C’è chi, a dicembre, ama la neve soffice e le storie d’amore zuccherate… e chi su quella neve cerca schizzi di sangue con una lente d’ingrandimento; se la persona a cui devi fare un regalo appartiene alla seconda categoria, allora un thriller scelto bene è uno dei doni più azzeccati.
Sicuramente parliamo di quel tipo di persona che preferisce tenere la luce accesa fino a tardi perché “ancora una pagina e poi smetto”, ma non si sa mai se smetterà davvero: no?
Per questo tipo di amici, conoscenti, familiari e partner, abbiamo raccolto cinque romanzi intensi: un pensierino da regalare, o da aggiungere alla montagna che state già pensando d’incartare da questa estate.
Thriller per chi ama il brivido
In quest’articolo troverete misteri che nascono nei boschi, case isolate in cui all’improvviso manca la corrente, matrimoni in apparenza perfetti che cominciano a mostrare crepe pericolose, quartieri tranquilli dove i vicini sanno molto più di quanto lasciano intendere. Alcuni libri giocano con la paranoia e con la memoria, altri affondano nelle relazioni familiari e nei segreti che si tramandano di generazione in generazione.
Sono storie molto diverse tra loro, ma hanno qualcosa in comune: una tensione che cresce pagina dopo pagina, personaggi pieni di ombre e un’ambientazione così forte da diventare protagonista. Il regalo ideale per chi divora serie true crime, ama i noir psicologici e non ha paura di entrare in territori narrativi scomodi.
“Il dio dei boschi” di Liz Moore
È l’estate del 1975 quando Barbara Van Laar, quindici anni, carattere irrequieto e una famiglia ingombrante alle spalle, sparisce nel nulla da Camp Emerson, il campo estivo esclusivo che porta il nome dei suoi. Il luogo è immerso nei boschi delle Adirondack, teoricamente un rifugio sicuro per i figli dell’élite, ma la scomparsa di Barbara riapre una ferita mai rimarginata: anni prima, in quegli stessi boschi, era svanito anche suo fratello Bear, e il suo corpo non è mai stato trovato.
A indagare è Judyta Luptack, giovane detective che arriva al campo con la sensazione che tutti sappiano più di quanto dicono. Gli uomini della famiglia Van Laar, potenti e abituati a controllare la narrazione, hanno stranamente tardato a chiamare i soccorsi. La madre, schiacciata dal lutto per Bear, sembra incapace di reagire davvero. Il capitano della polizia vuole solo chiudere il caso in fretta. E poi c’è Tracy, l’unica vera amica di Barbara, l’unica a conoscere i suoi spostamenti segreti, divisa tra lealtà e paura.
Mentre Judyta scava, il romanzo intreccia presente e passato: il mistero di Barbara si riflette come in uno specchio deformante su quello di Bear, portando a galla tradimenti, gelosie, menzogne custodite per anni e il lato oscuro di una ricchezza che somiglia sempre più a una gabbia dorata.
Liz Moore costruisce un thriller teso ma anche profondamente emotivo: le dinamiche familiari, l’adolescenza inquieta, il peso delle aspettative sociali rendono la storia molto più di un semplice “cold case”. “Il dio dei boschi” è il regalo ideale per chi ama i thriller lenti, immersivi, dove la vera vertigine non sta solo nello scoprire chi è colpevole, ma nel chiedersi quanto siamo disposti a mentire – a noi stessi e agli altri – pur di conservare la nostra idea di felicità.
“Il mondo dietro di te” di Rumaan Alam
Amanda e Clay, coppia newyorkese di successo con due figli adolescenti, decidono di scappare per qualche giorno dal rumore della città. Affittano una villa elegante in un angolo remoto di Long Island, circondata da boschi, con piscina e ogni comfort: la promessa di una parentesi perfetta, fatta di serie tv, bagni di sole e messaggi sul cellulare. Ma la loro bolla si incrina in una notte umida e buia, quando alla porta bussano due sconosciuti: George e Ruth, un’anziana coppia elegante, molto agitata, che dice di essere la vera proprietaria della casa.
I due raccontano di un blackout improvviso che ha colpito New York, di sirene in lontananza, di un buio innaturale che si è allargato su tutta la città. Nessuno dei quattro può verificarlo: lì in campagna non c’è campo, la tv non funziona, internet è morto. Amanda e Clay devono decidere se credere a quei perfetti estranei e dividere con loro uno spazio che pensavano “loro” soltanto, mentre intorno iniziano a comparire segnali inquietanti – animali fuori posto, rumori inspiegabili, disturbi fisici – che sembrano suggerire che qualcosa, nel mondo, si sia spezzato.
Da quel momento il romanzo diventa un thriller claustrofobico e psicologico: la casa isolata diventa un osservatorio del panico, della diffidenza razziale e di classe, delle piccole crepe che attraversano ogni famiglia. Cosa si fa quando le mappe conosciute non valgono più, quando non si sa se il pericolo è dentro o fuori, umano o naturale? “Il mondo dietro di te” è un regalo perfetto per chi ama i thriller “da fine del mondo” lenti e ansiogeni, in cui l’orrore non è solo nell’evento catastrofico, ma nel rendersi conto di quanto siano fragili le nostre certezze quotidiane.
“La moglie imperfetta” di B. A. Paris
A chi non è mai capitato di dimenticare dove ha messo le chiavi o dove ha parcheggiato la macchina? Per Cass Anderson, però, ogni vuoto di memoria è un campanello d’allarme. Sua madre è stata colpita da una forma precoce di demenza, e Cass vive con l’incubo di riconoscere, un giorno, gli stessi sintomi in sé. Quando una sera di pioggia, tornando a casa, vede un’auto ferma sul ciglio della strada con una donna all’interno e decide di non fermarsi, quel senso di inquietudine cambia forma.
