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Spopolano in Italia le scuole di lettura

LA CRITICA QUOTIDIANA – 60 mila sono i titoli pubblicati in Italia ogni anno ma, come è noto, solo 43 persone su 100 hanno letto almeno un libro nell'ultimo anno. Esistono però delle possibili soluzioni al problema...

Dalla Orlando creata da Paolo Di Paolo a Piccoli Maestri fondata da Elena Stancanelli, che avevamo già avuto modo di intervistare, si diffondono in Italia le scuole di lettura, dove gli autori insegnano al pubblico ad amare i libri. Ne parla Raffaella De Santis su Repubblica

LA CRITICA QUOTIDIANA – 60 mila sono i titoli pubblicati in Italia ogni anno ma, come è noto, solo 43 persone su 100 hanno letto almeno un libro nell’ultimo anno. Esistono però delle possibili soluzioni al problema e c’è chi sta facendo di tutto per trovarle. È il caso delle scuole di lettura che, sull’esempio dell’America e del mondo anglosassone, stanno arrivando anche da noi.  Ne parla Raffaella De Santis su Repubblica.

LA SCUOLA DI LETTURA ORLANDO – La scuola di lettura Orlando, nata per idea di Paolo Di Paolo e legata alla rivista Orlando esplorazioni da lui diretta, organizza a Roma con la collaborazione dell’editore Perrone una serie di incontri con alcuni scrittori che si incaricano di “insegnare” l’amore per i libri. Pagando una quota di 50 euro all’anno –la metà per i giovani con meno di 25 anni – si può partecipare agli appuntamenti e ascoltare chi delle parole ha fatto il suo mestiere mentre legge per il pubblico le pagine di un grande romanzo. Alla libreria Arion, Dacia Maraini ha letto “Pinocchio”, Chiara Gamberale ha interpretato pagine di “Ada” di Nabokov, del “Teatro di Sabbath” di Philip Roth e di “Peter Pan”. L’ultimo appuntamento è stato con Alessio Dimartino  – autore di “C’è posto per gli indiani” (Giulio Perrone Editore) – che ha letto brani dalla “Trilogia del Nord” di Céline.

L’AMORE PER LA LETTURA È CONTAGIOSO – Nel disorientamento prodotto dal moltiplicarsi degli input e degli stimoli che riceviamo dal mondo attraverso le nuove tecnologie, internet, la selva dei libri pubblicati, occorrono dei punti di riferimento, spiega Paolo Di Paolo. “Le scuole di lettura […] possono funzionare da palestra, mettendo a disposizione un lettore più esperto che faccia da allenatore”, afferma lo scrittore. Anche Tullio De Mauro è d’accordo: l’amore per la lettura non è naturale, ma è una passione che va educata, che ha bisogno di guide. “Si impara a leggere quando si prova il bisogno di uscire dalla pura sopravvivenza”. Dacia Maraini ne parla come di un amore che nasce “per contagio” e anche per Chiara Gamberale l’empatia è un elemento essenziale. Per tutti coloro che non sono nati in una casa piena di libri, la scuole di lettura sono un aiuto fondamentale. Anche perché “ascoltare e praticare la lettura ad alta voce può aiutare a restituire la naturalità primari del parlare”, spiega De Mauro.

LE ALTRE SCUOLE ITALIANE – La scuola Orlando non è l’unico caso in Italia. Per i lettori più giovani, c’è per esempio Piccoli Maestri fondata da Elena Stancanelli nel 2011, di cui lei stessa ci aveva parlato in un’intervista, che porta gli scrittori nelle scuole ed è attiva a Milano, Venezia, Benevento, Città di Castello e Torino. Come Elena Stancanelli ci aveva raccontato, l’idea nasce dallo scrittore americano Dave Eggers, che ha fondato 826 Valencia a San Francisco nel 2002. Da lì, spiega Raffaella De Santis, le scuole di lettura sono arrivate a Dublino, con Fighting Words, e a Londra, con Ministry of Stories. Da noi esistono anche le associazioni La grande fabbrica delle parole e Carta straccia, che organizzano letture ad alta voce per i bambini, la Scuola Twain per ragazzi tra gli 11 e i 19 anni e il Laboratorio Flannery O’Connor organizzato dall’associazione Bomba di carta.

14 aprile 2014

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