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Sul Corriere, Elisabetta Sgarbi commenta difficoltà e qualità della Milanesiana di quest’anno

LA CRITICA QUOTIDIANA - Si tiene oggi con l'intervento di Aldo Cazzullo il prologo della Milanesiana, la rassegna culturale che avrà luogo dal 19 giugno al 9 luglio nel capoluogo lombardo. Sulle pagine del Corriere della Sera, l'organizzatrice dell'evento Elisabetta Sgarbi, direttrice editoriale di Bompiani, commenta in un articolo a firma di Severino Colombo il tema, il programma, le difficoltà e gli elementi propulsivi...

In un articolo a firma di Severino Colombo, la direttrice editoriale di Bompiani, ideatrice della rassegna, parla dell’edizione della Milanesiana di quest’anno

LA CRITICA QUOTIDIANA – Si tiene oggi con l’intervento di Aldo Cazzullo il prologo della Milanesiana, la rassegna culturale che avrà luogo dal 19 giugno al 9 luglio nel capoluogo lombardo. Sulle pagine del Corriere della Sera, l’organizzatrice dell’evento Elisabetta Sgarbi, direttrice editoriale di Bompiani, commenta in un articolo a firma di Severino Colombo il tema, il programma, le difficoltà e gli elementi propulsivi che ha incontrato quest’anno la rassegna.


IL TRAVAGLIO DELL’ORGANIZZAZIONE
– Se Aldo Cazzullo sottolinea in un passaggio dell’intervento che leggerà stasera, riportato nell’articolo, che non bisogna essere pessimisti perché “Milano tiene ancora fede al suo nome: Mediolanum, la città che sta in mezzo. Tutte le strade portano a Milano”, Elisabetta Sgarbi evidenzia dal canto suo che qualche ostacolo c’è stato. “Se dovessi raccontare il travaglio di un anno per la ricerca dei soldi, la qualità delle risposte, ci sarebbero molte luci ma anche significative ombre”, dichiara. Ma aggiunge anche che la parte più difficile non è trovare i soldi, più difficile è organizzare un programma di qualità, portare contenuti di alto livello quando il budget è incerto fino all’ultimo. La sfida più grande è trovare un equilibrio: “La qualità della proposta deve essere l’obiettivo. La sostenibilità del programma, una condizione necessaria. Tenere bene in vista questi due elementi è la sfida di ogni edizione”.


LA COLLABORAZIONE CON I PRIVATI
– I conti della Milanesiana sono trasparenti e riportati da Severino Colombo: il finanziamento è quest’anno di 690 mila euro  complessivi, di cui 230 mila provenienti da enti pubblici e 460 mila da privati, 250 mila per pagare gli artisti, 450 mila per sostenere la altre spese. In questa situazione, si sta instaurando un nuovo tipo di collaborazione con le aziende: “Non è più tempo di loghi, ma di condivisione di un progetto”, spiega Elisabetta Sgarbi. In altre parole, i privati offrono per esempio i loro spazi: in questo modo il pubblico conosce direttamente le multinazionali, identificandole non solo con la loro attività produttiva, ma con anche con un altro tipo di servizio che offrono ai cittadini. È il caso di Pirelli con l’auditorium alla Bicocca, della Fondazione Corriere della Sera con la Sala Buzzati, di Lottomatica. “E mi piacerebbe che così si impostasse il rapporto con la Fondazione Cariplo”, aggiunge Elisabetta Sgarbi.

I GRANDI OSPITI – Quanto agli ospiti, ci sono grandi nomi di cui la direttrice editoriale si dichiara soddisfatta: il regista filippino Lav Diaz, di cui verrà proiettato l’ultimo film presentato a Cannes, “La fine della storia”, e l’economista americano Jeremy Rifkin, che analizzerà l’operato di Angela Merkel in Germania. E forse anche l’autore statunitense Michael Cunningham, che è in questi giorni in Italia e ha scritto una riflessione sul tema della Milanesiana di quest’anno, “il segreto”. Elisabetta Sgarbi l’ha allora invitato a leggerlo il 19 giugno, per aprire il concerto di Severino Colombo.

12 giugno 2013

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