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Su Repubblica, il ritorno di Carlo Lucarelli con il suo nuovo thriller

Dalle pagine di Repubblica di oggi, Emilio Marrese presenta ''Il sogno di volare'', il nuovo romanzo di Carlo Lucarelli in uscita oggi per Einaudi. Attraverso una breve intervista all'autore, viene rivelato e sviscerato il tema e sentimento portante dell'intero thriller, ovvero la rabbia...
Il giornalista Emilio Marrese presenta, attraverso un’intervista allo scrittore emiliano, “Il sogno di volare”, che vede il grande ritorno del personaggio dell’ispettrice Grazia Negro
 
LA CRITICA QUOTIDIANA – Dalle pagine di Repubblica di oggi, Emilio Marrese presenta “Il sogno di volare”, il nuovo romanzo di Carlo Lucarelli in uscita oggi per Einaudi. Attraverso una breve intervista all’autore, viene rivelato e sviscerato il tema e sentimento portante dell’intero thriller, ovvero la rabbia, nonché il grande ritorno della protagonista, l’ispettrice di polizia Grazia Negro, e la città in cui sono ambientate le vicende, Bologna.
 
IL SOGNO DI VOLARE – “La rabbia sociale è il sentimento dominante di questi nostri tempi. E’ nell’aria”. E’ con questa affermazione che Carlo Lucarelli presenta la protagonista principale del suo thriller socio-psicologico. “Il sogno di volare” è il racconto di rabbia del “Cane”, killer fortemente disturbato dalle ingiustizie sociali, dalle prepotenze e dai soprusi, che esprime e sfoga il suo disagio uccidendo. Sullo sfondo, la Bologna dei nostri giorni e Grazia Negro, la poliziotta protagonista di “Almost Blue” che, a tredici anni di distanza, torna, cambiata in certe sfumature della sua personalità, ad indagare su un caso tutt’altro che semplice.
 
LA RABBIA, SENTIMENTO DILAGANTE NEI NOSTRI GIORNI – Lucarelli spiega come la decisione di affrontare un sentimento così torbido e difficile come quello della rabbia non venga direttamente da una sua indole personale, ma si tratti semplicemente dell’osservazione di tutto ciò che ci sta intorno. “La politica si nutre da sempre della rabbia. E se la rabbia è rivolta solo contro la politica, è mal indirizzata”. L’autore amplia la sua riflessione spiegando come, a suo avviso, il web ora favorisca lo sfociare di episodi di rabbia, attraverso dibattiti dai toni accesi sui social network. Lucarelli parla poi di Bologna, la sua città, nella quale è ambientato il romanzo, e spiega come sia sensazione diffusa quella che si tratti di una città dimenticata “A Bologna sono successe e succedono tante cose belle e brutte, ma vengono dimenticate subito”. 
 
11 giugno 2013
 
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