Il mito di Stonehenge tra storia, misteri e l’ultimo libro di Ken Follett

3 Ottobre 2025

Stonehenge è uno di quel luoghi che nel mondo portano con sé il significato della parola “mistero”. Si conosce infatti molto poco, per non dire “nulla”, sulla nascita di questo monumento costruito si ritiene verso il 3000 a.C. E, quando mancano le certezze ecco che fioccano le interpretazioni di vario

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Stonehenge è uno di quel luoghi che nel mondo portano con sé il significato della parola “mistero”. Si conosce infatti molto poco, per non dire “nulla”, sulla nascita di questo monumento costruito si ritiene verso il 3000 a.C. E, quando mancano le certezze ecco che fioccano le interpretazioni di vario tipo, alcune con fondamenta scientifiche, altre molto più fantasiose.

Inutile dire che tutto questo è stato stimolo non solo per scienziati o esperti ma anche per artisti, in particolare scrittori che a Stonehenge hanno dedicato i loro testi. Ultimo uno dei più grandi romanzieri contemporanei, Ken Follett, in uscita in tutto il mondo con il suo ultimo lavoro: “Il cerchio dei giorni”, una storia che di fatto naviga dentro i misteri di questo luogo, dando la propria interpretazione.

Stonehenge: la storia

Stonehenge, che il lingua locale significa “cerchio di pietra” è uno dei monumenti simbolo della Gran Bretagna. Si tratta di una struttura appunto circolare situata a pochi km dalla città di Salisbury, nella parte sud ovest del paese, tra Bristol e Portsmouth. Informazioni certe sulla nascita di questo monumento non ce ne sono. Gli esperti però sono unanimi nel ritenere che la struttura circolare venne costruita circa 5000 anni fa, eravamo nel tardo Neolitico, con il completamento dei lavori avvenuto attorno al 2500a.C.

Inizialmente le famose grosse pietre non erano parte del monumento che si limitava ad una sorta di terrapieno circondato da un fossato ed una sorta di argine. A delimitarne lo spazio poi non sassi ma una sorta di cancellata fatta con pali di legno. Al suo interno, dopo qualche secolo, fecero capolino delle prime strutture fatte con pietre che sembrano già legate (soprattutto per posizione ed orientamento) alle varie fasi lunari.

Di sicuro Stonehenge fin dal principio aveva un significato sociale molto forte. Qui si ritiene fossero celebrate cerimonia di vario tipo, di sicuro funerali e sepolture; la riprova di questo è che nel fossato originario del monumento furono scoperti resti umani.

E la società dell’epoca resta uno degli argomenti principali per gli amanti del mistero attorno a Stonehenge. Le popolazioni di allora della zona erano di fatto i primi agricoltori dopo che i loro predecessori del Neolitico erano per lo più cacciatori. Agricoltori alle prime armi, quindi, che non disponevano certo delle tecnologie per il trasporto e la posa delle famose colonne di pietra il cui peso era a dir poco sorprendente per la tecnica dell’epoca. Di sicuro quello che ne esce è che la gente dell’epoca aveva già un forte connotato di “comunità” e che aveva edificato questo posto proprio come luogo centrale di questi tutte le attività di una qualsivoglia società.

Qualche secolo dopo fossato e palizzata vennero sostituiti dalle famose colonne di pietre, e qui entriamo nel mistero. Le pietre sono principalmente di due tipi:

– Pietre blu: si tratta delle rocce che compongono il cerchio interno del monumento. Sono le più piccole di Stonehenge ma pesano comunque tra le e le 5 tonnellate e sono caratterizzate da quella colorazione bluastra legata anche all’inclinazione della luce del sole. Stando agli studi più recenti si crede che queste colonne siano state prese e trasportate dal Galles precisamente dalle Preseli Hills che si trovano a 240 km di distanza.

