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”ZeroZeroZero”, il nuovo libro di Roberto Saviano è già un caso letterario

Sette anni dopo ''Gomorra'', Roberto Saviano torna oggi in libreria con ''ZeroZeroZero'', sconvolgente libro-inchiesta sulla cocaina. Grande era l'attesa di questo lavoro. Il pubblico accorso ieri alle 22 alla Feltrinelli di via Appia a Roma per incontrare l'autore ha aspettato fino a mezzanotte inoltrata...

Il libro-inchiesta sulla cocaina del giornalista e scrittore è arrivato oggi in libreria. Questa sera la presentazione alla Feltrinelli di piazza Piemonte a Milano

MILANO – Sette anni dopo “Gomorra”, Roberto Saviano torna oggi in libreria con “ZeroZeroZero”, sconvolgente libro-inchiesta sulla cocaina. Grande era l’attesa di questo lavoro. Il pubblico accorso ieri alle 22 alla Feltrinelli di via Appia a Roma per incontrare l’autore ha aspettato fino a mezzanotte inoltrata – un countdown in stile notte di San Silvestro – per poter tornare a casa con un copia del libro. In trepidazione è oggi la Feltrinelli di piazza Piemonte a Milano, dove l’autore presenterà il volume in compagnia di Fabio Fazio questa sera alle 21.

IL DATO SHOCK – “Se avessi investito mille euro in azioni Apple all’inizio del 2012, ora ne avresti milleseicentosettanta. Non male. Ma se avessi investito mille euro in coca all’inizio del 2012, ora ne avresti centottantaduemila: cento volte di più che investendo nel titolo azionario record dell’anno”. Impressionante il dato che emerge dall’inchiesta di Roberto Saviano, da lui anticipato nell’articolo “Coca Leaks” apparso su Repubblica il 2 aprile. “Ci sono moltissimi angoli del mondo che vivono senza ospedali, senza web, senza acqua corrente”, aggiungeva in quell’articolo il giornalista e scrittore, “ma non senza cocaina”.

 


COCAINA, LA RISPOSTA AI BISOGNI DELLA NOSTRA EPOCA
– La coca è la droga dei nostri giorni, la sostanza di cui non si può fare a meno. Con la coca puoi fare qualsiasi cosa… è la risposta esaustiva al bisogno più impellente dell’epoca attuale: l’assenza di limiti. La coca la sta usando chi è seduto accanto a te ora in treno e l’ha presa per svegliarsi stamattina o l’autista al volante dell’autobus che ti porta a casa… Fa uso di coca chi ti è più vicino. Se non è tuo padre o tua madre, se non è tuo fratello, allora è tuo figlio. Se non è tuo figlio, è il tuo capoufficio… Se non è lui, è l’infermiera che sta cambiando il catetere di tuo nonno e la coca le fa sembrare tutto più leggero, persino le notti. Se non è lei, è l’imbianchino che sta ritinteggiando la stanza della tua ragazza, che ha iniziato per curiosità e poi si è trovato a fare debiti. Chi la usa è lì con te. La usa il portiere del tuo palazzo, ma se non la usa lui allora la sta usando la professoressa che dà ripetizioni ai tuoi figli… Il sindaco da cui sei andato a cena. Il costruttore della casa in cui vivi, lo scrittore che leggi prima di dormire… Ma se, pensandoci bene, ritieni che nessuna di queste persone possa tirare cocaina, o sei incapace di vedere o stai mentendo. Oppure, semplicemente, la persona che ne fa uso…


IL VOLUME D’AFFARI DEL NARCOTRAFFICO
– Come ha rivelato lo stesso Saviano nello speciale di Repubblica Tv ieri, durante il quale l’autore ha presentato in anteprima il libro, questa inchiesta sulla cocaina è iniziata cinque mesi dopo l’uscita di “Gomorra”. E la conclusione cui Saviano è giunto, al termine di anni di indagine e studio, è che l’unica soluzione sia la legalizzazione. “Per annientare il mercato della cocaina c’è una sola soluzione, ormai ne sono convinto: legalizzare, vendere in farmacia. Mi fa schifo, ma secondo me è l’unica strada possibile”. Sono queste le sue parole, pronunciate ieri in diretta tv e riportate da Laura Pertici nell’articolo apparso su Repubblica di oggi – che titolava “Saviano: ‘Cocaina legalizzata contro i narcos’”. Il fatto è che l’enorme giro di affari attorno alla cocaina è nelle mani di gangster, pochissimi Rockfeller, che ne gestiscono le vendite e i prezzi sfruttando intere popolazioni e condannando interi Paesi alla povertà. La cocaina muove quantità inimmaginabili di denaro, il 97% delle quali viene riciclato dalle banche americane. L’autore ricostruisce nel suo libro questa intera filiera, che dalle coltivazioni in Sudamerica si dirama in tutto il mondo, diretta dalle famiglie calabresi della ‘ndrangheta.

LA CRITICA – L’uscita di questo libro è stata accolta come un vero e proprio evento. Non ancora arrivato sugli scaffali, già aveva suscitato grandi entusiasmi. E su il Giornale, anche una voce critica, quella di Alessandro Gnocchi. Nell’articolo apparso ieri sul quotidiano, “Ecco il nuovo libro di Saviano. Che ‘spaccia’ idee vecchie” il giornalista affermava che il libro sostiene sostanzialmente le medesime posizioni di “Gomorra”. “La tesi è sempre la stessa”, scriveva: “alla base del nostro sistema economico c’è il bottino, opportunamente ripulito, delle attività criminali”. “Saviano utilizza il fenomeno cocaina come chiave di lettura di ogni aspetto della realtà economica e sociale”, affermava ancora, una lettura secondo lui eccessiva, non supportata da prove concrete sufficienti. Questo portava Gnocchi a definire “ZeroZeroZero” “un libro molto ideologico”. Quel che è certo però, al di là di quanto se ne possa dire, che se ne parli bene o male, è che il libro ha solo poche ore di vita ma è già un caso, una lettura con cui è difficile non confrontarsi.

 

5 aprile 2013

 

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