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“Luci blu”, la poesia che racconta il sabato sera da una nuova prospettiva

Scopri "Luci blu" dell'associazione Tactical Life Italia: poesia che racconta il sabato sera dagli occhi di chi definisce una sottile linea blu tra il caos e un ordine quasi perfetto.

Una poesia per impedire una regressione sociale che non si vuole e non si può accettare.“Luci blu” è la poesia scritta da Tactical Life Italia, l’associazione che contribuisce allo sviluppo e alla divulgazione della legalità e all’emancipazione del concetto di sicurezza che con questi versi vuole accendere i riflettori sul costante e spesso impercettibile contributo delle forze di polizia alla sicurezza di noi tutti.

L’invito è a una nuova, attuale e urgente meditazione sul bisogno di tradurre la realtà delle cose. Serve respingere la distruzione morale e civile con forza e volontà di ricostruzione, per recuperare la cultura e i suoi valori attraverso l’intelligenza e il buon senso.

Donne e uomini in divisa abituati a immergersi in una violenta realtà che fortunatamente molti di noi non conoscono, perché dagli stessi protetta, circoscritta.

Eppure, è triste il fatto che “tutto il mondo odia la polizia”. È un dato di fatto, movimenti ostili alle forze dell’ordine sono attivi ovunque, nonostante le stesse siano rappresentative di antitetiche Costituzioni, forme di governo, idee politiche.

“Luci blu” di Tactical Life Italia

Qualcuno si sta preparando per il suo sabato sera,
qualcuno guadagnerà vendendo droga e qualcuno la consumerà.
Qualcuno porterà al seguito una lama o una pistola e qualcuno le userà,
qualcuno andrà a cena fuori, in un ristorante, da amici o parenti e qualcuno violenterà l’intimità della loro casa.

Qualcuno che ora magari riposa attenderà la tarda notte per entrare in un un tabacchi, in un autosalone, in una gioielleria, con un grimaldello, una spaccata.
Qualcuno farà il possibile per litigare e venire alle mani, qualcuno berrà troppo, starà male, qualcuno sceglierà le prede più facili da poter rapinare.
Qualcuno si prostituirà, chi per 10, chi per 50, 100 o 2000 euro e qualcuno pagherà la prestazione prima di tornare a casa dalla famiglia.

Qualcuno si lamenterà per le voci, schiamazzi, rumori, allarmi.
Qualcuno resterà in casa perché senza soldi per uscire, altri senza qualcuno con cui uscire.
Qualcuno spaccherà gli specchietti delle auto per divertimento, altri i deflettori per rubare.
Qualcuno si metterà alla guida ubriaco. Qualcuno la moto di un altro la caricherà su un furgone.
Qualcuno aspetterà di sentire, alle prime luci dell’ alba, il rumore delle chiavi girare nella serratura, sussurrando: grazie Dio di avermelo rimandato a casa, anche oggi, sano e salvo!

Domani mattina al primo sole le strade del centro brilleranno per i vetri di bottiglie e bicchieri rotti, buste di coca aperte tra i vicoli e fuori dai locali.
Il pronto soccorso tra intossicati, picchiati, incidentati e senza tetto che vi hanno dormito.

In tutto questo, pochi uomini, poche luci blu a tenere la realtà lontana dalle vostre vite.
Pochi uomini a respingere la violenza e la barbarie più primitiva.
Una sottile linea blu tra il caos e l’apparenza di un ordine quasi perfetto.
Buon sabato sera!

Il significato della poesia

Nella poesia “Luci blu” la forza della parola poetica è portatrice di un forte messaggio diretto a elidere ataviche barriere.

Occorre costruire ponti di democratica e dialogante comprensione tra due dimensioni complementari che vengono spesso lette e concepite in contrapposizione.

“Luci blu” di Tactical Life Italia è la poesia che racconta il sabato sera dagli occhi di chi costituisce “una sottile linea blu tra il caos e l’apparenza di un ordine quasi perfetto.”

Da dove nasce questo astio e cosa hanno in comune le forze dell’ordine di ogni Paese?

Potremmo provare a dare una risposta rispolverando gli studi degli psicologi Milgram e Zimbardo, indagando sulla capacità di condizionamento di un ambiente tossico, analizzando il naturale e spontaneo assoggettamento all’autorità precostituita, fosse anche ingiusta e distruttiva. Parliamo quindi di conformismo, di servilismo, dell’innato bisogno di protezione offerto dalla maggioranza, ovvero dal tiranno.

Ma la ricerca delle cause nella psicologia sociale risulterebbe a oggi sterile, bisognerebbe forse  concentrare l’attenzione sul contrasto aspettative astratte e realtà concrete, in direzione di una più approfondita conoscenza e maggiore empatia.

Chi e cosa sono le forze dell’ordine?

Agenti delle forze dell’ordine e cittadini.

