L’analisi del giornalista parte da “Pirandello e il dramma di vedersi vivere”, un recente libro che raccoglie i saggi dedicati dal filosofo Adriano Tilgher al genio dell’autore siciliano
LA CRITICA QUOTIDIANA – Pirandello come chiave migliore per comprendere il nostro tempo ed il relativismo contemporaneo. E’ questa la “provocazione” di Marcello Veneziani sulle pagine di cultura del Giornale di oggi.
CAOS E RELATIVITA’ – L’analisi di Veneziani parte da “Pirandello e il dramma di vedersi vivere”, un recente libro che raccoglie i saggi dedicati dal filosofo Adriano Tilgher al genio siciliano di Pirandello, al quale è molto legato. All’interno dell’opera, Tilgher sottolinea i concetti di caso, parola appunto anagramma di caos, e relatività, molto vicini alla sua filosofia del casualismo critico e al relativismo del teatro pirandelliano. A separare Pirandello e Tilgher sarà il fascismo, al quale il primo aderì firmando il manifesto degli intellettuali fascisti di Gentile, mentre il secondo firma il manifesto degli intellettuali antifascisti di Croce.
VEDERSI VIVERE – Cosa coglie Tilgher in Pirandello? Il fatto che il suo teatro inscena il dramma di vedersi vivere; è la vita allo specchio, l’io che si separa dalla sua vita e la vede all’esterno, in una sorta di narcisismo tragico. Ne sono esempi opere come “LA carriola”, “Così è se vi pare”, “Ciascuno a suo modo”. Come diceva lo stesso autore siciliano “Quando uno vive, vive e no si vede. Orbene fare che si veda, nell’atto di vivere, in preda alle sue passioni, ponendogli uno specchio davanti […] e se piangeva, non può più piangere, e se rideva non può più ridere… Questo guaio è il mio teatro”.
SISMOGRAFO DELL’UOMO CONTEMPORANEO – In conclusione, Marcello Veneziani fa notare come i personaggi di Pirandello, i quali vivono il dramma di vedersi vivere anziché vivere, siano i precursori della nostra epoca mediatica in cui vivi solo se ti vedi e ti rendi visibile, “se ti filmi in un clip, se fai l’autoscatto, se sei su facebook, su twitter”. Veneziani conclude definendo Pirandello “il sismografo dell’uomo contemporaneo, e Tilgher è il suo profeta”.
28 ottobre 2013
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