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Pelandrone, etimologia e storia secondo l’Accademia della Crusca

Capita spesso che i lettori dell'Accademia della Crusca chiedano delucidazioni sull'etimologia di alcune parole. Lo hanno fatto anche con la parola 'Pelandrone'.

Pelandrone: in parecchie persone hanno chiesto lumi sull’etimologia di questa parola e l’Accademia della Crusca ha prontamente risposto riportando gli esiti del suo studio in merito e confessando che la comunità accademica continua ad avere dubbi in merito. Scopriamo insieme quanto emerso.

La definizione del Devoto-Oli

La parola pelandrone viene utilizzata per indicare una persona che, a causa della sua pigrizia, è una scansafatiche. La Crusca ha ricostruito la storia di questo vocabolo partendo dalla definizione che si trova sul Devoto-Oli: “scansafatiche, fannullone (con un’idea di viziosa pigrizia e trascuratezza)”.

Le fonti disponibili

Dopo aver studiato tutte le fonti disponibili, è stato possibile affermare che nei dizionari solitamente usati per risalire all’etimologia non viene fornita alcuna etimologia della parola pelandrone. Viene soltanto lemmatizzata come voce settentrionale.

Alcuni dizionari, il Dizionario etimologico di Olivieri (Dante Olivieri, Dizionario etimologico italiano, concordato coi dialetti, le lingue straniere e la toponomastica, Milano, Ceschina, 1953), quello di Devoto (Giacomo Devoto, Avviamento all’etimologia italiana. Dizionario etimologico, Firenze, Le Monnier, 1967), il DEI, il DELI, l’Etimologico hanno proposto alcune alternative etimologiche, pur sempre senza giungere a una ricostruzione certa.

Un aiuto dal Grande Dizionario della Lingua italiana

Un aiuto arriva dal GDLI che, attraverso le sue citazioni, pur non essendo un dizionario strettamente etimologico aiuta nelle ricostruzioni della storia delle parole.

Il linguista italiano Mario Alinei si è occupato dell’argomento con due saggi nel 2008. Il Dizionario etimologico di Devoto ha proposto una ricostruzione ripresa dal GDLI. L’origine della parole viene ricondotta all’area settentrionale dell’Italia, in particolare al termine piemontese pelandrùn.

Da palanda + landrone

L’etimologia di pelandrone viene fatta risalire all’incrocio tra palanda-pelanda, ossia la ‘veste da camera ampia e lunga’, e landrone, ossia ‘fannullone, malandrino’. Questo accrescitivo maschile si lega alla parola ‘Landra’ usata per indicare una ‘donna di malaffare, sgualdrina’.

L’aspetto più originale di questa ricostruzione è da ricercare nell’ipotesi che a questa parola ne sia stata aggiunta un’altra: ‘landrone’.

Le altre ipotesi

Ci sono altre ipotesi affascinanti sull’origine della parola pelandrone. Ad esempio, il dizionario Etimologico, che non contempla l’incrocio visto sopra, fa derivare la parola piemontese plandrón ‘scansafatiche, perdigiorno’ da pelanda-pellanda ossia ‘sopravveste ampia e lunga, foderata di pelliccia, in uso nei secoli XIV e XV’.

Secondo Nocentini e Parenti, invece, pelanda deriva dal germanico e sarebbe arrivata in Italia attraverso l’antico inglese ‘hoppada’ che significa sopravveste. La parola viene ricondotta al francese antico houppelande che indica anche il modo di dire ‘girovagare oziosamente’.

DEI e DELI si orientano verso un’etimologia affine. Entrambi riconoscono la derivazione dal dialettismo piemontese da plandra ‘sgualdrina’. Il DELI sostiene che ‘pelandrone’ si sia diffusa nell’ambito militare.

Un puledro tra le ipotesi

Un’altra affascinante ipotesi arriva da Mario Alinei, linguista italiano recentemente scomparso, e si discosta da tutte le precedenti. Il punto di partenza è la carta 719 dell’AIS (Atlante italo-svizzero) in cui vengono registrate tutte le forme usate nelle varietà italo-romanze per indicare ‘pigro’. Nel Meridione è diffuso un tipo lessicale affine a pelandrone che viene ricondotto da Alinei al lat. pullus ‘piccolo d’ogni animale’ > pulliter ‘puledro’ > *pŭllitrum (da cui, secondo Alinei, deriverebbe l’it. puledro) + -onem che aveva come significato quello di ‘grande puledro’. (Mario Alinei, Pelandrone come allotropo di poltrone, da lat. *pullĭtrum < pŭlliter ‘puledro’, “Quaderni di Semantica” XXIX (2), 2008b, pp. 333-342: p. 338).

Nessuna certezza

Resta il fatto che sulla parola ‘pelandrone’ resta come unica certezza quella delle prime attestazioni di fine Ottocento, appartenenti all’ambito militare. Un vero e proprio enigma che, al momento, non è stato pienamente risolto, nonostante i numerosi studi.

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