Sei qui: Home » Poesie » “Una stella sulla strada di Betlemme”, la poesia di Natale di Boris Pasternak

“Una stella sulla strada di Betlemme”, la poesia di Natale di Boris Pasternak

"Una stella sulla strada di Betlemme" è una tenera poesia scritta dall'autore russo Boris Pasternak in occasione del Natale.

Boris Pasternak, scrittore russo premio Nobel conosciuto soprattutto per il suo capolavoro in prosa “Il dottor Živago“, è stato anche un grande poeta. Alcuni dei suoi componimenti sono stati tradotti in italiano, così che anche noi possiamo gustare i suoi versi e conoscere questo importante autore russo guardandolo da una prospettiva diversa. Dato che si avvicina il Natale, oggi vi lasciamo una dolce poesia che Pasternak ha scritto proprio in occasione di questa festività: “Una stella sulla strada di Betlemme”. 

Una stella sulla strada di Betlemme di Boris Pasternak

Era inverno
e soffiava il vento della steppa.
Freddo aveva il neonato nella grotta
sul pendio del colle.
L’alito del bue lo riscaldava.

Animali domestici stavano nella grotta.
Sulla culla vagava un tiepido vapore.
Dalle rupi guardavano
assonnati i pastori
gli spazi della mezzanotte.

E lì accanto, sconosciuta prima d’allora,
più modesta di un lucignolo
alla finestrella di un capanno,
tremava una stella
sulla strada di Betlemme.

Boris Pasternak

Boris Pasternak è nato a Mosca il 10 febbraio del 1890. Cresciuto in una famiglia dedita alla cultura, ebbe modo di incontrare a casa dei genitori numerose personalità di grande rilievo, tra musicisti, artisti e scrittori. In questo contesto, ebbe anche l’occasione di incontrare lo scrittore Lev Tolstoj. Pasternak completò gli studi al liceo tedesco di Mosca nel 1908. Dopo, si iscrisse alla facoltà di filosofia dell’Ateneo di Mosca.

Proprio in questi anni, Boris Pasternak scoprì la sua passione per la scrittura, in particolare per la poesia, e cominciò a comporre i suoi primi versi. Nel 1922 sposò Evgenija Vladimirovna Lourie, la donna da cui ebbe un figlio. Divorziarono nel 1931. Seguì un secondo matrimonio nel 1934 con Zinaida Nikolaevna Neuhaus; la famiglia si trasferì nel sobborgo moscovita di Peredelkino nel 1936. Boris Pasternak morì di cancro ai polmoni nella sua Dacha la sera del 30 Maggio del 1960.

“Il dottor Živago” e il successo di Boris Pasternak

Boris Pasternak nacque nel 1890 a Mosca. Il suo ingresso nella vita intellettuale russa coincise con la moda del cubofuturismo e con le più accese esperienze di rinnovamento letterario. Ma per quanto animato da un ansioso bisogno di ricerca, egli non dimenticò mai la più genuina tradizione della sua terra, come testimoniano l’opera poetica e, ancor meglio e di più, il romanzo.

La sua poesia, così improduttiva ai fini della propaganda, non lo mise mai in buona luce presso le autorità; egli stesso – non per una ben individuata ragione di ordine politico, ma per un preciso bisogno di salvare la libertà dell’arte e del pensiero – sin dal 1930 visse in disparte nella sua dacia di Peredelkino presso Mosca, dove morì nel 1960. Fu in questa volontaria solitudine che maturò e fu scritto II dottor Zivago. Il premio Nobel per la letteratura, conferitogli nel 1958, e l’eco enorme e l’impressione profonda suscitate in tutto il mondo dal romanzo non valsero a toglierlo dall’isolamento né ad attenuare il gelo ufficiale della politica e della letteratura sovietiche.

Unanime, la critica di tutto il mondo riconosce che II dottor Zivago si inserisce – per dirla con le parole di Eugenio Montale -“per l’ampiezza del quadro e per la primordialità delle passioni nella tradizione tolstoiana”; e tuttavia, come scrisse Edmund Wilson, esso “non è affatto un romanzo d’antico stampo … è un romanzo poetico moderno, il cui autore ha letto Joyce, Proust, e Kafka e … s’è allontanato dai suoi predecessori per inventare, in questo campo, un genere suo proprio … l’intero libro è una grandiosa, enorme espressione simbolica della visione della vita dell’autore”.

© Riproduzione Riservata