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E’ morto Lawrence Ferlinghetti, il poeta cittadino del mondo

Madre francese, padre italiano e una vita vissuta negli Stati Uniti, senza mai rinunciare a girare il mondo. Basta questa breve descrizione per rendere l’idea dello spirito cosmopolita di Lawrence Ferlinghetti

Si è spento all’eta’ di 101 anni il poeta statunitense Lawrence Ferlinghetti, vecchio proprietario dell‘iconica libreria di San Francisco, tempio della generazione della Beat Generation. A dare la notizia il figlio Lorenzo, spiegando come il decesso è avvenuto ieri nell’abitazione del poeta a San Francisco. Ferlinghetti è morto a causa di una malattia polmonare. 

Madre francese, padre italiano e una vita vissuta negli Stati Uniti, senza mai rinunciare a girare il mondo. Basta questa breve descrizione per rendere l’idea dello spirito cosmopolita di Lawrence Ferlinghetti, il poeta nato a New York il 24 marzo 1919. Non solo poeta: Ferlinghetti è anche proprietario di una libreria e casa editrice, nonché pittore.

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Infanzia complicata

La madre Lyons Albertine Mendes-Monsanto era di origini francesi, ebree sefardite e portoghesi. Il padre, Carlo Ferlinghetti, era nato a Chiari, provincia di Brescia, nel 1872, ed era emigrato negli Stati Uniti nel 1894 dove fu naturalizzato nel 1896. Morì sei mesi prima della nascita di Lawrence, mentre poco dopo la madre fu ricoverata in manicomio. Il piccolo Lawrence fu quindi affidato alla zia Emily con la quale visse i suoi primi cinque anni a Strasburgo acquisendo, quindi, il francese come lingua madre. Quando la zia fu assunta come governante a New York, i suoi datori di lavoro, la famiglia Bislands, adottarono Lawrence, permettendogli di studiare giornalismo.

Gli studi e la guerra

Ferlinghetti studiò alla Mount Hermon School e all’Università della Carolina del Nord a Chapel Hill. Durante la seconda guerra mondiale si arruolò nella Marina statunitense. Fu al momento dell’arruolamento, quando fu necessario esibire il certificato di nascita, che scoprì che il padre aveva cambiato l’originale cognome italiano in “Ferling”. Lawrence, tuttavia, scelse di utilizzare l’originale cognome Ferlinghetti a partire dalla pubblicazione della sua prima raccolta di poesia del 1955, Pictures of the Gone World.

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Attività intensa

Dopo la guerra, ottenne un diploma post-laurea alla Columbia University e un dottorato alla Sorbona. Nel corso dei suoi studi a Parigi, incontrò Kenneth Rexroth, che in seguito lo persuase a recarsi a San Francisco per sperimentare la nascente scena letteraria della città. Dopo aver sposato Selden Kirby-Smith nel 1951 a Duval County in Florida, fra il 1951 e il 1953 insegnò francese, fu critico letterario, dipinse ed infine si stabilì a San Francisco nel 1953 dove fondò la libreria e casa editrice City Lights. Finì in prigione per aver pubblicato Urlo, di Ginsberg, del 1956, condannato per oscenità. Non solo poeta e pittore: Ferlinghetti è conosciuto anche per essere uno dei proprietari della libreria e casa editrice City Lights. Essa pubblicò i primi lavori letterari della Beat Generation, tra cui Jack Kerouac e Allen Ginsberg.

Il legame con l’Italia

Le radici italiane di Lawrence Ferlinghetti emergono più volte nel corso della sua vita. Nel 2009 Ferlinghetti è diventato socio onorario del movimento artistico letterario, movimento internazionale artistico letterario Immagine & Poesia fondato a Torino sotto la presidenza di Aeronwy Thomas. Nel 2010 a Roma (febbraio-aprile) e successivamente a Reggio Calabria (maggio-luglio) si è tenuta la mostra di dipinti di Ferlinghetti dal titolo “60 anni di pittura”, volta a testimoniare il suo percorso creativo che riflette sui temi sociali e politici del ventesimo secolo e soprattutto sul ruolo dell’artista nel mondo attuale. Durante il 2011, il poeta ha collaborato alle celebrazioni del 150º anniversario dell’Unità Italiana con l’invio di due poesie che sono state la fonte d’ispirazione per numerosi artisti nella grande mostra Lawrence Ferlinghetti e i 150 anni dell’Unità d’Italia (Torino, maggio-giugno 2011).

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