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“Propaganda”, origine e significato della parola

La propaganda, come azione intesa a conquistare il favore di un pubblico, è un'attività vecchia quanto l'uomo. Ma come nasce? Qual è il suo significato?

Oggi la parola propaganda è molto usata e di forte attualità. Questa parola ha da sempre assunto una notevole importanza, soprattutto in ambito politico.

La propaganda, come azione intesa a conquistare il favore di un pubblico, è un’attività vecchia quanto l’uomo, presente in ogni tempo, luogo e dimensione sociale. Ma come nasce? Qual è il suo significato?

Definizione di propaganda

Secondo la Treccani, per propaganda si intende “azione che tende a influire sull’opinione pubblica, orientando verso determinati comportamenti collettivi, e l’insieme dei mezzi con cui viene svolta”.

Il termine deriva  dalla denominazione della Sacra congregazione pontificia De propaganda Fide, che significa “della propagazione della fede”.

Per propaganda si può intendere anche quel complesso di notizie destituite di ogni fondamento, diffuse ad arte e per fini particolari.

La sua antitesi dovrebbe essere la pura e semplice esposizione dei fatti nella loro completezza ovvero la descrizione della realtà nella sua interezza.

L’origine della parola

Il termine propaganda nasce in contesto religioso quando la Chiesa cattolica nel XVI secolo organizza, come contrattacco alla diffusione del protestantesimo, una “Congregatio de propaganda fide”, un dipartimento preposto alla propagazione della fede cattolica.

Originariamente il termine non intendeva riferirsi a informazioni fuorvianti.

Il moderno suo significato risale all’uso che se ne fece a partire dalla prima guerra mondiale. La propaganda presuppone l’utilizzo della comunicazione per trasmettere un messaggio, un’idea o un’ideologia.

Il secondo Ottocento si pone quindi come un periodo storico sconvolgente per la propaganda e per il suo utilizzo nelle società moderne, perché questo non solo è il periodo della rivoluzione delle comunicazioni (telegrafo, ferrovia, mezzi di comunicazione di massa, ecc.), ma anche della rivoluzione del ruolo del “pubblico” nella società, evoluto fino all’affermarsi dei totalitarismi tra le due guerre mondiali.

Alcuni esempi

Nel corso della storia dell’uomo parte delle produzioni culturali e delle attività informative hanno, da sempre, svolto anche una funzione “propagandistica”.

Ne è un primo esempio il “De bello Gallico”, che servì a Cesare per accrescere la propria reputazione a Roma. L’Eneide di Virgilio accanto alle finalità estetiche ne aveva anche di “politiche”, vale a dire l’esaltazione di Roma (erede della mitica Troia) e dell’imperatore Ottaviano Augusto (della famiglia Iulia, fondata da Iulo figlio di Enea).

Nel Medioevo, una delle propagande più famose è forse quella operata da certi ambienti della società europea dell’XI, XII e XIII secolo, a favore della causa crociata.

Non a caso il ruolo chiave lì fu svolto dal clero cristiano, depositario della cultura e quindi del sistema informativo e formativo dell’epoca. 

Probabilmente uno degli esempi più noti è quello dello Zio Sam di James Montgomery Flagg del 1917, manifesto ideato dal pubblicitario statunitense per chiamare alle armi dell’esercito americano per combattere la Prima Guerra Mondiale.

Un tipico esempio di promozione politica particolarmente dannosa è stata la propaganda nazista: tramite un uso sapiente dei mezzi di comunicazione di massa, Hitler aveva convinto le folle a massacrare degli innocenti e ha condotto un’intera nazione in una guerra che ha devastato la Germania e mezzo mondo producendo milioni di morti.

Sempre nello stesso periodo abbiamo avuto esempi di enfatizzazione dei moventi dell’azione politica in Italia con Benito Mussolini.

Tra le tecniche contemporanee troviamo le cosiddette “fake news”, false notizie che si basano sull’utilizzo di metodologie di comunicazione appartenenti alle tecniche di propaganda, in grado dunque di persuadere i destinatari del messaggio. In molte di queste tecniche si possono trovare anche falle logiche, in quanto i propagandisti usano argomenti che, anche se a volte convincenti, non sono necessariamente validi.

