Saggistica, i 3 casi editoriali degli ultimi mesi diventati best-seller in Italia

26 Marzo 2025

In questi mesi hanno scalato le classifiche di vendita diventando autentici casi editoriali: ecco 3 libri di saggistica best-seller in Italia.

Saggistica, i 3 casi editoriali degli ultimi mesi diventati best-seller in Italia

Due sono usciti sul finire dello scorso anno e si attestano stabilmente alle prime posizioni delle classifiche di vendita. Il terzo, di più recente pubblicazione, sta affascinando innumerevoli lettori che lo acquistano in massa. Sono tre casi editoriali tutti made in Italy, tre libri di saggistica che, nonostante il genere non sia fra i più apprezzati nel nostro Paese, sono riusciti a diventare dei best-seller e a scalare le classifiche di vendita. Scopriamoli insieme.

Tre libri di saggistica diventati casi editoriali in Italia

Il Dio dei nostri padri” di Aldo Cazzullo

Un autentico fenomeno editoriale: è il saggio che Aldo Cazzullo, con Sperling & Kupfer, ha dedicato al tema della Bibbia. Il libro, uscito il 24 settembre 2024, ha da subito destato l’interesse dei lettori: affronta l’argomento biblico raccontando l’enorme ricchezza che contraddistingue quest’opera che, prima di tutto, è un libro meraviglioso, che si può leggere anche come fosse un romanzo.


La creazione, Adamo ed Eva, la cacciata dall’Eden, Caino e Abele, Noè e il diluvio. La storia di Giacobbe che lottò con Dio e di Giuseppe che svelò i sogni del faraone. Mosè, le piaghe d’Egitto, il passaggio del Mar Rosso, i dieci comandamenti.

E poi la conquista della terra promessa, da Giosuè che espugna Gerico a Davide che taglia la testa di Golia, da Sansone, l’eroe fortissimo ma tradito dal suo amore, a Salomone che innalza il tempio. Cazzullo rievoca storie dal fascino millenario.

E racconta le grandi donne della Bibbia: Giuditta che taglia la testa al condottiero nemico, Ester che salva il popolo dallo sterminio, Susanna che fa condannare i suoi molestatori.

E poi l’angelo che salva Tobia e il diavolo che tormenta Giobbe, l’amore del cantico dei cantici e la disillusione dell’Ecclesiaste (“tutto è vanità”). Sino alla grande speranza della resurrezione, e di un salvatore che viene a riscattare l’umanità: per i cristiani, Gesù.
Dopo averci raccontato la storia millenaria dell’impero romano e aver mostrato come sia ancora viva nei nostri giorni, Cazzullo invita il lettore a un entusiasmante viaggio nella Bibbia, mostrandoci che è il più grande romanzo mai scritto.

“Il Dio dei nostri padri” è un libro appassionante e illuminante, che ci conduce alle radici della nostra cultura e delle nostre famiglie.

Elogio dell’ignoranza e dell’errore” di Gianrico Carofiglio

Veniamo a un altro prezioso saggio, stavolta dedicato a un tema delicato ma più legato alla psicologia. Sbagliare. Quanto è limitante per noi uomini moderni il concetto di errore? Impariamo che sbagliare fa male sin da piccoli.

Biasimare gli errori e stigmatizzare l’ignoranza sono considerate pratiche virtuose. Necessarie. Ma le cose, forse, non stanno proprio così. Prendendo spunto da aneddoti, dalla scienza, dallo sport, da pensatori come Machiavelli, Montaigne e Sandel, ma anche da Mike Tyson, Bruce Lee e Roger Federer, Gianrico Carofiglio ci racconta la gioia dell’ignoranza consapevole e le fenomenali opportunità che nascono dal riconoscere i nostri errori. Imparando, quando è possibile, a trarne profitto.

Una riflessione inattesa su due parole che non godono di buona fama. Un’allegra celebrazione della nostra umanità. Fin da bambini ci raccontano che se sbagli prendi un brutto voto; se sbagli non vieni promosso e non fai carriera, in certi casi addirittura perdi il lavoro; se sbagli perdi la stima degli altri e anche la tua. Sbagliare è violare le regole, sbagliare è “fallire”.

Per l’ignoranza, se possibile, i contorni sono ancora più netti: l’ignoranza relega alla marginalità. E quando si passa dalla definizione della condizione (ignoranza) all’espressione che indica il soggetto in quella condizione (ignorante), il lessico acquista il connotato dell’offesa. In realtà, l’errore è una parte inevitabile dei processi di apprendimento e di crescita…

Socrate, Agata e il futuro” di Beppe Severgnini

Infine, un libro che è già in ristampa. Quest’ultima opera di saggistica di Beppe Severgnini nasce da un’attenta riflessione sul concetto di “invecchiare”. Ma all’interno del libro, l’autore prende anche spunto per parlare del tempo che stiamo vivendo, delle sfide che ci attendono… Il trait d’union della riflessione è Agata, la nipotina di Beppe Severgnini, un concentrato di energia e vitalità che spinge l’autore ad analizzare e ad analizzarsi.

La vita umana, insegna l’induismo, si divide in quattro periodi: il primo serve per imparare, guidati da un maestro; il secondo per realizzare sé stessi; il terzo per insegnare e trasmettere la conoscenza; l’ultimo, segnato da un progressivo disinteresse verso le cose materiali, per prepararsi al congedo.

Molti, oggi, non lo ammettono. Nonostante l’età, continuano a sgomitare, spingere, accumulare. Inseguono cariche, conferme, gratificazioni sociali. Non sanno rallentare, ascoltare, restituire.

Con l’aiuto di una nipotina che insegna il disordine quotidiano (e mette i palloncini sul busto di Socrate), Beppe Severgnini riflette sul tempo che passa e gli anni complicati che stiamo attraversando.

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