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Sul Giornale, Luigi Mascheroni analizza lo stato di salute del romanzo in Italia

LA CRITICA QUOTIDIANA - Dalle pagine de il Giornale di oggi, Luigi Mascheroni presenta ''L'importo della ferita e altre storie'' di Pippo Russo, un ferocissimo testo che, partendo dallo studio sulla salute degli attuali romanzi in Italia, attraverso una attenta e minuziosa analisi del testo, conduce allo sgretolamento di numerossisimi testi di atori noti...

”L’importo della ferita e altre storie” di Pippo Russo è un tagliente pamplet che, attraverso una attenta analisi del testo, si attiene ad un’unica regola: stroncare i best seller

LA CRITICA QUOTIDIANA – Dalle pagine de il Giornale di oggi, Luigi Mascheroni presenta “L’importo della ferita e altre storie” di Pippo Russo, un ferocissimo testo che, partendo dallo studio sulla salute degli attuali romanzi in Italia, attraverso una attenta e minuziosa analisi del testo, conduce allo sgretolamento di tutti numerosi testi di autori noti. Alcuni di questi sono divenuti best seller ma, ad opinione dell’autore, poggiano su fondamenta di carta, e sono minati da errori grammaticali, sintattici e storici imperdonabili.


L’IMPORTO DELLA FERITA E ALTRE STORIE
– Da Piperno a Scurati, da Moccia a Volo, sino ad arrivare al leader del thriller made in Italy Giorgio Faletti. Sono questi e molti altri  i bersagli presi di mira da Pippo Russo nel suo “L’importo della ferita e altre storie”. L’autore è partito dall’analisi dello stato di salute del romanzo oggi in Italia e, attraverso una attenta analisi e studio del testo dei più grandi casi letterari degli ultimi anni, è arrivato a diagnosticare una malattia ormai allo stato avanzato. L’idea e l’intento con cui è stato ideato e scritto il libro è solamente uno: stroncare i best seller perché, come affermato dallo stesso autore, hanno una maggiore “responsabilità sociale” rispetto ai testi di nicchia.

I BEST SELLER UNICO BERSAGLIO – Alessandro Piperno è stato definito come “inventore di una lingua neo-geroglifica, fatta di arrotolamenti verbali, labirinti sintattici e aggettivazioni compulsive”; Antonio Scurati, “autore di libri illeggibili, dalla prosa caricatissima, azzoppati da marchiani errori storici”. Nessuno è stato risparmiato, neppure quello che, nel 2002, è stato definito da Antonio D’Orrico come il più grande scrittore italiano. Parliamo di Giorgio Faletti, contro cui Russo ha lanciato una vera e propria crociata, in difesa della consecutio temporum e della narrativa doc. Ne “L’importo della ferita e altre storie” non sono stati risparmiati tantomeno i cosiddetti “narratori improvvisati”. Questa volta la penna tagliente di Russo si è rivolta contro gli esperimenti letterari firmati dal conduttore televisivo Pupo e dalla voce dei Negramaro Giuliano Sangiorgi. Come osservato dallo stesso Mascheroni, sono rimasti fuori dal phamphlet autori quali Mazzantini, Bignardi, Ligabue, Murgia e Jovanotti. Chissà che Russo non abbia in serbo una buona dose di pungenti consigli anche per loro.

25 giugno 2013

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