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“Prato d’aprile” di Ada Negri, una poesia per dare il benvenuto al mese della rinascita

Salutiamo il mese in arrivo con "Prato d'aprile", una bellissima poesia di Ada Negri.

“Prato d’aprile”, una poesia in cui Ada Negri racconta la vita che si risveglia dopo il gelo dell’inverno. Non possiamo che dare il benvenuto al mese ormai alle porte con questi splendidi versi, che sanno di gioia, vivacitร , calore e di rinascita.

“Prato d’aprile” di Ada Negri

Cโ€™era un prato: con folte erbe, frammiste
a bianchi fiori, e gialli, e violetti;
e fra esse un brusio di mille piccole
vite felici; e se sullโ€™erbe e i fiori
spirava il vento, con piegar di steli
tutto il prato nel sol trascolorava.

E volavan farfalle, uguali a petali
sciolti dai gambi; e si perdean rapidi
i miei pensieri in quellโ€™aerea danza
ove lโ€™ala era il fiore e il fiore lโ€™ala.

Ma dovโ€™era quel prato? Non so piรน.
E quel vento soave, che scendea
sullโ€™erbe folte, a renderle
curve e beate, e me con loro, in quale
tempo io dunque lโ€™intesi? Non so piรน.

Fu un sogno, forse. E che mai altro, o vita,
chiedere a te dovrei? Vita perduta,
nella tua veritร  non sei che un sogno.

La natura che si risveglia ad Aprile

In questa poesia troviamo tutta la sensibilitร  e la vena poetica di un’artista come Ada Negri, capace di individuare il significato nascosto di ciรฒ che ci circonda e che ai piรน sfugge.

Siamo sempre impegnati, di corsa, con lo sguardo rivolto verso il futuro. Se solo ci fermassimo un istante, ci accorgeremmo della meraviglia che ci circonda, dei prati in fiore, delle “piccole vite felici” che si risvegliano con la primavera.

La vita che cambia con l’alternarsi delle stagioni, la natura che si risveglia, il ritorno delle farfalle che si posano sui fiori che rinascono nei prati ad Aprile: tutto รจ visto come un sogno per la poetessa. Quindi, cos’altro chiedere di piรน alla vita? Nient’altro, se non il rivivere questo sogno ciclicamente e restarne comunque sempre meravigliati di fronte allo spettacolo della natura.

Ada Negri

Ada Negri nasce a Lodi nel 1870. Vive unโ€™infanzia difficile perchรฉ, rimasta orfana di padre, si adatta alle difficoltร  economiche che si prospettano dopo la morte dellโ€™unica persona che porta il pane a casa. La mamma e la nonna fanno di tutto per non far mancare alla piccola Ada il necessario, e la mamma in particolare lavora incessantemente per permetterle gli studi.

Cosรฌ, dopo tante fatiche e immani sacrifici da parte di tutta la famiglia, nel 1887 Ada conclude il percorso scolastico e diventa finalmente maestra. รˆ in questi anni di ritrovata serenitร  che la giovane donna incomincia a scrivere poesie. Nasce nel 1892 la prima raccolta, โ€œFatalitร โ€, salutata con entusiasmo da Giosuรจ Carducci.

La vita sentimentale di Ada Negri รจ costellata di insuccessi e delusioni. Ma, da una delle relazioni intraprese, culminata con un matrimonio, nascono due bimbe. Una delle due, Vittoria, muore a un mese di vita. Bianca, invece, cresce profondamente amata dalla madre, ed รจ a lei che sono dedicate numerose poesie.

La fama di Ada Negri cresce vertiginosamente, tanto che la poetessa ottiene prestigiosi premi e accarezza anche la possibilitร  di ricevere il Nobel. รˆ la prima donna ad essere ammessa allโ€™Accademia dโ€™Italia. Ada Negri muore a Milano lโ€™11 gennaio 1945.

Le poesie e le prose di Ada Negri

รˆ un universo tutto โ€“ o quasi โ€“ femminile quello nel quale si muove Ada Negri. Sin da “Fatalitร ”, la raccolta con cui, maestrina ventiduenne, esordisce nel 1892, propone l’immagine di una femminilitร  ยซostile, armata, di razza diversaยป, inconsueta in un’epoca dominata dalla cultura maschile e maschilista: un io poetico caparbio e determinato nel rifiutare l’idea di una donna debole e sottomessa e nel rivendicare, tra l’altro, le proprie origini plebee.

Questa estrema consapevolezza del proprio ruolo e del proprio valore รจ un “fil rouge” che attraversa l’intera opera, in versi e in prosa, della scrittrice, e piรน in generale la sua attivitร  di intellettuale. Prima e unica donna accademica d’Italia, socialista, amica e corrispondente di importanti pensatori e politici, Ada Negri ha vissuto sempre all’insegna dell’indipendenza: economica (si mantenne fin da giovanissima, prima lavorando come insegnante, quindi con i diritti delle sue opere); affettiva (dopo la rottura con il marito non esitรฒ a lasciarlo trasferendosi in Svizzera, mentre coltivรฒ un intimo rapporto con la figlia Bianca e poi con la nipote Donata); culturale (seguรฌ sempre la propria ispirazione letteraria piuttosto che le mode del momento).

Questo volume permette di osservare l’evoluzione dei temi a lei piรน cari โ€“ la sensibilitร  per le ingiustizie sociali, lo spirito di sorellanza che accomuna le donne, il ricordo degli amati luoghi natii, l’importanza dei legami familiari, l’intensa religiositร  degli ultimi anni โ€“, ma soprattutto ci regala il ritratto a tutto tondo di un’artista complessa, sfaccettata eppure solidissima nel rivendicare la propria autonomia e libertร , una scrittrice e una donna la cui modernitร  ancora oggi sorprende.

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