini e che “Collodi” fosse il suo pseudonimo artistico, non tutti lo sanno. Carlo Collodi, il padre dell’amato personaggio di Pinocchio, nasceva a Firenze il 24 novembre 1826; ma proprio nella località di Collodi, dove batteva forte il cuore per i ricordi d’infanzia, l’autore trovò ispirazione per il suo nome d’arte e per le sue storie.

Il suo capolavoro, il romanzo “Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino” è diventato un classico della letteratura per l’infanzia: il libro, tradotto in 240 lingue, è noto e apprezzato in tutto il mondo. Gli adattamenti che ne sono scaturiti sono innumerevoli. Per celebrare l’imminente compleanno di Carlo Collodi, scopriamo insieme alcuni dei luoghi più importanti per conoscere l’autore toscano.

I luoghi di Carlo Collodi

A Firenze, sulle tracce di Carlo Collodi

Firenze è la città natale di Carlo Collodi, che viene alla luce al numero 21 di via Taddea, in una zona che al tempo era popolare, abitata per la maggior parte dalla servitù del palazzo che ancora oggi svetta in via Ginori e dove lavoravano anche i genitori del piccolo autore, che aveva così modo di osservare uno stile di vita molto diverso dal suo.

Proprio lui deve il suo nome al marchese, in onore del quale i genitori scelgono di chiamarlo Carlo. Oggi, al numero civico 21, si può osservare una targa commemorativa. Ma Firenze, più in generale, ha un significato importante per l’opera di Collodi: in quegli anni, la città è da poco stata nominata capitale d’Italia.

Cresce a dismisura, nel disordine e nel caos, che genera confusione e sporcizia. All’interno del suo romanzo, Collodi si ispira proprio a Firenze per raccontare la Città di Acchiappacitrulli.

Grande e lontana, questa località circondata da mura è uno dei territori più estremi in cui si avventura Pinocchio. Carlo Collodi vive la maggior parte della sua esistenza a Firenze: in età adolescenziale si muove spesso fra le mura di Palazzo Ginori, studia fra le strade che più tardi verranno frequentate dai Macchiaioli (al famoso Caffé Michelangiolo in via Cavour) ed è sepolto nel Cimitero delle Porte Sante, a San Miniato al Monte, nella cappella di famiglia.

I luoghi di Pinocchio nei dintorni di Pescia e Sesto

C’è un periodo, però, sul finire degli anni ‘70, che Carlo trascorre nella dimora del fratello, Villa “Il Bel Riposo”, a Collodi, luogo d’origine della madre.

Qui nascono alcuni dei personaggi e delle ambientazioni di “Pinocchio”, a partire dalla Fata Turchina, probabilmente ispirata alla dolce e generosa figlia di un giardiniere impiegato nella villa.

Appassionati e studiosi sono andati, nel corso degli anni, alla ricerca dei luoghi di Pinocchio nella frazione di Collodi. Si è riusciti a tracciare perfino un percorso, che costeggia la strada principale del paese, dove è stata rintracciata, oltre alla casa di Geppetto, anche la posizione di una quercia secolare che avrebbe ispirato la descrizione dell’albero a cui gli assassini hanno impiccato Pinocchio.

Ed è poco distante, nell’unica piazza del luogo, Piazza Garibaldi, che Carlo Collodi trova spunto per ambientare l’ammaliante spettacolo di Mangiafuoco.

E il Campo dei Miracoli? Sembra che questo sia rintracciabile con il Parco di Villa Gerini, a Colonnata; così come l’affascinante e pericoloso Paese dei Balocchi, che sembra coincidere con Sesto, località in cui veniva allestita – e succede ancora oggi – una grande fiera ricca di bancarelle e giostre di ogni genere.

Il Parco di Pinocchio

Proprio per l’importante legame di Carlo Collodi con la frazione di Pescia, a Collodi è stato realizzato un grande parco dedicato a Pinocchio. Si trova nei dintorni del parco di Villa Garzoni, e costituisce un’occasione speciale, per grandi e piccini, per immergersi in una fiaba con spontaneità, godendo della vicinanza di arte e natura.

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