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“Il dono di Natale”, il libro per scoprire l’unica donna italiana Nobel per la Letteratura

"Il dono di Natale" e gli altri racconti invernali di Grazia Deledda sono dei teneri affreschi di un luogo che sembra incantato, sospeso nel tempo.

Insieme a Rita Levi Montalcini, รจ l’unica donna italiana ad aver ottenuto un Premio Nobel.ย Grazia Deledda, prima e finora unica donna vincitrice del Nobel per la Letteratura, ha scritto numerose opere meravigliose, fra cui anche una serie di scritti brevi dedicati all’inverno e alle festivitร  natalizie.

Il dono di Natale” รจ un libriccino prezioso, perfetto da leggere a Natale, per conoscere una delle piรน grandi autrici della nostra letteratura.

“Il dono di Natale” di Grazia Deledda

La sinossi del libro

I villaggi sepolti sotto la neve assomigliano a piccoli presepi. Gli alberi imbiancati paiono mandorli in fiore. Le case profumano del porchetto arrostito sugli spiedi e dei dolci al miele cotti nel forno.

La notte della vigilia รจ per tutti una notte speciale e l’attesa scalda i cuori: c’รจ chi aspetta un regalo importante e misterioso come i piccoli Felle e Lia, chi ripensa alle veglie in solitudine sui monti a custodire le greggi nell’ovile lontano dagli affetti famigliari, chi ha fatto fortuna sul continente e torna nell’isola per le feste alla ricerca di un vecchio amore.

I racconti invernali per scoprire Grazia Deledda

“I cinque fratelli Lobina, tutti pastori, tornavano dai loro ovili, per passare la notte di Natale in famiglia. Era una festa eccezionale, per loro, quell’anno, perchรฉ si fidanzava la loro unica sorella, con un giovane molto ricco.

Come si usa dunque in Sardegna, il fidanzato doveva mandare un regalo alla sua promessa sposa, e poi andare anche lui a passare la festa con la famiglia di lei.

E i cinque fratelli volevano far la corona alla sorella, anche per dimostrare al futuro cognato che se non erano ricchi come lui, in cambio erano forti, sani, uniti fra di loro come un gruppo di guerrieri […]

Il piccolo paese era coperto di neve; le casette nere, addossate al monte, parevano disegnate su di un cartone bianco […]”.

Il luogo che ispira le ambientazioni di questi racconti รจ sempre quello del cuore dell’autrice: la Sardegna, un po’ aspra e primitiva, con le sue atmosfere ancestrali quasi incantate. L’umanitร , la fragilitร  ma anche il legame che ci unisce indissolubilmente l’uno all’altro come esseri umani sono i fili attraverso cui si snodano tutte le storie raccontate all’interno de “Il dono di Natale”, proprio a partire dal racconto che dร  il titolo all’intera raccolta.

Gli scritti, composti in un arco temporale piuttosto largo – fra il 1905 e il 1930 -, sono dedicati alla riscoperta della genuinitร , della purezza che spesso dimentichiamo crescendo. Leggere questi racconti, ambientati fra boschi e pascoli in una terra magica, รจ un modo meraviglioso per celebrare il Natale in tutta la sua bellezza, oltre che per scoprire da una prospettiva insolita l’opera di una delle scrittrici italiane piรน importanti di sempre.

Grazia Deledda

Grazia Deledda, nasce il 27 settembre 1871 a Nuoro, da una famiglia piuttosto benestante che le permette di perseguire gli studi anche con un insegnate privato.

Le difficoltร  nell’inseguire il sogno di scrivere derivano, invece, dalla cultura del tempo: in terre isolate come la Sardegna, รจ difficile vedere donne che si dedicano a qualcosa di diverso dalla gestione della casa, del marito e dei figli. La giovane Grazia lotta strenuamente per realizzare il suo desiderio, e alla fine, ce la fa.

La carriera letteraria della grande scrittrice sarda incomincia nel 1888, quando invia a Roma alcuni racconti, โ€Sangue sardoโ€ e โ€Remigia Helderโ€, che vengono pubblicati dallโ€™editore Edoardo Perino sulla rivista โ€˜Lโ€™ultima modaโ€™.

La conferma del successo arriva qualche anno piรน tardi, nel 1903, con la pubblicazione di โ€Elias Portoluโ€, a cui segue una fortunata serie di romanzi e opere teatrali.

Il nome di Deledda รจ legato anche a un importante primato: รจ l’unica donna italiana ad aver vinto il Premio Nobel per la Letteratura (1926), la seconda in assoluto al mondo, dopo la svedeseย Selma Lagerlรถf.

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