Madre al figlio il dialogo che dà coraggio
Un giovane, di fronte alle prime difficoltà della vita, si è rivolto alla madre. Lei, afroamericana, come l’autore, rivela al figlio che anche la propria vita è stata tutt’altro che facile, ma non per questo ha rinunciato.
La sua scala non aveva gradini di cristallo, eppure per tutto il tempo ha continuato a salire; ed ancora va avanti, senza fermarsi, anche quando non trova spiragli di luce. Lo stile è piano e assorto, ma la consapevolezza è forte, assumendo il ritmo di un brano jazz nel momento in cui ci si pone all’ascolto.
Madre al figlio una poesia che lega le generazioni
Langston Hughes il poeta del Rinascimento Harlem
Langston Hughes (1 febbraio 1901, Joplin, Missouri, Stati Uniti –22 maggio 1967, Stuyvesant Polyclinic) è stato un importante poeta e scrittore afroamericano.
Langston Hughes è stato uno dei più famosi scrittori del Rinascimento Harlem. La poetica di Hughes è strettamente connessa al jazz. Possiamo attribuirgli lo sviluppo di quella che sarà chiamata jazz poetry, stile poetico in cui il ritmo dei componimenti, pronunciati ad alta voce, riflette quello del musica afroamericana e dell’improvvisazione.
A differenza dei principali intellettuali neri del suo tempo, Hughes non tentò di rimodellare la sua lingua o temi per adattarsi a un pubblico bianco. Il suo lavoro riflette l’influenza pesante dell’esperienza nera ordinaria così come la cultura jazz di spicco della sua epoca.
Hughes cercava di rappresentare l’uomo comune, oltrepassando la sua identità personale per dare voce alle esperienze di tanti. La sua lingua e i suoi temi erano semplici e accessibili.
Hughes ha scritto romanzi, drammi, racconti ma, oggi, rimane meglio conosciuto da molti per la sua poesia impressionante. Influenzato da poeti come Paul Laurence Dunbar, Carl Sandburg e Walt Whitman.
Hughes contribuì a legittimare il jazz come forma d’arte. Come jazz usò canzoni per raccontare le varie emozioni della vita, così Hughes usava la parola scritta per catturare i complessi sentimenti comuni di amore, dolore, sogni, ingiustizie, rabbia e altro ancora.
La Madre al figlio di Langston Hughes
Mother to Son di Langston Hughes
Well, son, I’ll tell you:
Life for me ain’t been no crystal stair.
It’s had tacks in it,
And splinters,
And boards torn up,
And places with no carpet on the floor—
Bare.
But all the time
I’se been a-climbin’ on,
And reachin’ landin’s,
And turnin’ corners,
And sometimes goin’ in the dark
Where there ain’t been no light.
So boy, don’t you turn back.
Don’t you set down on the steps
’Cause you finds it’s kinder hard.
Don’t you fall now—
For I’se still goin’, honey,
I’se still climbin’,
And life for me ain’t been no crystal stair.