Di questo autore avevo già letto ‘La cena‘ trovandolo affascinante e terribilmente crudo, ma anche estremamente vero. ”Villetta con piscina” non è da meno, un calcio nei denti dopo l’altro. Uno scrittore cattivo che da dietro il suo pc descrive la natura umana in un modo cinico e disarmante. Sembra quasi strizzarti l’occhio dicendo: ‘Così anche tu sei una merda come i protagonisti dei miei libri eh?’
Senza svelare troppo del romanzo, che deve essere una sorpresa dall’inizio alla fine, vi dirò lo stretto necessario. L’io narrante è Marc, medico di famiglia, diprezzato dai colloghi chirurghi e specialisti, quasi quanto lui disprezza loro. Ha una bellissima moglie e due giovanissime figlie di 12 e 14 anni. Quando incontra nel suo studio Ralph, non sa che la sua vita sta per cambiare decisamente in peggio. Come ne ‘la cena’ le due famiglie protagoniste cominciano a frequentarsi e i relativi figli a divertirsi insieme. Ma Ralph ha un evidente e inguaribile problema, non riesce a non guardare le donne come se fossero un bocconcino prelibato. Si sfrega le mani, si lecca le labbra, indipendentemente dall’età che hanno.
Tutto questo e molto altro avrà delle inevitabili conseguenze che metteranno i personaggi a dura prova. Koch mette i suoi personaggi di fronte a una scelta etica, un bivio fra : Devo fare la cosa giusta o la cosa che a me conviene di più? E tu lettore ti immedesimi talmente tanto che speri che le cose non vadano come le immagini. Vorresti quasi che il libro fosse come un racconto a bivi, tornare indietro a cambiare proprio in quella pagina per vedere ‘cosa sarebbe successo se…’. Ma alla fine ti rassegni all’inevitabile. Il libro è finito, andate in pace.
Ancora una volta lo scrittore olandese e la sua psicologia entrano nel cervello umano, facendo decisamente colpo.
Francesca Marchesani
24 maggio 2015
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