Solo una trasparente condivisione dei rispettivi bisogni, obiettivi, doveri e difficoltà può sviluppare e consolidare una concreta e razionale aspettativa dall’altro.

Per correggere il presente e migliorare il futuro: occorre un sincero dialogo tra agenti delle forze dell’ordine e cittadini.

Probabilmente complice della distanza attuale è una cattiva gestione comunicativa e promozionale, caratterizzata dal costante tentativo di edulcorare un’attività che conosce ben poco colore e tante tonalità di grigio.

Prevenzione, repressione e soccorso pubblico: i compiti di polizia, di pari dignità e importanza, non si esauriscono con il salvataggio del gattino in superstrada o con la consumazione di un pasto con la nonnina che soffre la dolorosa solitudine.

Essi sono spesso connotati da un comune denominatore: dalla violenza, che si manifesta nelle più disparate espressioni, quella stessa violenza che tutti dovremmo ripudiare se non come extrema ratio alla tutela di un diritto preminente.

Amara violenza di cui gli agenti sono attenti uditori, inermi spettatori, estranee vittime e talvolta emarginati autori.

Tanti mal digeriscono l’associazione di questo termine alle forze di polizia, parrebbe a loro dire più opportuno il vocabolo “forza” che tuttavia non può essere ritenuto una valida, esauriente alternativa, è dall’improprio utilizzo delle parole e dall’irrispettosa censura che nasce la preoccupante delegittimazione dell’attività repressiva.

Da parte delle forze dell’ordine pretendiamo un controllo emotivo fuori dal comune e la capacità verbale di disinnescare l’animosità dell’adolescente rivoluzionario, del soggetto in stato di alterazione psicofisica, del lavoratore esasperato.

In considerazione di quale percorso formativo e selettivo, di quale processo fisiologico o alchemico?

“Non so di non sapere”, è da questo stato che si elevano violente e intransigenti accuse, giudizi e spesso ingenue soluzioni.

Queste poche righe non devono considerarsi una faziosa difesa di categoria ma uno stimolo al pensiero critico, alla ricerca di quella fiducia e complicità necessarie per abbattere ogni divisione tra cittadini e forze di polizia.

Torniamo ad essere curiosi e prima di focalizzarci sull’effetto di un’azione analizziamone accuratamente le cause ponendoci i dovuti interrogativi.

Recita un vecchio motto di origine anglosassone:

“If I Wanted To Be Liked I Would Have Been A Fireman” – “Se avessi voluto piacere a tutti avrei fatto il pompiere”

Dedicato a tutte quelle persone che hanno scelto questo “sporco” lavoro, che hanno consapevolmente deciso di schierarsi, di occupare una scomoda posizione, di assumere grandi responsabilità e di diventare il nemico di tanti sconosciuti.

Tactical Life Italia 

Tactical Life Italia è un’associazione che ha l’obiettivo di contribuire alla divulgazione della legalità e del senso civico, all’emancipazione del concetto di sicurezza individuale e sociale.

Tale scopo è perseguito attraverso lo sviluppo di una rete interattiva costituita da veri enti specializzati in specifici settori che ruotano attorno alla cultura della sicurezza. Numerose le attività in collaborazione con sindacati della Polizia di Stato per offrire opportunità di formazione e confronto.

Cognitio securitas est, ovvero la conoscenza come base per la sicurezza.

È la sintesi dell’attività dell’associazione che esalta la necessità di acquisire consapevolezza e familiarità con gli strumenti giuridici e operativi a disposizione, sapere e saper fare secondo Legge.

Simbolo dell’associazione Tactical Life Italia sono due cani pastore.

Leggiamo sul loro sito:

“Cane Pastore è colui che senza esitare si pone in difesa di chi ha bisogno di aiuto, colui che tiene lontano la paura, il caos, la violenta realtà dalle nostre case, colui che corre in direzione del luogo da cui gli altri fuggono. 

Indole che non rende migliore rispetto ad altri ma che arricchisce noi stessi, che si scopre di possedere per caso o che rappresenta la consapevolezza di una vita.

Sono pecore la maggior parte delle persone, per natura o vacuità, per scelta utilitaria, sono coloro incapaci di difendersi o di difendere qualcuno o qualcosa dalla ferocia del predatore, non in grado di utilizzare qualsiasi forma di violenza, talvolta estremamente ingenui, inconsapevoli della crudeltà e dei pericoli che ci circondano.

Le pecore in tempo di quiete non amano la presenza del Cane Pastore, il suo aspetto ricorda loro il lupo.

Chi siete, chi siamo, lo sappiamo al netto delle parole.

Cosa volete fare è una scelta di libertà, l’ultima libertà che ci appartiene, la più importante, difendere la patria, i nostri valori, la vita e tutto ciò che la rende degna di essere vissuta in sicurezza, è ciò che amiamo con coraggio.

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