Il mattino dopo scopre che quella donna è stata assassinata proprio lì, dove lei l’aveva incrociata. Alla colpa per non averla aiutata si aggiunge l’ansia di aver forse visto qualcosa di importante, di cui però non riesce a ricordare i dettagli. Da quel momento Cass comincia a ricevere telefonate mute, a sentire presenze in casa, a notare piccoli spostamenti di oggetti che non ricorda di aver fatto. Sta davvero perdendo il controllo, o qualcuno sta approfittando delle sue paure per farla impazzire?
La sua memoria sembra sgretolarsi: Cass non ricorda se ha preso le pillole, se ha chiuso la porta, se ha usato un coltello che ora presenta una macchia che somiglia sinistramente al sangue. L’unica persona a cui può aggrapparsi è il marito Matthew, che però appare ogni giorno più distante, quasi infastidito dalla sua fragilità. Cass comincia a chiedersi se la malattia non stia davvero prendendo il sopravvento e se non sia lei stessa un pericolo per chi ama.
“La moglie imperfetta” è un thriller psicologico teso e manipolatorio, perfetto da regalare a chi ama le storie in cui la mente è il vero campo di battaglia: B.A. Paris gioca con la paura di non potersi più fidare dei propri ricordi, e conduce il lettore fino alla scoperta, nel garage di casa, di qualcosa che ribalta ogni certezza.
“Sharp Objects” di Gillian Flynn
Otto anni dopo essere scappata da Wind Gap, minuscola cittadina del Missouri dove tutti si conoscono e nessuno perdona, la giornalista Camille Preaker è costretta a tornarci. Il suo giornale di Chicago la manda a seguire un caso che ha sconvolto il paese: la scomparsa della piccola Natalie Keene, che ricorda da vicino un altro crimine irrisolto, quello di una bambina trovata morta nel letto di un torrente. I sospetti convergono presto su un’unica verità: in città c’è un serial killer che prende di mira le ragazzine.
Camille dovrebbe limitarsi a raccontare i fatti, ma Wind Gap è il luogo da cui è fuggita pur di salvarsi. Qui l’aspettano una madre glaciale e manipolatrice, Adora, idolatrata dai vicini e temuta in casa, e una sorellastra adolescente, Amma, che alterna atteggiamenti infantili a una sensualità inquietante. Tornare significa riaprire tutte le ferite: un passato di ricoveri psichiatrici, un rapporto malato con il proprio corpo e una storia familiare avvelenata da segreti.
Mentre indaga sulle bambine uccise, Camille è costretta a muoversi in un ambiente soffocante, fatto di pettegolezzi, pregiudizi e violenza strisciante. Più si avvicina alla verità, più le linee di confine tra vittima e carnefice, innocenza e colpa, si fanno labili. L’inchiesta si trasforma in un viaggio disturbante nella psiche di una donna che ha inciso sulla pelle – letteralmente – il proprio dolore, e che deve scegliere se lasciarsi inghiottire dal passato o provare a spezzare il ciclo della distruzione.
“Sharp Objects” è un thriller psicologico cupo e ipnotico, ideale da regalare a chi ama le storie nerissime, piene di ambiguità morali e personaggi femminili complessi. Gillian Flynn costruisce una tensione lenta, viscerale, che rimane addosso molto dopo aver chiuso il libro.
“La donna della porta accanto” di Freida McFadden
Per anni, la protagonista di questo thriller – una donna che ha sempre fatto le pulizie nelle case degli altri – ha sognato una vita diversa. Quando finalmente riesce a comprare una villetta in un quartiere tranquillo, con cucina da rivista, vicolo silenzioso e un giardino dove i figli possono giocare, le sembra di avercela fatta. Lei e il marito hanno risparmiato a lungo per quel sogno, e tutto, almeno in apparenza, grida “nuovo inizio”.
A incrinare il quadro perfetto è l’arrivo della misteriosa vicina, la signora Lowell: elegante, influente, con una casa ancora più bella e una domestica che accoglie gli ospiti in grembiule bianco e crocchia stretta. La protagonista, che conosce bene cosa significhi essere “al servizio”, avverte immediatamente qualcosa di stonato: lo sguardo di quella domestica è troppo freddo, quasi minaccioso. E non è l’unico dettaglio disturbante. Di notte, dalla finestra di fronte, sembra di scorgere una figura immobile che osserva la sua casa.
Intanto il marito inizia a rientrare sempre più tardi, con scuse vaghe e sorriso tirato. I piccoli dubbi quotidiani – un rumore, una porta socchiusa, un’ombra che si muove – si trasformano in un crescendo di paranoia quando una donna, che vive dall’altra parte della strada, le sussurra un avvertimento glaciale: “Fai attenzione ai tuoi vicini”. È solo ansia da trasloco, o quei giardini curati e quei sorrisi perfetti nascondono qualcosa di molto più oscuro?
Freida McFadden gioca con le paure domestiche più intime – la sicurezza della casa, la fiducia nel partner, il giudizio del vicinato – e costruisce un thriller pieno di colpi di scena, ideale per chi ama divorare un libro in poche notti. “La donna della porta accanto” è il regalo perfetto per chi cerca una lettura ad altissima dipendenza, capace di far guardare con sospetto anche la porta accanto alla propria.
