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Tessa Gelisio, ”Nel mio libro do piccoli suggerimenti per una cucina facile e di qualità”

Tessa Gelisio è un volto solare e autentico nel panorama della televisione italiana. Da sempre impegnata nella divulgazione di tematiche sociali legate all'ambiente – è Presidente dell'Associazione per la conservazione ambientale forPlanet Onlus e il suo Pianeta Mare è alla decima edizione - , nell'ultimo anno è stata la nuova conduttrice della trasmissione di cucina più amata dagli italiani...
Il nuovo volto di Cotto e Mangiato presenta l’ultima raccolta di ricette dell’amatissima trasmissione televisiva, nelle librerie e nelle edicole da questa settimana

MILANO – Tessa Gelisio è un volto solare e autentico nel panorama della televisione italiana. Da sempre impegnata nella divulgazione di tematiche sociali legate all’ambiente – è Presidente dell’Associazione per la conservazione ambientale forPlanet Onlus e il suo Pianeta Mare è alla decima edizione – , nell’ultimo anno è stata la nuova conduttrice della trasmissione di cucina più amata dagli italiani. In quest’intervista Tessa Gelisio parla della sfida (superata a pieni voti) che le ha riservato la conduzione di Cotto e Mangiato e presenta il nuovo libro “Le nuove ricette di Cotto e mangiato”, un’agenda ricca di spunti e di novità, in vendita nelle edicole e in libreria da questa settimana.

Com’è andato questo suo primo anno di Cotto e Mangiato?
E’ andato molto bene. È stata una vera e propria sfida, da parte mia e da parte dell’azienda, che abbiamo vinto sia dal punto di vista dello share, che dei risultati ottenuti sul web: siamo la prima trasmissione di cucina in Italia per quanto riguarda il numero degli utenti che ci seguono sui social network e sui profili. Si può dire che attorno a noi si sia creata una comunità in continua crescita, a tal punto che abbiamo fatto anche il libro dei fan di Cotto e Mangiato, perché ci piaceva l’idea di dar voce a questo grande senso di appartenenza che i telespettatori nutrono verso questo progetto e verso uno stile di vita legato al mondo della cucina.

Qual è il suo rapporto con il pubblico? Per quali caratteristiche ritieni che ti apprezzino così tanto?

La cosa che le persone che incontro per strada mi dicono più spesso è che sono la stessa dal vivo e in trasmissione. Penso di essere una persona spontanea e questo credo sia il fattore che permette alle persone di sentirsi vicini e affini: i telespettatori si accorgono che non fingo, che sono autentica.

Sono molti oggi i libri di cucina sul mercato, segno che quello culinario è un argomento che riscuote un grande interesse di pubblico. Perché comprare proprio "Le nuove ricette di Cotto e Mangiato"? Qual è la peculiarità di questo libro?
Per una serie di motivi. Innanzitutto perché le ricette sono ottime, e questa non è cosa da dare per scontato. In secondo luogo perché questo libro non è solo un elenco di ricette, ma all’interno presenta molti valori aggiunti: ci sono consigli a proposito del riciclo degli avanzi e della durata di conservazione di ogni piatto; fornisco suggerimenti utili per variare alcuni ingredienti in modo da rispondere ai diversi gusti, anche vegetariani, del pubblico, oppure per far sì che la ricetta si adatti alle intolleranze al lattosio o al glutine; è presente una sezione per come fare la spesa scegliendo prodotti di qualità che valorizzino il piatto, ma soprattutto studiando quegli accorgimenti necessari per riuscire a risparmiare; un’altra sezione è dedicata alle ricette di riciclo degli avanzi, per la quale abbiamo cercato di dare spunti un po’ più particolari e non scontati; c’è infine la sezione con i consigli dello chef, uno spazio riservato alle preparazioni di base, nella quale ho cercato di essere il più didattica possibile, senza dare nulla per scontato, ma offrendo a chi non ha neppure le conoscenze di base, la possibilità di apprenderle in modo semplice.

Secondo lei per quale ragione la cucina è un argomento così di moda ultimamente, sia nel mondo della televisione che nel mondo dei libri?
Da una parte credo che agli italiani piaccia cucinare e mangiar bene. In un mondo dove si lavora sempre di più e si è stressati, il dedicare un po’ di tempo alla cucina è una pratica per alcuni estremamente rilassante e gratificante, così come per altri diventa un dolcissimo sfogo il mangiare bene. Dall’altra ritengo invece che ci sia stato un gap culturale, un mancato passaggio d’informazioni, che ha interessato la fascia d’età al di sotto dei quarant’anni. A mio parere questa fascia generazionale non ha avuto la possibilità di imparare a cucinare, un po’ perché le madri dovevano lavorare, un po’ per disinteresse, un po’ perché siamo stati tutti un po’ viziati e coccolati e quindi pensavano i nostri genitori a fare tutto per noi… Sta di fatto che mentre prima nelle famiglie italiane c’era una trasmissione quotidiana dell’arte del cucinare, ora si ha la necessità di colmare questo vuoto e lo si fa attraverso i libri e i canali d’informazione.

Che rapporto ha con la lettura? Quali sono i suoi libri preferiti?
Mi piace moltissimo leggere, ancora di più quando sono in viaggio: lo trovo molto rilassante. Mi capita di leggere di tutto, dai romanzi, ai gialli, ai classici. Ma le mie letture principali sono essenzialmente saggi sull’ambiente e indagini di natura ambientale.

Quindi questo interesse per l’ambiente nasce già dai libri?
In realtà mi ha accompagnato fin da piccola e si è formato sul campo. Naturalmente mi sono formata leggendo tantissimo, studiando e facendo esperienza. I libri sono stati fondamentali per capire e conoscere moltissime cose.

12 novembre 2012

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