Sei qui: Home » Libri » Vecchi Libri e Nuovi Inizi

Vecchi Libri e Nuovi Inizi

Ogni volta la medesima scena: mentre inciampo su cumuli di vestiti, scarpe e prodotti per l’igiene personale, inizio con lo stilare una lista, ossia un susseguirsi semi-logico di parole che...

Ogni volta la medesima scena: mentre inciampo su cumuli di vestiti, scarpe e prodotti per l’igiene personale, inizio con lo stilare una lista, ossia un susseguirsi semi-logico di parole che, dopo aver fluttuato sulla mia mente, si posano, finalmente in pace, su un foglio.

Le liste sono ausili indispensabili per porre ordine nei pensieri, prima ancora che fra le caterve di oggetti che ci circondano.

Solo in seguito riprendo a preparare la mia valigia, seguendo l’elenco redatto sulla carta, e cancellando, con un tratto deciso di penna, i nomi degli oggetti, una volta inseriti. Sono in preda ad un delirio di controllo, su tutto e tutti.

 

Il desiderio di ordine è il solo ordine del mondo”.

Georges Duhamel

 

La mia disposizione d’animo cambia notevolmente, come è facile immaginare, se la partenza imminente mi deve condurre ad una agognata e spensierata vacanza o ad un trasferimento, destinato, quest’ultimo, a protrarsi per qualche anno o per un lasso temporale che non ho cognizione precisa di quanto sarà lungo.

Mi soffermerò su quest’ultima situazione, quando il mio cuore accelera e salta i battiti, seguendo il ritmo di una melodia convulsa, in preda all’entusiasmo, alla frenesia, alla nostalgia, all’ardore veemente della sfida e al brivido, aguzzo come un coltello, della paura di affrontare percorsi non ancora battuti, di planare su cieli non ancora solcati.

 

Il coraggio è il complemento della paura. Un uomo che è senza paura non può essere coraggioso. (Ed è anche uno sciocco)”.

Robert Anson Heinlein

 

Nonostante il memento della lista, qualcosa verrà dimenticata: il caricabatteria del cellulare rimarrà inserito nella presa di una casa nella quale altri abiteranno e  vi scriveranno le lo loro peculiari storie; la soluzione per la detersione delle lenti a contatto scomparirà magicamente, costringendomi, giunta a destinazione, a cercare, in tutta fretta, con gli occhi arrossati e brucianti, un negozio di prodotti ottici.

Non importa. Ci sono cose che, però, non dimentico mai: i libri. Alcuni sono ancora da leggere, destinati ad essere nuovi compagni di uno scorcio di vita, ma la maggioranza di essi sono posseduti da tempo, divorati e poi riletti nel corso degli anni, amici fedeli su cui poter contare, quando tutto intorno è in metamorfosi.

So che, non appena arrivata nella nuova casa, aprirò la valigia, prenderò in mano i miei tomi e cercherò una sistemazione che tributi loro il meritato onore.

Ecco: ho usato il termine “casa”! In realtà non è determinante di che luogo si tratti, può essere anche una stanza d’albergo, ma, nel caso di un trasferimento, battezzerò, inconsapevolmente, con queste due sillabe, dal sapore familiare e caldo, le mura e il letto che mi accoglieranno, in un abbraccio, a fine giornata.

 

Una casa senza libri è come una stanza senza finestre”.

Heinrich Mann

 

Emma Fenu

21 maggio 2014
 
© RIPRODUZIONE RISERVATA

© Riproduzione Riservata