È innegabile che faccia paura: l’amore mette alla prova la nostra capacità di stare sereni. Ci cambia dentro e fuori. Modifica i nostri piani, i nostri punti di vista. Per amore, diventiamo più vulnerabili. Eppure, è l’amore che muove il mondo e rende luminosa la nostra vita. Ce lo racconta nella poesia “Le ombre” l’autore francese che per eccellenza viene associato al tema romantico: Jacques Prévert.
“Le ombre” di Jacques Prévert
Stai lì
davanti a me
nella luce dell’amore
Ed io
sto qui
davanti a te
nella musica della felicitàMa la tua ombra
sulla parete
spia ogni attimo
dei miei giorni
e la mia ombra
fa lo stesso
e spia la tua libertàEppure ti amo
e tu mi ami
come si ama il giorno la vita o l’estate
Ma come le ore che si seguono
non suonano mai ad un tempo
le nostre due ombre s’inseguono
come due cani di una stessa madre
staccati dalla medesima catena
ma ostili entrambi all’amore
unicamente fedeli al padrone
alla padronae che aspettano pazientemente
ma tremanti d’angoscia
la separazione degli amanti
e che aspettano
che la nostra esistenza si concluda
e il nostro amore
e che gli buttin lì le nostre ossa
per prenderle
celarle e seppellirle
e seppellirsi anch’essi
sotto le ceneri del desiderio
fra le macerie del tempo.“Les ombres”, il testo originale
Tu es là
en face de moi
dans la lumière de l’amour
Et moi
je suis là
en face de toi
avec la musique du bonheur
Mais ton ombre
sur le mur
guette tous les instants
de mes jours
et mon ombre à moi
fait de même
épiant ta libertéEt pourtant je t’aime
et tu m’aimes
comme on aime le jour et la vie ou l’été
Mais comme les heures qui se suivent
et ne sonnent jamais ensemble
nos deux ombres se poursuivent
comme deux chiens de la même portée
détachés de la même chaîne
mais hostiles tous deux à l’amour
uniquement fidèles à leur maître
à leur maîtresseet qui attendent patiemment
mais tremblants de détresse
la séparation des amants
qui attendent
que notre vie s’achève
et notre amour
et que nos os leur soient jetés
pour s’en saisir
et les cacher et les enfouir
et s’enfouir en même temps
sous les cendres du désir
dans les débris du temps.
Il significato di questa poesia
Dove leggere “Le ombre”
“Le ombre”, che abbiamo letto nella traduzione curata dal francesiste Ivos Margoni, è tratta da una delle raccolte poetiche più celebri di Jacques Prévert. Si tratta di “Histoires et d’autres histoires”, uscito per Gallimard nel 1963, quando il poeta aveva ormai un successo planetario.
“Le ombre”, insieme a diversi altri componimenti scritti da Prévert, si possono leggere in un’accurata traduzione italiana grazie a Guanda Editore, che ha curato l’edizione di “Poesie d’amore e libertà”, raccogliendo al suo interno versi tratti da “Paroles”, “Spectacle”, “La pluie et le beau temps”, “Histoires, et d’autres histoires”, “Fatras”.
Una poesia incalzante
Nella poesia di Jacques Prévert figurano quasi sempre l’ironia, i giochi di parole, le immagini anticonformiste che instaurano un dialogo originale e creativo con chi si approccia alla lettura.
Questa volta, il componimento lascia una sensazione incalzante, di angoscia che non termina, che lascia aperta la strada anche con la conclusione della poesia. Protagoniste, più che gli amanti, le ombre che danno il titolo ai versi. Gli amanti sono caldi, luminosi di amore e di speranza. Si amano come si amano “il giorno la vita o l’estate”, tutti rimandi alla bellezza dell’esistenza, alla luce, al tempo goduto.
La paura del futuro
Poi ci sono loro, sentinelle oscure che si sorvegliano l’un l’altra senza comprendere i gesti e i sentimenti umani: sono gelose, egoiste, convulse come “due cani di una stessa madre”, che si inseguono senza sosta. Sono come due aguzzini in attesa della fine, e a un certo punto sembra che anche gli amanti divengano parte di esse.
Cosa ci lascia la poesia
Minacciano, è vero, con la loro natura oscura e incerta. Però, sono soltanto ombre. E il nostro compito è non lasciarci spaventare da loro, non rabbuiarci per paura di un futuro che ancora non c’è e che non possiamo padroneggiare appieno. Ma vivere nel momento presente, nella luce dell’amore e del giorno, che poi è tutto ciò che abbiamo di tangibile, di più prezioso.