Tu sei come un fiore (2003), la poesia di Alda Merini per il suo giovane amante

8 Ottobre 2025

Scopri i versi di “Tu sei come un fiore”, poesia in cui Alda Merini celebra il suo amore di una donna matura senza paura della gente né dell’età.

Tu sei come un fiore (2003), la poesia di Alda Merini per il suo giovane amante

Tu sei come un fiore di Alda Merini è una poesia che racconta l’amore come abisso e rinascita, come forza che travolge ogni logica e smaschera la “civiltà infelice” incapace di riconoscere il desiderio femminile quando nasce fuori dalle convenzioni.
Perché sì, anche una donna matura può amare con la stessa intensità, con la stessa innocenza e vertigine di una ragazza.

È la confessione di una donna che ama un uomo più giovane, che si lascia inebriare dal suo fascino pur sapendo che quell’amore è segnato dal disincanto, dall’indifferenza, forse dall’interesse.
Eppure, dentro quella ferita, la poetessa dei Navigli ritrova l’immenso: l’amore più profondo, il desiderio infinito, l’appagamento dell’esistenza.
Il giovane diventa simbolo di vita stessa — bella, ingannevole, eppure indispensabile.

Tu sei come un fiore è stata scritta nel giugno del 2003 ed è una delle liriche più intense della raccolta Nel cerchio di un pensiero (Teatro di Alda Merini), pubblicata da Rizzoli nel 2005.

Una raccolta nata, secondo quanto riporta una nota al testo di Luca Bragaia, grazie alla dettatura telefonica delle liriche da parte di Alda Merini al suo amico e interlocutore privilegiato don Marco Campedelli, sacerdote della parrocchia di San Nicolò a Verona. Un dialogo intimo e costante, in cui la parola poetica si faceva voce prima ancora che scrittura.

Leggiamo questa stupenda poesia d’amore di Alda Merini per viverne la bellezza e coglierne il rivoluzionario messaggio.

Tu sei come un fiore di Alda Merini

Tu sei come un fiore
che io ho raccolto
lungo il cammino dell’adolescenza
e che ormai vecchia
mi ha inebriato
il mistero del nostro amore
è nell’occasione
di un tempo che non ha una logica rispondenza
ma è duro dire
alla nostra civiltà infelice
che una donna
sosta a guardarsi a lungo
e vorrebbe di te morire

giugno 2003

La poesia di una donna che non paura della gente e della sua età

Tu sei come un fiore è una poesia di Alda Merini che racconta un amore che sfida tutto: l’età, i giudizi, la logica e la morale. Non è una confessione di dolore, ma una dichiarazione di libertà. Il giovane amante è per lei come un fiore incontrato lungo il cammino, un dono imprevisto che la riporta all’adolescenza e le restituisce la vertigine della vita.

Le sue parole celebrano la gioia di amare fregandosene della sua età.

e che ormai vecchia
mi ha inebriato

In questi versi non emerge tristezza, ma orgoglio di sentire ancora, di poter amare con la stessa intensità di una ragazza. In quell’ebbrezza c’è la gioia di chi ha conosciuto la sofferenza e ha imparato a celebrarla come parte della vita. Amare è l’unica cosa che dona vita, piacere, benessere.

Quando scrive

il mistero del nostro amore
è nell’occasione
di un tempo che non ha una logica rispondenza

Alda Merini non giustifica, ma rivendica. Sa che quell’amore è “fuori tempo”, ma proprio per questo è autentico, puro, capace di superare la misura e l’apparenza. È la sfida di una donna che osa amare ancora, che non teme il giudizio di chi la vorrebbe silenziosa, composta, invisibile.

La chiusa della poesia è un inno alla vita:

ma è duro dire
alla nostra civiltà infelice
che una donna
sosta a guardarsi a lungo
e vorrebbe di te morire

In questi versi della poesia emerge tutta la grandezza di Alda Merini. La donna che si guarda e si riconosce nel proprio desiderio è una donna libera. E la civiltà che la giudica è “infelice” proprio perché ha dimenticato come si ama.

Alda Merini colpisce il cuore di una società che inevitabilmente aumenta la sua età e che vuole le donne giovani, silenziose, conformi. No, nell’attuale società la donna anche se più matura non può aver paura del desiderio, non può limitare il proprio amore, la passione e nascondere ciò che avverte dentro.

La poetessa milanese si riconosce nella sua passione e la benedice. Non ha nessuna paura, nessun problema a sfidare la morale, celebrando con questa magica poesia un inno alla vita, alla gioia, alla felicità.

Una poesia che fa sentire la sua voce anche oggi

Nella poesia Tu sei come un fiore, Alda Merini non cerca il consenso, non implora pietà: ama. Ama con la bellezza di chi sa che l’età è solo un contorno, non un confine. Oggi quella voce, che per troppo tempo è stata relegata al silenzio, inizia a farsi spazio anche nella cultura visiva. Non come fenomeno marginale, ma come segno che qualcosa sta cambiando.

E come sempre ciò che l’industria culturale del cinema e della Tv iniziano a proporre come tematiche delle loro storie, sono destinate a far sentire il vento del cambiamento, diventando una tendenza che si afferma nella società.

Possiamo fare alcuni esempi, come il film Il piacere è tutto mio (2022), con Emma Thompson protagonista, che racconta di una donna matura che sceglie di esplorare la propria sessualità con un giovane escort, non come contrappasso alla norma, ma come esperienza di riscoperta e libertà.

Più recentemente, Babygirl (2024) porta sullo schermo Nicole Kidman nei panni di una dirigente che vive una relazione erotica con un giovane stagista, mostrando le tensioni del potere, del desiderio e dell’identità femminile oltre l’età canonica.

In Italia, la miniserie Inganno (anche nota come Deceitful Love) affida il ruolo centrale a Monica Guerritore, donna sessantenne che si innamora di un uomo molto più giovane,  un intreccio che sfida i pregiudizi e spinge lo spettatore a guardare l’amore con occhi nuovi.

Questi esempi non sono mere coincidenze. Sono segni di un cambiamento culturale in corso. Non è che la società abbia finalmente stracciato tutti i pregiudizi, ma la voce delle donne mature che desiderano è sempre meno ignorata, sempre meno addomesticata.

Ecco allora che la poesia di Alda Merini non resta un corpo separato, ma dialoga con queste narrazioni contemporanee. Ciò che prima era il canto di una donna fuori dagli schemi, oggi diventa il manifesto delle donne che reclamano il diritto di amare, di sentirsi vive e di non scomparire dietro l’età.

In Tu sei come un fiore, la poetessa milanese non teme la luce, non teme di dire “vorrei di te morire”. E quando oggi Monica Guerritore, Nicole Kidman, Emma Thompson recitano l’amore di donne fuori misura, stanno facendo lo stesso gesto, ovvero dare corpo, respiro, carne a un desiderio che non vuole più tacere.

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