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Salviamo le librerie italiane, i veri distributori di energia per la mente

Sempre più librerie sono costrette a chiudere per la forte crisi che sta vivendo il settore. Un danno per l’Italia in quanto spariscono sempre più vetrine sul territorio dedicate ai libri...

Sempre più librerie sono costrette a chiudere per la forte crisi che sta vivendo il settore. Un danno per l’Italia in quanto spariscono sempre più vetrine sul territorio dedicate ai libri. Auspichiamo che il prossimo Governo preveda un sostegno economico e fiscale per le librerie italiane

Librerie d’Italia unite in un sol coro per salvare le vetrine dei libri presenti nelle città italiane. E’ l’appello che lanciamo ai numerosi librai italiani ma soprattutto alle forze politiche per salvare un patrimonio culturale del nostro Paese. La grande crisi economica che sta colpendo le aziende del Belpaese non sta risparmiando i librai, i quali devono fare i conti non soltanto con la pericolosa congiuntura economica che sta colpendo l’intera nazione e non solo, ma anche con il sovraccarico di spese e tasse che non possono più permettere loro di rimanere in vita.

Siamo ben consapevoli che le stesse librerie dovrebbero comprendere che il mercato richiede un’evoluzione di gestione e di offerta, ma è vero anche che tra affitti, spese varie, posti di lavoro e tasse alla fine del mese i conti vanno decisamente in rosso. In altri Paesi dove la cultura non è un di cui, ma è ritenuta fondamentale per la crescita, lo Stato interviene sui librai sostenendoli anche da un punto di vista di effettivi contributi. In Italia tutto ciò non avviene e quindi le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti: i librai chiudono bottega!

Tutto ciò per noi è allarmante, soprattutto in virtù del fatto che in molte zone di provincia non si riesce a trovare un posto dove poter scegliere come acquistare un libro. La difficoltà è soprattutto dei più giovani che di fatto, seppur nelle medesime condizioni nell’acquisto di altri prodotti, sono materialmente esclusi dal consumo culturale.

La risposta da parte di tanti è che oggi grazie ad Internet non esiste più il problema. Anche su questo non ci sentiamo d’accordo, perché si stimola un consumo culturale elettronico grazie anche ad un’educazione che passa per i mezzi più tradizionali. Sarà triste dover assistere al fatto che le future generazioni dovranno fare a meno del libro cartaceo, l’unica possibilità che avranno, e non sappiamo ancora per quanto tempo, i testi scolastici.

Pensiamo poi ad un’Italia che come età diventa sempre più anziana. I nostri nonni e molti di noi non avranno la possibilità di andare nella tanto cara libreria che ci ha cresciuti e scegliere il libro che vorranno, magari facendosi consigliare dalle proposte che il nostro amico libraio ci può regalare.

Che tristezza, ci sentiamo di affermare, dover affrontare una realtà così fredda e desolante!  

 

Saro Trovato

 

24 aprile 2013

 

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