“Un’educazione sentimentale”, il caso editoriale André Aciman torna in libreria

10 Ottobre 2024

Da pochi giorni, André Aciman è tornato in libreria con “Un’educazione sentimentale”, opera intima e profonda che racconta la sua parentesi di vita a Roma.

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Con “Chiamami col tuo nome” è diventato un fenomeno planetario: lo scrittore di origini sefardite, italiano naturalizzato statunitense, André Aciman torna nelle librerie italiane con una nuova, attesissima opera. Si tratta di “Un’educazione sentimentale”, un libro intimo e profondo che attraverso la chiave autobiografica racconta di nuovi inizi, di scoperta del sé e di maturazione. Scopriamolo insieme.

“Un’educazione sentimentale” di André Aciman

La sinossi del libro

Spinta dall’ostilità crescente del presidente Nasser verso gli ebrei, sul finire degli anni Sessanta la famiglia di André Aciman è costretta a lasciare Alessandria d’Egitto, abbandonando privilegi e ricchezza.

Al molo di Napoli ad attendere André, sbarcato con un fratello più piccolo da tenere in riga e la madre sorda per cui deve tradurre ogni parola, è l’iracondo e avarissimo zio Claude, che vive a Roma già da anni e che affitta loro un improbabile appartamento in un quartiere popolare. Inizia così il racconto intimo e a tratti ironico con cui l’autore apre una finestra sulla sua eccentrica famiglia e sul periodo romano della sua vita.

I mesi in via Clelia, caratterizzati dalla vergogna di doversi adattare a una vita umile, dalle fughe in biblioteca e dai pomeriggi nell’angusta cameretta dove affoga nei romanzi la nostalgia di casa, il senso di inadeguatezza e i dubbi sul futuro.

Ma piano piano Roma gli rivelerà la sua bellezza e gli diventerà sempre più familiare: le corse in bicicletta a perdifiato per il centro storico, le tappe nelle librerie di fiducia, i pomeriggi a piazza di Spagna, le amicizie inaspettate. Soprattutto i baci, le serate al cinema, gli incontri fugaci e quelli rimasti sospesi, che proprio per questo hanno lasciato una scia di desiderio più intenso e struggente.

E quando tutto sembra filare per il meglio (perfino l’amore!), sarà una lettera dell’Hunter College di New York a mescolare di nuovo le carte in tavola, e a portare André dove forse aveva sempre sognato.

Fra cambiamento e desiderio

“Un’educazione sentimentale” è un ibrido fra autobiografia e romanzo di formazione. Il libro, scritto in prima persona, inizia con una spiazzante frase pronunciata dallo zio Claude, primo contatto di André non appena approda nella sua nuova città, Roma:

“E non odiatemi, vi prego, non sono un orco”.

Il primo contatto del giovane André con la città di Roma sa di logoro e stantio. L’appartamento che zio Claude ha trovato per loro sembra avere poco di dignitoso, e lo stesso zio non è un campione di simpatia. Per un giovane espatriato, che deve farsi carico del fratello e della madre sorda, non è un granché.

Inizia così l’avventura di André Aciman, che in questa Roma dall’aspetto poco accogliente impara a muoversi e a conoscersi in tutti i suoi tratti, scoprendosi nei cambiamenti e nei desideri.

Chi è André Aciman

André Aciman è nato ad Alessandria d’Egitto il 2 gennaio 1951 da una famiglia di origini sefardite. A causa delle ostilità di Nasser nei confronti della comunità ebraica, Aciman si allontana dall’Egitto con la famiglia. La prima meta del suo pellegrinaggio è Roma, dove già parte dei parenti si è trasferita da qualche tempo.

Qui, ottiene la cittadinanza italiana e frequenta la scuola di lingua inglese. Qualche anno dopo, nel 1969, lo scrittore si trasferisce di nuovo. Questa volta, è il turno degli Stati Uniti, dove frequenta il prestigioso Lehman College laureandosi in Letterature Comparate. Ad Harvard, poi, consegue un dottorato nello stesso ambito di studi.

Nel 2007 esordisce in narrativa con quello che, ad oggi, rimane il suo più grande successo: “Chiamami col tuo nome”, tradotto in Italia da Guanda, che ancora oggi pubblica le opere dello scrittore. “Un’educazione sentimentale” è il nono romanzo di André Aciman.

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