“Sole di inverno” (1903), dolce poesia di Antonio Machado che celebra la stagione del Natale

17 Dicembre 2024

“Sole di inverno” racconta con armonia la dolcezza della stagione invernale. Una bellissima poesia di Antonio Machado che descrive al contempo il mondo e l’animo umano.

"Sole d'inverno" (1877) di Giosuè Carducci, poesia sul potere dell'amore per la felicità

L’inverno è una stagione magica: il freddo ci fa sentire più a contatto con la nostra intimità; il profumo delle spezie e dei cibi della tradizione ci permettono di tornare con la memoria al passato; il Natale e gli ultimi giorni dell’anno ci rendono più sereni, più gentili con noi e con gli altri.

Con “Sole di inverno”, il poeta spagnolo Antonio Machado sembra voler raccontare proprio questa sfaccettatura di dolcezza e armonia che contraddistingue la stagione fredda. Scopriamo insieme la poesia.

“Sole di inverno” di Antonio Machado

È mezzogiorno. Un parco.
Inverno. Bianchi viottoli;
monticelli simmetrici
e scheletrici rami.

Dentro la serra
aranci nei vasi,
e nella botte, dipinta
di verde, la palma.

Dice un vecchietto,
fra il suo vecchio se stesso:
-Il sole, questa bellezza
di sole!…- I bimbi giocano:
l’acqua della fontana
scivola, scorre, quasi muta,
la verdognola pietra.

La versione originale della poesia

Es mediodía. Un parque.
Invierno. Blancas sendas;
simétricos montículos
y ramas esqueléticas.

Bajo el invernadero,
naranjos en maceta,
de verde, la palmera.

Un viejecillo dice,
para su capa vieja:
«¡El sol, esta hermosura
de sol!…» Los niños juegan.
El agua de la fuente
resbala, corre y sueña
lamiendo, casi muda,
la verdinosa piedra.

Il significato di questa poesia

Dove leggere “Sole di inverno” di Antonio Machado

“Sole di inverno” fa parte della raccolta più celebre e amata scritta da Antonio Machado. Si intitola “Soledades. Galerias. Otros poemas”, ed è stata pubblicata per la prima volta in Spagna nel 1903. In italiano, le poesie della raccolta si possono leggere nell’edizione curata da NewtonClassici con traduzione di Claudio Rendina.

Pennellate in versi

“Sole di inverno” suona: sia nella versione originale, che in quella tradotta, le assonanze e le anafore fanno sì che il componimento risulti leggero e “infantile”.

Semplice nell’uso del lessico, il componimento si spezzetta in tante visioni: abbiamo quasi la sensazione di guardare noi stessi il mondo osservato da Machado. La punteggiatura, in questo, gioca un ruolo fondamentale attraverso l’impiego di virgole, punti e persino due punti.

Veniamo subito collocati nel tempo e nello spazio: è mezzogiorno, ci troviamo in un parco, d’inverno. Il paesaggio è spoglio e innevato, quasi riposante per la vista e per il cuore.

Come se dipingesse, Machado offre nella seconda strofa pennellate di colori che interrompono il candore della neve: l’arancio della frutta, il verde della palma… Soltanto nella seconda metà della poesia fa il suo ingresso l’umanità. I personaggi che si muovono all’interno del quadretto invernale sono un vecchietto, che addirittura parla, e dei bambini. “Il sole, questa bellezza di sole…”: non fatichiamo a sentire il tepore dei raggi invernali che scaldano le spalle e confortano l’anima.

Una poesia armoniosa

“Sole di inverno” è una poesia dolce, in cui la stagione invernale viene dipinta con tenerezza, sfruttando lo sguardo degli esseri umani più indifesi: gli anziani e i bambini. L’immagine finale dell’acqua, che scorre quasi silenziosa nel suo flusso regolare, conferisce ancor più armonia e serenità a un componimento luminoso e tiepido come il sole invernale che gli dà il titolo.

Antonio Machado

Antonio Cipriano José Marìa y Francisco de Santa Ana Machado Ruiz, poeta spagnolo conosciuto semplicemente come Antonio Machado, nasce il 26 luglio 1875 a Siviglia, in Spagna, città da cui va via, insieme al resto della famiglia, all’età di 8 anni.

La vita della famiglia Machado viene sconvolta nel 1893, quando il padre di Antonio viene improvvisamente a mancare, lasciando i suoi cari in preda allo sconforto e alla disperazione. È un periodo difficile, fatto di stenti e difficoltà economiche.

Tuttavia, il giovane Antonio continua a frequentare gli ambienti teatrali e i circoli letterari, facendosi conoscere e conoscendo, a sua volta, gli intellettuali dell’epoca.

Tra il 1899 e il 1902 effettua due viaggi a Parigi dove conosce Jean Moréas e Oscar Wilde. Nel 1903 pubblica “Soledades”, una bellissima raccolta poetica. Dopo la morte della moglie, negli anni Venti, diventa uno degli intellettuali che contrastano con maggiore convinzione la dittatura di Primo De Rivera.

All’inizio del 1939 Antonio Machado abbandona la Spagna insieme con il fratello, la cognata e la madre, per andare oltre la frontiera francese, che raggiunge tra il 28 e il 29 di gennaio. Muore il 22 febbraio 1939.

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