L’autrice di “Acciaio” tornerà in libreria il 18 settembre con un nuovo romanzo, “Marina Bellezza”, una storia d’amore ambientata nel mondo della provincia biellese
LA CRITICA QUOTIDIANA – Dalle pagine di cultura del Corriere della Sera, Aldo Grasso presenta il nuovo libro di Silvia Avallone, l’autrice di “Acciaio”, di nuovo in libreria a partire dal 18 settembre con “Marina Bellezza”.
LA PROVINCIA COME LUOGO DELL’ANIMA – Il romanzo è una storia d’amore ambientata nella provincia, ma non è un inno, bensì la ricostruzione di un necessario “luogo dell’anima”, scrive Grasso, che dà un senso peculiare alla vicenda. La provincia è un destino, impresso nei personaggi e nel corso delle vicende. “Se non ci fosse la Valle Cervo a proporsi come location […], se il lettore non venisse trascinato per quelle strade provinciali dove è frequente imbattersi in animali selvatici, se i televisori non fossero perennemente sintonizzati su qualche canale tv locale […], questa possente storia d’amore rischierebbe una crisi d’identità”.
LA LOTTA DEI PROTAGONISTI CONTRO IL LORO DESTINO – A incarnare le due facce di questo mondo sono Andrea e Marina. Lui è il figlio del sindaco, di famiglia ricca, bibliotecario part time con il sogno di ereditare la malga del nonne e allevare mucche, restando per tutta la vita in quel piccolo cosmo. Lei abita di fronte ad Andrea, di famiglia povera, è però bellissima e dotata di una voce incantevole. Il suo sogno è andarsene, avere successo. Lui coltiva la solitudine, lei ama la folla e vorrebbe essere come Lady Gaga, Rihanna, Britney Spears. “Si fanno grandi sogni in provincia, ci sono tante storie di provincia: Andrea sogna di risalire la montagna, di fare il margaro, come suo nonno; Marino sogna il successo, Milano, ‘X-Factor’, l’America. Entrambi sognano di sfuggire al loro destino, com’è giusto, come sarebbe giusto”. Due diverse direzioni eppure lo stesso senso della lotta.
LA STORIA D’AMORE – Di questi giochi di opposti si nutre il loro amore. “I due si piacciono, si attraggono e si respingono come due calamite”, scrive ancora Grasso: “quando il polo nord incontra il polo sud l’avvicinamento è furioso, irresistibile, animalesco; ma quando il polo nord incontra l’altro polo nord l’avversione è totale e violenta”. Il tono della storia tuttavia non è melodrammatico, ma stemperato dallo sguardo ironico rivolto al mondo della provincia, alle sua tv locali, alle sue feste di paese, alle sue sagre e al suo immaginario semplice.
12 settembre 2013
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© Riproduzione Riservata