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Anche gli scrittori tedeschi contro Amazon

Scrittori sul piede di guerra contro il colosso Amazon anche in Europa. Dopo la protesta partita dagli “Authors United” oltre 900 scrittori americani capeggiati da Douglas Preston...

Dopo gli “Authors United”, un gruppo di 1000 autori tedeschi si unisce alla protesta partita contro il colosso di e-commerce

MILANO – Scrittori sul piede di guerra contro il colosso Amazon anche in Europa. Dopo la protesta partita dagli “Authors United” oltre 900 scrittori americani capeggiati da Douglas Preston, altri mille scrittori tedeschi, austriaci e svizzeri si sono uniti alle proteste nei conforti del colosso dell’e-commerce Amazon, accusato di danneggiare gli autori nelle sue dispute con le case editrici mirate ad ottenere prezzi più vantaggiosi per la vendita di e-book.

 

L’ACCUSA AD AMAZON – Precisamente in Germania, la scrittrice, premio Nobel 2004,  Elfriede Jelinek sta guidando 1000 autori tedeschi, a lanciare un appello contro Amazon. In una lettera, gli scrittori di lingua tedesca accusano Amazon di manipolare deliberatamente le informazioni sui libri pubblicati dalla casa editrice svedese Bonnier Group e di effettuare in ritardo le consegne, le stesse tattiche che la società di Jeff Bezos ha messo in atto contro il gruppo Hachette negli Stati Uniti con cui da mesi sta trattando sugli e-book. In Germania, il mercato più importante per Amazon dopo gli Usa, esistono leggi che proteggono gli scrittori vietando sconti eccessivi sui prezzi di vendita dei libri. Ma come riporta il New York Times, gli autori ora temono che il gigante americano sfrutti la sua posizione di monopolio per aggirare queste leggi. I vertici di Amazon hanno replicato all’attacco accusando la casa editrice Bonnier, colpevole secondo Amazon di “offrire la maggior parte dei suoi titoli a condizioni che rendono molto più costoso la messa in vendita della versione digitale rispetto all’edizione cartacea.”

L’INIZIO DELLA PROTESTA – Ad accendere la miccia che ha portato allo scontro tra Amazon e gli scrittori è stata l’accusa volta dal colosso di ecommerce ad Hachette di “usare i suoi scrittori come scudi umani”. Da qui l’intervento di un celebre e amato autore di tanti romanzi di successo, Douglas Preston, il quale ha chiamato a raccolta i suoi colleghi e, insieme a oltre 900 Colleghi, ha scritto una lettera ai Lettori, che è poi stata pubblicata sul “New York Times”. In questo appello decine di scrittori hanno spiegato ai loro fan la realtà di quanto stava accadendo, di quanto le scelte di Amazon fossero discutibili e lesive per il loro lavoro. A raccogliere l’invito di Douglas Preston, tra gli altri, Stephen King e Donna Tartt, John Grisham e Lee Child, Jeffery Deaver e Paul Auster.

19 agosto 2014

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