Sei qui: Home » Libri » Sul Messaggero, Ken Follett racconta la sua grande passione per il blues

Sul Messaggero, Ken Follett racconta la sua grande passione per il blues

LA CRITICA QUOTIDIANA - Simona Orlando ha intervistato oggi per Il Messaggero il grande romanziere britannico Ken Follett. In Italia per l'inaugurazione, domenica, con la sua band, del festival ''Mare, sole e cultura'' di Positano, in questa intervista si presenta in versione di musicista e amante del blues, senza dimenticare però di fare accenno alle sue prossime avventure letterarie...

La giornalista Simona Orlando ha intervistato il grande scrittore britannico, che in questa occasione non si racconta nella sua veste più nota, bensì in quella di amante della musica e del blues

 

LA CRITICA QUOTIDIANA – Simona Orlando ha intervistato oggi per Il Messaggero il grande romanziere britannico Ken Follett. In Italia per l’inaugurazione, domenica, con la sua band, del festival “Mare, sole e cultura” di Positano, in questa intervista si presenta in versione di musicista e amante del blues, senza dimenticare però di fare accenno alle sue prossime avventure letterarie.


L’AMORE PER LA MUSICA
– In questa intervista Ken Follett si racconta non nella veste più conosciuta al mondo, ovvero quella di scrittore, bensì in quella più intima e privata di musicista. Appassionato di blues,  Foleltt ha dichiarato di essere stato spinto ad avvicinarsi al mondo della musica all’età di 12 anni, ascoltando il celebre brano “Blowin’ In The Wind” di Bob Dylan. Autodefinitosi come “il più scarso chitarrista tra mio fratello James e mio figlio Emanuele”, ha così spiegato come è arrivato a coprire il ruolo di bassista nella sua band, i Damn Right I’ve Got The Blues. Follett ha dichiarato come, nonostante la passione per la musica, non abbia mai desiderato diventare una rock star “Ho sempre e solo voluto essere uno scrittore”. Follett ha rivelato inoltre il  suo unico fallimento in fatto di scrittura: “Ho provato a scrivere i testi delle mie canzoni ma ho fallito”.


LE NUOVE AVVENTURE LETTERARIE
– Con un tweet è stata annunciata la fine della stesura di “The Edge of Eternity”. Le dichiarazioni a caldo di chi ha avuto il privilegio di poterlo leggere sono state molto positive: “Lo amano e ne sono felice”. Si tratta di un testo che parla di Guerra Fredda e Vietnam, temi molto sentiti e vicini all’autore, che afferma “Ho nostalgia di quel fermento ma mi accoro ancora per certe questioni sociali”. La Orlando fa notare allo scrittore come la sua trilogia abbia attraversato l’intero Novecento, secolo che è stato definito da Follett come in assoluto “Il più violento dal punto di vista della violazione dei diritti umani”. Per quanto concerne le sue prossime avventure letterarie, Follett non esclude una ripresa de “I pilastri della terra”, forse nel 2015.

28 giugno 2013

© RIPRODUZIONE RISERVATA

© Riproduzione Riservata