Situata nell’area settentrionale del Piemonte, Biella sorge ai piedi delle Alpi sin dall’Alto Medioevo.
La città è diventata famosa dall’Ottocento per la presenza delle più note industrie tessili del Paese. Per la sua ricchezza storica, architettonica e artigianale, è diventata nel 2019 una delle città creative dell’UNESCO.
Biella è una città perfetta da visitare nella bella stagione, perché offre attrazioni naturalistiche, culturali e artistiche variegate, ottime per chiunque decida di passarvi un fine settimana o qualche giorno in più.
Biella, inoltre, ospita quello che è ritenuto da molti il museo più originale d’Italia: Falseum, il Museo del Falso e dell’Inganno, che scopriremo più nel dettaglio proprio in occasione della Giornata mondiale dei musei.
Falseum, il museo più originale d’Italia si trova a Biella
Il Museo del Falso
Ritenuto a ragione uno dei musei più stravaganti, originali e divertenti di tutta Italia, Falseum racconta, attraverso un percorso tematico adatto a tutta la famiglia, l’arte dell’inganno.
L’uomo, infatti, sin dalla notte dei tempi, è stato affascinato dalla finzione. La capacità di “ingannare”, in tutti i sensi che si celano dietro al termine, è sempre stata insita nell’essere umano.
Il mondo dell’arte non fa eccezione. Anzi, ci insegna quanto valore abbia l’autenticità e quanto, nel corso del tempo, l’impostura abbia fatto la storia.
Addentrarsi nelle stanze del Museo del Faso e dell’Inganno di Biella vuol dire intraprendere un viaggio che, per quanto sia divertente, strano e intrigante, costituisce soprattutto un viaggio alla scoperta della nostra natura più intima e celata, individuale e culturale, che ha anche valore scientifico e attuale:
“Se è vero che anche tra gli animali esistono meccanismi istintivi di inganno, come la mimetizzazione, nessun altro essere vivente è capace di mentire e dissimulare con la frequenza e l’intenzionalità dell’essere umano. L’uomo lo fa per molte ragioni, come difendersi, attaccare, arricchirsi, divertirsi e quindi in un Museo del Falso possiamo esplorare un aspetto culturale e antropologico fondamentale della nostra specie.
Oggi più che mai è utile conoscere le tecniche con cui l’uomo ha sempre ingannato i propri simili durante il corso della Storia. In un’epoca in cui ognuno di noi è investito da un flusso di informazioni continue, e in cui la notizia falsa rischia di avere lo stesso spazio e la stessa verosimiglianza della notizia più affidabile, come difendersi? Come capire e giudicare?
Conoscere i falsi del passato significa impararne i meccanismi e allenarsi a distinguere quelli odierni. Ecco perciò che il viaggio nel mondo del falso diventa qualcosa non solo di bello e divertente, ma anche di necessario e urgente.
Vogliamo definire il concetto di falso, perchè esiste una differenza tra dire “Questo è falso” e dire “Questo è un falso”.
La prima affermazione implica un tasso di intenzionalità, è scoprire che qualcosa che si credeva vero non lo è.
La seconda si riferisce invece a qualcosa che si presenta volontariamente come un falso, come ciò che non è.”.Dal sito web di Falseum
Il percorso espositivo
Il Museo del Falso è ospitato nel complesso del Castello di Verrone, nei dintorni di Biella.
Il percorso espositivo si compone di sette sale, con un’aula didattica e alcuni altri locali aperti al pubblico solo in occasioni speciali.
Le sale affrontano il tema del falso su diversi piani, da quello introduttivo a quello del falso scientifico, passando per uno spazio che esplora il tema della calunnia e della leggenda e per uno che tratta il falso fotografico e giornalistico.
Il percorso espositivo è sempre guidato da operatrici e operatori specializzati.