– Pietre di Sarsen: sono le principali pietre di Stonehenge. Quelle, per intenderci, che compongono il colonnato esterno ed i triliti centrali posizionati esattamente per allinearsi con il movimento del sole, soprattutto con il giorno del solstizio d’estate. Queste pietre hanno un peso davvero notevole, alcune infatti arrivano a pesare 30 tonnellate. Non è chiaro come le popolazioni di allora siano riuscite a raccogliere dal famoso luogo di Marlborough Downs queste rocce trasportandole poi per i 25 km dal monumento e riuscendo anche a sollevarle di alcuni metri come succede per le rocce posizionate come tetto ed unione tra due colonne.

La riprova che il posizionamento delle rocce sia legato alle fasi del sole, e quindi alle stagioni sta in quello che accade nei giorni dei solstizi. L’ingresso nord est è infatti perfettamente allineato con i raggi solari nel giorno del solstizio d’estate che illumina in pieno proprio il centro di Stonehenge. L’ingresso opposto invece si allinea in maniera perfetta con i raggi solari nel giorno più corto dell’anno, il solstizio d’inverno.

Con il passare dei secoli poi, e le mutazioni della società urbana, attorno a Stonehenge venne costruito una sorta di cimitero, contenente soprattutto le tombe delle famiglie più potenti. Una gloria che però finì piuttosto in fretta. Attorno al 1000 a.C. il sito venne di fatto abbandonato e a questo vennero preferite fortezze o strutture costruite non in mezzo a vallate ma piuttosto sulle cime di colline, più facilmente difendibili.

Stonehenge: i misteri

Le mille domande e soprattutto la mancanza di testi scritti che motivassero la nascita di Stonehenge hanno trasformato questo luogo in una vera e propria casa del mistero, con spazio alle teorie più disparate. Restando nel campo delle ipotesi diciamo ancora “basiche” si passa dall’idea di Stonehenge come uno dei primi osservatori astronomici della storia a quella che sia stato addirittura un luogo dove venivano curati feriti e malati dell’epoca, come se avesse chissà quale potere medico. Più banalmente altri sostengono si tratta di un luogo gestito da Druidi, per lo più legato al culto dei morti.

Ci sono teorie poi molto più fantasiose. A cominciare da quella che collega Stonehenge a Re Artù ed il Mago Merlino (i cui padri sarebbero stati sepolti proprio qui, dice la leggenda…). Stonehenge sarebbe secondo questa credenza una sorta di “Anello dei Giganti” e sarebbero state proprio queste creature a trasportare le famose pietre addirittura dall’Africa.

Inutile dire che, proprio le domande sul trasporto delle colonne da 30 tonnellate, difficili per una popolazione di agricoltori con poca tecnologia a disposizione, abbia dato spazio a chi crede nell’intervento degli alieni. Insomma, Stonehenge sarebbe frutto del lavoro e della collaborazione di extraterrestri, passati sulla Terra 5 millenni fa.

Stonehenge: libri e letteratura

Nel mondo si ritiene che siano più di 20mila i libri scritti a proposito di Stonehenge. Libri di tutti i tipi. Ci sono infatti testi storici, testi scientifici, testi sui vari misteri e romanzi, tanti romanzi. Ultimo dei quali è “Il Cerchio dei Giorni” di Ken Follett.

Il grande scrittore ha cercato di dare la sua riposta sulle ragioni della nascita del monumento attraverso il racconto della vita di due persone: Seft, un giovane minatore che si sposta nella zona di Stonehenge per vendere le sue pietre preziose, e Teen, una giovane ragazza che Seft ama e che, scomparsa, spera di ritrovare proprio in quel luogo.

Una storia d’amore ma non solo; la storia di una società ed un mondo alle prese con i primi grandi cambiamenti, con le lotte tra le varie tribù, con il passaggio da una società di cacciatori ad una di primi agricoltori e con una prima idea di vita comunitaria.

Sono in molti a ritenere che con questo romanzo Ken Follet in realtà voglia anche portare ad uno sguardo interiore del mondo do oggi alle prese con le violenze ed il cambiamento digitale.

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