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Su Repubblica, Dario Pappalardo presenta ”Suburra”, sequel ideale di ”Romanzo criminale”

LA CRITICA QUOTIDIANA - Dalle pagine di Repubblica, Dario Pappalardo presenta ''Suburra'', il nuovo libro scritto a quattro mani da Carlo Bonini, già autore di ''Acab'', e Giancarlo De Cataldo, scrittore del notissimo ''Romanzo Criminale''...

Il romanzo, un noir scritto a quattro mani da Giancarlo De Cataldo e Carlo Bonini, in uscita oggi, narra le intricate vicende che caratterizzano l’Italia dei giorni nostri

LA CRITICA QUOTIDIANA – Dalle pagine di Repubblica, Dario Pappalardo presenta “Suburra”, il nuovo libro scritto a quattro mani da Carlo Bonini, già autore di “Acab”, e Giancarlo De Cataldo, scrittore del notissimo “Romanzo Criminale”. Il nuovo libro, in uscita oggi, è ambientato nella Capitale e assume i toni di un noir tutto da scoprire.

IL NUOVO TESTO COME IDEALE SEQUEL DI “ROMANZO CRIMINALE” – A dieci anni esatti dall’uscita di “Romanzo criminale”, testo che ha avuto tanta fortuna e notorietà anche grazie alla trasposizione cinematografica e ad una fiction di successo, Giancarlo De Cataldo torna in libreria con un nuovo romanzo “Suburra”, scritto a quattro mani con il giornalista ed autore Carlo Bonini. Le vicende narrate in “Suburra” si collocano come l’ideale sequel di quelle in cui è ambientato “Romanzo criminale”.


SUBURRA
– La grande differenza che intercorre tra “Romanzo criminale” e “Suburra” è la collocazione temporale delle vicende narrate. Mentre il primo narrava “il passato prossimo della Repubblica”, e quindi avvenimenti ascrivibili alla sfera del passato, il secondo “disegna l’Italia del presente”. Il quadro che emerge da quanto raccontato è, come definito dallo stesso Pappalardo “da noir estremo”. I protagonisti sono molteplici, e portano con se altrettante intricate vicende, che hanno tutte come sfondo la Roma dei giorni nostri, tra scandali politici, corruzione, malavita. “La Roma di Bonini-De Cataldo rappresenta una parte per quel tutto che è il Paese, incapace di progredire sulle rovine, ma solo di affastellare le une sulle altre”.

17 settembre 2013

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