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Sul Corriere, D’Orrico presenta il western mafioso firmato da Andrea Camilleri

LA CRITICA QUOTIDIANA - Dalle pagine del Corriere della Sera, Antonio D'Orrico presenta il nuovo libro del grande scrittore siciliano Andrea Camilleri...

“La banda Sacco” è il nuovo romanzo dello scrittore siciliano, in cui vengono narrate le vicende di mafia ambientate nella provincia agrigentina degli anni Venti

LA CRITICA QUOTIDIANA – Dalle pagine del Corriere della Sera, Antonio D’Orrico presenta il nuovo libro del grande scrittore siciliano Andrea Camilleri, il quale questa volta si è cimentato nella scrittura di un western mafioso ambientato nella Sicilia degli anni Vent, "La banda Sacco".

MEMORIALI DELLE VICENDE DELLA FAMIGLIA SACCO – Sono passati alcuni anni da quando Andrea Camilleri ha ricevuto in dono da Giovanni Sacco il memoriale della storia della sua famiglia, corredato dalle carte delle trascrizioni di un processo. Questi preziosi documenti contenevano tutte le informazioni riguardanti la storia della famiglia Sacco. Vicende impossibili da non raccontare, tanto che Camilleri, seppur molti anni dopo, ha deciso di raccoglierle ne “La banda Sacco”, romanzo western mafioso ambientato a Raffadali, nella provincia agrigentina degli anni Venti.


LA BANDA SACCO
–  “La banda Sacco” narra le vicende di una organizzazione composta da cinque fratelli siciliani, la cui missione è una sola: ammazzare i mafiosi. Il tutto nasce da una lettera estorsiva ricevuta dal capofamiglia. Nonostante la denuncia alla forze dell’ordine, nulla si muove per cercare di far fronte a questa difficile situazione. Tutti sono abituati a tacere. Decidendo di non volersi piegare al volere dei “più forti”, delle forze dell’ordine e dei cittadini complici, i cinque fratelli Sacco si trasformano in veri e propri vendicatori, proprio come i protagonisti dei miglior western ambientati in Texas.

LE IMPLICAZIONI POLITICHE – Ma le vicende non rimangono estranee al panorama politico del tempo. Questo è il periodo del prefetto Mori, fascista con l’obiettivo primario di debellare la mafia, ma che arresterà e condannerà, paradossalmente, gli stessi fratelli Sacco. E’ lo stesso Camilleri ad affermare che “Mori rimane una persona equivoca di cui non si sono mai riuscite a capire le vere finalità”. Nonostante la caduta del fascismo, i Sacco non otterranno la revisione del processo e passeranno ancora decenni prima di poter ottenere la grazia, accordatagli nel 1962. L’obiettivo dello scrittore siciliano, attraverso questa narrazione, è non solo fornire uno spaccato storico sconosciuto ai più, ma di dimostrare come non solo la mafia sia capace di ammazzare, ma anche di stravolgere e modificare la vita delle persone.

17 ottobre 2013

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