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Un letto di libri

Dalla penna della giornalista Elena Gaiardoni, un altro intenso racconto sulla fragilitร  della vita e dell'amore e sulla fedeltร  dei libri e dei nostri amici a quattro zampe, che ci rimangono accanto e ci sostengono in ogni momento...
Di tutta la sua passata ricchezza, volata in un soffio come un seme di papavero, l’uomo aveva salvato solo i libri. 
Raggiunta una città con un fiume, sul margine del fiume s’era ricavato una casa, scegliendo un albero dalla chioma grande sotto il quale aveva disposto i suoi volumi come fossero un letto. 
Si lavava nel fiume, mangiava alla mensa dei poveri e trascorreva il giorno leggendo. 
Il mattino e la sera nel parco passeggiava una bella donna con un cane. 
Niente le faceva compagnia, se non il cane e la solitudine che, come un collare, la teneva legata all’infanzia. 
Divennero amici, raccontandosi giorno dopo giorno a piccoli brani le loro storie. 
A volte l’uomo prendeva un libro e ne leggeva un passo alla donna. 
Una sera sul letto di libri, su cui la donna aveva disteso il suo morbido, costoso scialle, si conobbero come nella Bibbia, il libro che in più copie e in diverse edizioni costituiva la pianta di quel letto. Ne era la rete, il materasso, il rosso cuscino. 
“I tuoi seni sono come le albicocche nel giardino dell’Eden”, le diceva assaporando il succo della donna, dolce d’infanzia, l’età in cui nulla si possiede se non la vita bagnata come l’uva, come il naso degli animali. 
Un giorno la donna non venne più. 
L’uomo l’attese, leggendo. 
Una sera s’addormentò e al risveglio, caldo, vicino a lui, dormiva il cane accoccolato in sogno sul letto di libri.
 
Elena Gaiardoni 
 
30 luglio 2013
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