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Su Repubblica, Erri De Luca traduce due capitoli inediti dei fratelli Singer

LA CRITICA QUOTIDIANA - Dalle pagine di Repubblica, Susanna Nirenstein presenta i due testi inediti degli scrittori yiddish Isaac e Israel Singer, tradotti magistralmente dallo scrittore Erri De Luca...

Lo scrittore Erri De Luca ha ritrovato e tradotto due testi inediti dei maestri della letteratura yiddish, che modificano totalmente il finale di due loro celebri opere

LA CRITICA QUOTIDIANA – Dalle pagine di Repubblica, Susanna Nirenstein presenta i due testi inediti degli scrittori yiddish Isaac e Israel Singer, tradotti magistralmente dallo scrittore Erri De Luca. I testi recentemente scoperti si rivelano documenti eccezionali in quanto modificano totalmente il finale di due opere, quali ”La famiglia Mushkat” e ”La stazione di Backmatch”.

I FINALI INEDITI DEI DUE FRATELLI – Le due perle dei fratelli Singer sono state scoperte e pubblicate da Feltrinelli. Si tratta di due racconti raccolti in un libro “che si apre e si legge da due lati, da uno l’ultimo capitolo inedito de ‘La famiglia Mushkat’, dall’altro il racconto mai visto in italiano prima, ‘La stazione di Backhmatch”. Entrambe le traduzioni, come già anticipato, sono a cura dello scrittore Erri De Luca.

LA FAMIGLIA MUSHKAT – La storia più sorprendente ed interessanti sotto vari punti di vista è quella che riguarda Isaac Singer: la fine originale de “La famiglia Mushkat” è infatti totalmente l’opposto di quella nota sino ad ora, diffusa in lingua inglese e tradotta. La storia, scritta originariamente in lingua yiddish, narra le vicende di una famiglia di ebrei polacchi, “tesi tra l’ortodossia dei padri e l’illuminismo ebraico dei figli”. La storia diffusa sino ad ora termina all’inizio della catastrofe, nel 1939, con l’inizio della Seconda Guerra Mondiale, in una sorta di  tumulto rivoluzionario che vede protagonista il giovane Asa Heshel, alter ego di Isaac. La fine originale del testo, ritrovata e tradotta è totalmente diversa. L’autore aveva infatti tenuto nel cassetto le ultime venti pagine del suo romanzo, che rivelano il dilemma interiore riguardante Dio che affligge il protagonista.

LA STAZIONE BECKMATCH – Anche il romanzo di Israel Joshua Singer rivela le passioni per la Rivoluzione russa nutrite dall’autore, che lo portò a partire nel 1934 alla volta di New York. Fu proprio in questo frangente che venne concepito “La stazione di Backmatch”, che “narra il viaggio caotico che un ebreo polacco nel 1919 si trova ad affrontare per sfuggire a eserciti e bande contrapposte”. Mentre ci si aspetta che il finale, come consuetudine, veda una terribile fine per gli ebrei, qui il finale sé totalmente sovvertito. Si tratta di un grande riscatto, di una rivincita che vede protagonista non solo il popolo ebraico ma anche e soprattutto l’orgoglio personale dei due autori.

4 novembre 2013

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