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“Vita” (1846) di Charlotte Brontë, brillante poesia che celebra la bellezza e la gioia del vivere

Si vive una volta sola. Charlotte Brontë con la poesia "Vita" ci invita vivere con gioia e ad avere il coraggio per superare i momenti bui.

Vita di Charlotte Brontë è una poesia che offre una visione ottimistica del vivere che celebra la bellezza e la gioia del vivere. L’autrice inglese invita ad affrontare la vita con coraggio e determinazione.

Charlotte Brontë paragona la vita a una giornata con sole e pioggia, suggerendo che la tristezza è una parte inevitabile dell’esistere e che può persino essere benefica, “come la pioggia che aiuta le rose a fiorire.”

Questa poesia fa parte della raccolta Poems fu pubblicata nel 1846, con lo pseudonimo di Currer Bell, insieme alle due sorelle Anne ed Emily, che scrivevano con i nomi di Acton ed Ellis Bell. Curiosità di questa raccolta furono vendute solo due copie. Tuttavia, solo un anno dopo Charlotte riuscì a far pubblicare il suo romanzo Jane Eyre, diventando una tra le più famose scrittrici della storia della letteratura mondiale.

Leggiamo la poesia di Charlotte Brontë, per viverne la stupenda atmosfera e coglierne il positivo significato.

Vita di Charlotte Brontë

VITA, credi, non è un sogno
Così oscuro come dicono i saggi;
Spesso una piccola pioggia mattutina
preannuncia una giornata piacevole.
A volte ci sono nuvole di oscurità,
ma sono tutte passeggere;
Se la pioggia fa fiorire le rose,
perché lamentarsi della sua caduta?

Rapidamente, allegramente,
le ore di sole della vita scorrono,
Con gratitudine, con allegria,
Goditele mentre volano!

E anche se la morte a volte interviene
E chiama via il nostro meglio?
E se il dolore sembra vincere
sulla speranza, una pesante influenza?
Ma la speranza torna ad essere lucida,
senza paura, anche se è caduta;
Le sue ali d’oro sono ancora vivaci,
Ancora forti per sopportarci bene.
Con slancio senza paura,
il giorno della prova,
per essere gloriosi, vittoriosi,
Il coraggio può placare la disperazione!

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Life, Charlotte Brontë

LIFE, believe, is not a dream
So dark as sages say;
Oft a little morning rain
Foretells a pleasant day.
Sometimes there are clouds of gloom,
But these are transient all;
If the shower will make the roses bloom,
O why lament its fall ?

Rapidly, merrily,
Life’s sunny hours flit by,
Gratefully, cheerily,
Enjoy them as they fly !

What though Death at times steps in
And calls our Best away ?
What though sorrow seems to win,
O’er hope, a heavy sway ?
Yet hope again elastic springs,
Unconquered, though she fell;
Still buoyant are her golden wings,
Still strong to bear us well.
Manfully, fearlessly,
The day of trial bear,
For gloriously, victoriously,
Can courage quell despair !

Vivere è il dono più grande non bisogna sprecarlo

Vita è una poesia di Charlotte Brontë che evidenzia l’importanza di saper vivere coraggio e determinazione. Bisogna affrontare il vivere con la convinzione che qualsiasi disperazione, sofferenza, malessere possono essere superati. Serve forza e determinazione per affrontare le sfide che la vita ci pone, perché solo così potremmo apprezzare la bellezza del vivere.

La poetessa inglese cerca di sfatare il mito o i pensieri oscuri che la vita è necessariamente cattiva, oscura e sgradevole. No, la vita ci dona cose meravigliose che all’apparenza possono apparire negative ma sono funzionali per generare positività.

La poesia nelle tre strofe ci offre tre punti fermi che dovremmo fare nostri.

  • La prima è che le difficoltà che affrontiamo sono temporanee e sfociano in cose migliori.
  • La seconda ruota intorno ai nostri atteggiamenti nelle brevi vite che viviamo.
  • La terza evidenzia l’importanza della nostra mentalità, soprattutto quando si tratta di speranza, o della sua mancanza.

Vivere non è un incubo, ma gioia

Protagonista della poesia è proprio la vita, che la poetessa scrive a lettere maiuscole “VITA”. L'”io lirico”, rivolgendosi ad un immaginario interlocutore, suggerisce che bisogna saper credere che il vivere non è un incubo, “un sogno oscuro”, come pensano alcuni. Il riferimento è ai saggi, forse il riferimento è ai poeti romantici dell’ottocento, che del pessimo ne hanno fatto il verbo e il pensiero.

Per Charlotte Brontë è di assoluto buonsenso pensare, che i momenti difficili annunciano giorni migliori. “Un po’ di pioggia mattutina preannuncia un giorno piacevole”.

Rivolgendosi a coloro che soffrono immensamente, la scrittrice si spinge a rassicurare che le “nuvole di tristezza” sono solo tribolazioni passeggere che presto finiranno. Tuttavia, osserva che ciò che è iniziato come una debole “pioggia mattutina” può finire come un’impetuosa “pioggia”. Ma, questo “farà fiorire le rose”, quindi il loro lutto è inutile.

Ma cosa significa tutto questo? Beh, in tutta semplicità, il viaggio della nostra esistenza  può essere a volte accidentato, ma non ha senso piangere sulle cose che non vanno per il verso giusto, perché ci sono cose migliori davanti a noi, cose che probabilmente sono comunque migliori di quelle a cui miravamo inizialmente. Le difficoltà hanno la capacità di trasformare le persone in versioni migliori di se stesse.

Il vivere è troppo breve per sprecarlo

Nella seconda strofa, Charlotte Brontë mette in evidenza la fugacità della vita. Il tempo che abbiamo a disposizione è troppo breve per lasciarci sopraffare dal malessere esistenziale. Bisogna saper godere del dono della vita, prendersi ogni piccolo momento di respiro per apprezzare tutte la bellezza di ciò che abbiamo intorno a noi.

Il pessimismo, il rimpianto, la commiserazione tolgono energia vitale agli istanti che meritano invece di essere celebrati, sempre.

Il coraggio di reagire alla morte

Nella terza strofa, la poetessa afferma che la vita non è tutta sole e arcobaleni. Molte volte la morte ci porta via delle persone care, le persone che amiamo e in questo caso bisogna afferrare la speranza e saper reagire. La speranza è l’unica forza disponibile per superare il dolore, la disperazione.

Bisogna mostrare coraggio nei momenti in cui ci si trova davanti agli effetti della morte. Farsi sopraffare dal dolore è l’errore più grande che possiamo fare.

A volte cadiamo in pensieri autodistruttivi e ci facciamo prendere da quella spirale negativa senza fine che è la negatività. L’autrice ci condivide che bisogna sapersi rialzare. “Eppure la speranza torna essere lucida, incontrastata, anche se è caduta”.

Tutto ciò significa che la speranza non è mai persa. La speranza è personificata come un essere alato, come un angelo, con “ali d’oro vivaci” che galleggiano sulle acque pesanti dell’aggravamento, sollevando i disperati verso il benessere.

Non dobbiamo temere il “giorno della prova”? Il coraggio ci aiuterà ad andare oltre.

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