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La storia della biblioteca che non vuole sui suoi scaffali i libri di Fabio Volo

A Càscina, un paesone di 45mila abitanti alle porte di Pisa, l'amministrazione non vuole comprare i libri di Fabio Volo. Sono seguiti vari interventi

MILANO –  A Càscina, un paesone di 45mila abitanti alle porte di Pisa, l’amministrazione non vuole comprare i libri di Fabio Volo. Una querelle così è scoppiata tra il presentatore (nonché autore di numerosi bestseller) e Luca Nannipieri, l’Assessore alla Cultura che a febbraio ha dichiarato che nella biblioteca comunale non c’era posto “per libri commerciali ma solo per classici”, come riporta il quotidiano la Nazione.

L’INTERVENTO DI FABIO VOLO – Sul quotidiano ‘La Nazione’ ha commentato l’accaduto Fabio Volo. “Immaginate di essere intelligenti, dotati e di grande cultura – ha detto il presentatore – quanto lo è il nostro Nannipieri, la cui presenza in noti programmi televisivi non è sufficiente a garantire un successo letterario che sia paragonabile a quello che invece ricevono dei poveri stolti ignoranti quali il sottoscritto, che ottengono la propria fama esclusivamente dalla partecipazione televisiva”. Volo incolpa dà la colpa alla gelosia. “Ecco, forse anche io sarei un po’ geloso, ma questo non significa che mi sentirei autorizzato a bandire alcun libro da un biblioteca”.

LA BATTAGLIA CULTURALE DI NANNIPIERI – Replica su Facebook Nannipieri: “Caro Fabio Volo, si chiama battaglia culturale. Tu pensi che la biblioteca sia come un supermercato (se un libro vende molto, si trova al supermercato e in biblioteca). Per me invece la biblioteca, se ha 10 euro da spendere, deve anzitutto mettere a disposizione i libri che contano, che non si trovano nei supermercati, autogrill, edicole, su Novella2000 o TV Sorrisi e Canzoni. Nessun libro è bandito. Se vuoi regalarci i tuoi libri, siamo i primi a prenderli. Ma se la biblioteca ha 10 euro da spendere, tra acquistare il tuo libro o il libro di un classico o di un Premio Nobel, noi scegliamo sempre quest’ultimo. Si chiama educazione culturale, vecchio mio”. Ha cercato di fare da paciere il sindaco Susanna Ceccardi, che – come riporta www.gonews.it – ha detto: “Perché Fabio Volo non ci invia una copia del suo ultimo libro? Gli prometto di leggerlo”.

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