Sei qui: Home » Poesie » Pasqua, le poesie più celebri dedicate alla festività

Pasqua, le poesie più celebri dedicate alla festività

Da Gianni Rodari a Giovanni Pascoli fino a Bertolt Brecht e Madre Teresa di Calcutta. Ecco le poesie più celebri dedicate alla Pasqua

E’ giunta anche quest’anno la Pasqua. Saranno ancora una volta giornate particolari, ma che non per questo meritano di essere celebrate anche con un tocco di poesia. Da Gianni Rodari a Giovanni Pascoli fino a Bertolt Brecht e Madre Teresa di Calcutta.

Le poesie più belle dedicate alla Pasqua

Ecco le poesie più celebri dedicate alla Pasqua.

La Pietà di Michelangelo, un capolavoro senza tempo

La Pietà di Michelangelo, un capolavoro senza tempo

La Pietà di Michelangelo, altrimenti nota come Pietà Vaticana, è una delle opere più belle nate dal genio del Rinascimento italiano. Un capolavoro eterno.

 

Primavera 1938 – Bertolt Brecht

Oggi, domenica di Pasqua, presto
Un’improvvisa tempesta di neve
si e’ abbattuta sull’isola.
Tra i cespugli verdeggianti c’era neve. Il mio ragazzo
mi ha portato verso un piccolo albicocco attaccato alla casa
strappandomi ad un verso in cui puntavo il dito contro coloro
che stanno preparando una guerra che
puo’ cancellare
il continente, quest’isola, il mio popolo,
la mia famiglia e me stesso. In silenzio
abbiamo messo un sacco
sopra all’albero tremante di freddo.

 

Gesù – Giovanni Pascoli

E Gesù rivedeva, oltre il Giordano,
campagne sotto il mietitor rimorte,
il suo giorno non molto era lontano.

E stettero le donne in sulle porte
delle case, dicendo: Ave, Profeta!
Egli pensava al giorno di sua morte.

Egli si assise, all’ombra d’una mèta
di grano, e disse: Se non è chi celi
sotterra il seme, non sarà chi mieta.

Egli parlava di granai ne’ Cieli:
e voi, fanciulli, intorno lui correste
con nelle teste brune aridi steli.

Egli stringeva al seno quelle teste
brune; e Cefa parlò: Se costì siedi,
temo per l’inconsutile tua veste;

Egli abbracciava i suoi piccoli eredi:
-Il figlio  Giuda bisbigliò veloce-
d’un ladro, o Rabbi, t’è costì tra ‘piedi:

Barabba ha nome il padre suo, che in croce
morirà.- Ma il Profeta, alzando gli occhi

-No-, mormorò con l’ombra nella voce,
e prese il bimbo sopra i suoi ginocchi.

 

frasi-pasqua

Pasqua, le frasi e gli aforismi d’autore da dedicare per fare gli auguri

La Pasqua è uno dei momenti dell’anno più attesi. Una festività che ha ispirato anche artisti e letterati di ogni epoca

 

Pasqua – Ada Negri

E con un ramo di mandorlo in fiore,
a le finestre batto e dico: «Aprite!
Cristo è risorto e germinan le vite
nuove e ritorna con l’april  l’amore
Amatevi tra voi pei dolci e belli
sogni ch’oggi fioriscon sulla terra,
uomini della penna e della guerra,
uomini della vanga e dei martelli.
Aprite i cuori. In essi irrompa intera
di questo dì l’eterna giovinezza ».
lo passo e canto che la vita è bellezza.
Passa e canta con me la primavera.

 

Dall’uovo di Pasqua – Gianni Rodari

Dall’uovo di Pasqua
è uscito un pulcino
di gesso arancione
col becco turchino.
Ha detto: ‘Vado,
mi metto in viaggio
e porto a tutti
un grande messaggio’.
E volteggiando
di qua e di là
attraversando
paesi e città
ha scritto sui muri,
nel cielo e per terra:
‘Viva la pace,
abbasso la guerra’.

 

Pasqua – Guido Gozzano

A festoni la grigia parietaria
come una bimba gracile s’affaccia
ai muri della casa centenaria.

Il ciel di pioggia è tutto una minaccia
sul bosco triste, ché lo intrica il rovo
spietatamente, con tenaci braccia.

Quand’ecco dai pollai sereno e nuovo
il richiamo di Pasqua empie la terra
con l’antica pia favola dell’ovo.

 

Ho Sentito il Battito del Tuo Cuore! – Madre Teresa di Calcutta

Ti ho trovato in tanti posti, Signore.
Ho sentito il battito del tuo cuore
nella quiete perfetta dei campi,
nel tabernacolo oscuro di una cattedrale vuota,
nell’unità di cuore e di mente di un’assemblea
di persone che ti amano.
Ti ho trovato nella gioia,
dove ti cerco e spesso ti trovo.
Ma sempre ti trovo nella sofferenza.
La sofferenza è come il rintocco della campana
che chiama la sposa di Dio alla preghiera.
Signore, ti ho trovato nella terribile
grandezza della sofferenza degli altri.
Ti ho visto nella sublime accettazione
e nell’inspiegabile gioia di coloro
la cui vita è tormentata dal dolore.
Ma non sono riuscito a trovarti
nei miei piccoli mali e nei miei banali dispiaceri.
Nella mia fatica ho lasciato passare inutilmente
il dramma della tua passione redentrice,
e la vitalità gioiosa della tua Pasqua è soffocata
dal grigiore della mia autocommiserazione.
Signore, io credo. Ma aiuta la mia fede.

 

© Riproduzione Riservata