Nonostante i nostri musei siano tra i più visitati al mondo, le istituzioni italiane sfruttano ancora troppo poco le potenzialità della comunicazione sociale sul web. La conferma arriva dai dati di Museum Analytics, la piattaforma online di condivisione e discussione delle informazioni riguardanti i musei e il loro pubblico. Non stupisce che nella top 10 ci siano grandi musei come il Louvre di Parigi o il MoMA di New York, stupisce piuttosto che nessun museo italiano sia almeno tra le prime 50 posizioni
MILANO – Ogni giorno, ogni settimana, ogni anno, la piattaforma internazionale Museum Analytics redige un report riguardante i principali musei del mondo (circa 3000) e la loro attività social, aggregando le informazioni provenienti dalle statistiche di Google Analytics di ogni museo. Da Parigi a New York passando per Londra e Doha, nella top 10 non figura neanche un museo italiano. A dir la verità, neanche nelle prime 50 posizioni.
Ecco allora la classifica dei primi 10 ”finalisti”.
1. MoMA Museum of Modern Art, New York: 1.682.654 like
2. Art People Gallery, San Francisco: 1.649.713 like
3. Musée du Louvre, Parigi: 1.553.536 like
4. Royal Collection Trust, Regno Unito: 1.339.042 like
5. Saatchi Gallery, Londra: 1.268.058 like
6. Metropolitan Museum of Art, New York: 1.234.530 like
7. Museum of Islamic Art, Ad Doha: 923.118 like
8. Tate, Londra: 711.903 like
9. British Museum, Londra: 636.013 like
10. Solomon R. Guggenheim Museum, New York: 595.460 like
Al 117esimo posto troviamo il MAXXI di Roma (con 86.145 mi piace); ma per scovare un altro museo italiano, occorre scendere di 17 posizioni fino alla 134esima con le Scuderie del Quirinale di Roma (con 73.260 mi piace) e poi a seguire La Triennale di Milano, con 72.590 like.
Nell’era dei social network, i musei e le istituzioni culturali italiane, tra i principali motori della nostra economia, non possono sottrarsi alle regole dei ‘Mi piace”; anche perchè Facebook è uno degli strumenti più importanti per la comunicazione e l’organizzazione di eventi culturali: pubblicizza iniziative, promuove eventi e soprattutto ‘svecchia’ l’età anagrafica degli utenti, avvicinando i più giovani al mondo dell’arte.
Soluzioni ne abbiamo?
14 ottobre 2014
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