Alcune definizioni o interpretazioni della propaganda di grandi autori

La propaganda è l’arte di vendere bugie. I politici spesso usano la propaganda per farsi eleggere. Promettono cose che sanno che una volta eletti non manterranno. Come si dice, “le promesse valgono solo per chi ci crede”.
Tahar Ben Jelloun

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Il dialogo, relazione di due persone, è stato rimpiazzato dalla propaganda o dalla polemica, che sono due specie di monologhi.
Albert Camus

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La propaganda è in democrazia ciò che il randello è in uno stato totalitario.
Noam Chomsky

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La propaganda è veramente un’arma, come i cannoni o le bombe, e imparare a difendersene è importante come trovare riparo durante un attacco aereo.
George Orwell

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Lo scopo manifesto della propaganda è la persuasione, non la comunicazione della luce.
Simone Weil

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La propaganda si rivolge alle emozioni più che alla ragione.
Bertrand Russell

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La propaganda sta alla democrazia come la violenza sta alla dittatura.
William Blum

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La propaganda è l’arte di convincere gli altri di ciò in cui non si crede.
Abba Eban

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La propaganda non inganna le persone; le aiuta semplicemente ad ingannare se stesse.
Erich Hoffer

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La sfida più grande che l’umanità si trova ad affrontare è quella di distinguere la realtà dalla fantasia, la verità dalla propaganda. Percepire la verità è sempre stata una sfida per l’umanità, ma nell’era dell’informazione (o come dico io, nell’era della disinformazione) assume un’urgenza e un’importanza speciali.
Michael Crichton

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La comunicazione è sempre “propaganda”. Chi comunica vuole sempre “far passare qualcosa”.
Peter Drucker

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Perché la propaganda è tanto più efficace quando incita all’odio, di quando tenta di incitare a sentimenti d’amicizia? La ragione sta evidentemente nel fatto che il cuore umano, quale la civiltà moderna lo ha fatto, è più propenso all’odio che all’amicizia. Ed è propenso all’odio perché è insoddisfatto, perché nel profondo sente, forse anche inconsciamente, di aver perduto il senso della vita.
Bertrand Russell

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Come la pubblicità con il cliente, così i metodi della propaganda politica tendono ad accrescere il sentimento di insignificanza del singolo elettore. La ripetizione di slogan, e l’insistenza su fattori che non hanno nulla a che vedere con il problema in discussione, ottundono le sue capacità critiche.
Erich Fromm

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Il modo migliore per fare buona propaganda è non far mai apparire che si sta facendo propaganda.
Richard Crossmann

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Puoi influenzare un migliaio di uomini facendo appello ai loro pregiudizi più velocemente di quanto tu possa convincere un uomo con la logica.
Robert A. Heinlein

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Diventiamo schiavi nel momento in cui consegniamo interamente a qualcun altro le chiavi della definizione della realtà.
BW Powe

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Chi vuole persuadere dovrebbe riporre la sua fiducia non nella giusta argomentazione, ma nella giusta parola. Il potere del suono è sempre stato maggiore del potere del senso.
Joseph Conrad

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Prima che i capi delle masse prendano il potere adattando la realtà alle loro menzogne, la propaganda è contraddistinta da un estremo disprezzo per i fatti in quanto tali, basata com’è sulla convinzione che questi dipendano dal potere dell’uomo che può fabbricarli.
Hannah Arendt

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Oggi, per la loro propaganda, i dittatori si avvalgono soprattutto di tre mezzi: iterazione, soppressione e razionalizzazione: ripetizione di frasi fatte, che essi vogliono fare accettare per vere; soppressione di fatti, che essi vogliono ignorati; suscitamento e razionalizzazione di passioni che possono poi usarsi nell’interesse del Partito o dello Stato.
Aldous Huxley

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La pubblicità può basarsi sull’impressione, può limitarsi a colpire l’immaginazione, mentre la propaganda deve indurre alla riflessione, al ragionamento, suscitando l’interesse per un argomento specifico, fornendo determinate informazioni e possibilmente, quando su un certo tema vi sono opinioni divergenti, controbattendo in maniera diretta o in modo allusivo la propaganda avversaria.
Albe Steiner

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Si possono propagandare le opinioni, le dottrine, le idee, i programmi e gli ideali. Non si propagandano i fatti, i fatti si portano a conoscenza. Non si propagandano le conoscenze. Le conoscenze si diffondono.
Julij Borissovič Margolin

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Una delle più orribili caratteristiche della guerra è che la propaganda bellica, tutte le vociferazioni, le menzogne, l’odio provengono inevitabilmente da coloro che non combattono.
George Orwell

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Tutta l’arte è propaganda. È universalmente e ineluttabilmente propaganda; a volte inconsciamente, ma spesso deliberatamente, propaganda.
Upton Sinclair

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Niente è più invisibile del Bene, perché Il vero Bene non dice il suo nome. Se lo dicesse, cesserebbe di essere Bene, diventerebbe propaganda.
Amélie Nothomb

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La storia è la propaganda dei vincitori.
Louis de Bernieres

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In tempo di guerra, la verità è sempre sostituita dalla propaganda.
Charles Lindbergh

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