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Tragedia di Prato, il parere dello scrittore Edoardo Nesi

“Un miracolo che non sia successo prima”. E’ questo il laconico commento di Edoardo Nesi in seguito alla tragedia di ieri, quando 7 persone sono morte a causa di un incendio nella zona industriale del Macrolotto di Prato...

Su Repubblica Firenze di oggi, il commento del Premio Strega 2011 con “Storia della mia gente” in seguito all’incendio nella zona industriale del Macrolotto dove hanno perso la vita 7 persone

MILANO – “Un miracolo che non sia successo prima”. E’ questo il laconico commento di Edoardo Nesi in seguito alla tragedia di ieri, quando 7 persone sono morte a causa di un incendio nella zona industriale del Macrolotto di Prato. L’autore di “Storie della mia gente”, direttore dell’azienda tessile di famiglia per 15 anni fino al 2004, in un’intervista con Massimo Vanini sottolinea che “serve una legge più dura” per tutelare le condizioni igieniche e di lavoro delle imprese cinesi a Prato.

INTERVENTO DELLE ISTITUZIONI – Secondo Nesi, la presenza di quattromila aziende non permette la gestione della situazione a livello locale, né la possibilità che l’ambasciata cinese a Roma possa farsene carico. L’autore di “Storie della mia gente”, libro in cui ha raccontato la storia dell’azienda della sua famiglia e della produzione tessile di Prato e che, come abbiamo avuto modo di analizzare, ebbe notevole riscontro anche a livello mondiale, sottolinea l’importanza da parte del governo italiano di farsi carico di questo caso, in quanto “la città non è più in grado di tollerare tutto questo”.

BLOCCARE IL SISTEMA – Nesi punta il dito sul fatto che questo sovrannumero di aziende cinesi sia dovuto all’enorme numero di capannoni lasciati liberi dalle piccole e medie impresi fallite. Occorre quindi una legge più dura, perché “i controlli fanno emergere il reato e bloccano le singole aziende ma non il sistema”. Una legge, conclude lo stesso Nesi, “che consenta di confiscare tutto, capace di bloccare il sistema”.

2 dicembre 2013

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