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Su Repubblica, l’adolescenza algerina del premio Nobel Camus ne ”Il portiere e lo straniero”

LA CRITICA QUOTIDIANA - E' un testo che parla dell'adolescenza del premio Nobel per la Letteratura Albert Camus quello scritto da Emanuele Santi e presentato oggi su Repubblica da Gian Luca Favetto. ''Il portiere e lo straniero'' descrive infatti i primi anni di vita del grande scrittore francese, in una veste inedita e poco conosciuta al grande pubblico, ovvero quella di giocatore di calcio...
Lo scrittore Gian Luca Favetto presenta il nuovo libro di Emanuele Santi, un racconto dell’adolescenza dell’autore francese, trascorsa tra i campi di calcio dell’Algeria
 
LA CRITICA QUOTIDIANA – E’ un testo che parla dell’adolescenza del premio Nobel per la Letteratura Albert Camus quello scritto da Emanuele Santi e presentato oggi su Repubblica da Gian Luca Favetto. “Il portiere e lo straniero”  descrive infatti i primi anni di vita del grande scrittore francese, in una veste inedita e poco conosciuta al grande pubblico, ovvero quella di giocatore di calcio. Militante come portiere nella squadra di Algeri, si evidenzia come quello del numero 1  non sia soltanto un ruolo, ma principalmente uno stato d’animo. 
 
CAMUS, ESTREMO DIFENSORE IN CAMPO E NELLA VITA – La storia narrata nel testo di Emanuele Santi è quella del premio Nobel Albert Camus, ambientata nella sua Algeri, tra strade, mare e campi da calcio. L’autore cerca di intrecciare la storia personale di Camus con quella dell’Algeria, descrivendo in modo sapiente come questi ingredienti, uniti al grande amore per il calcio, abbiano contribuito alla composizione di uno dei romanzi più belli e più noti del premio Nobel francese, “Lo straniero”. “Lo straniero di Camus è prima di tutto straniero a se stesso. E poi è lo straniero del calcio. Nessuno è più straniero del portiere su un campo di calcio”. 
 
IL PORTIERE E LO SCRITTORE – Il calcio ed il campo hanno costituito per Camus non soltanto una passione ma una vera e propria palestra di vita. “Il poco di morale che conosco” ha affermato lo stesso Camus poco prima di morire “l’ho appresa sui campi di calcio e sul palcoscenico dei teatri, che rimangono le mie due vere università”. Il ruolo del portiere, ben analizzato sia ne “Lo straniero” che ne “Il portiere e lo straniero” viene descritto e spesso accostato a quello dello scrittore. Entrambi ricoprono infatti il ruolo di estremo difensore, soli,  la cui visione condivisa del mondo è quella di chi si oppone e lotta,  arrendendosi per ultimo. 
 
5 giugno 2013
 
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