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Rosellina Archinto e Antonio Tabucchi in primo piano nella rassegna stampa di oggi

RASSEGNA STAMPA QUOTIDIANA – Il Messaggero, in occasione dell'avvicinarsi della Fiera del libro per ragazzi di Bologna, pubblica oggi l'intervista di Fiorella Iannucci a Rosellina Archinto, che negli anni Sessanta con la sua Emme edizioni rivoluzionò questo settore dell'editoria...

Su Repubblica sono pubblicate due lettere dello studioso d’arte, pittore e autore Giovanni Testori al critico Antonio Longhi. A vent’anni dalla morte di Testori, una mostra gli rende omaggio nella sua casa a Novate Milanese

RASSEGNA STAMPA QUOTIDIANA – Il Messaggero, in occasione dell’avvicinarsi della Fiera del libro per ragazzi di Bologna, pubblica oggi l’intervista di Fiorella Iannucci a Rosellina Archinto, che negli anni Sessanta con la sua Emme edizioni rivoluzionò questo settore dell’editoria. Tra le principali notizie di oggi sulle pagine di cultura dei quotidiani, segnaliamo inoltre su La Stampa l’omaggio a Tabucchi di Osvaldo Guerrieri. A vent’anni dalla scomparsa  di Giovanni Testori, studioso d’arte, commediografo e romanziere, Repubblica pubblica due delle lettere che questi mandò al critico d’arte Roberto Longhi, insieme al manoscritto del racconto “Il dio di Roserio”, di cui chiedeva un giudizio. Le due missive sono esposte nella mostra che aprirà domani a Casa Testori a Novate Milanese, “Absolut Testori”, segnalata anche da il Giornale in una breve. Corriere della Sera, Repubblica e Libero annunciano in una breve la morte di James Herbert, l’autore di horror famoso soprattutto per la serie “I topi”, considerato “lo Stephen King britannico”.

TABUCCHI, UN INTELLETTUALE LIBERO – Nel suo articolo su La Stampa Guerrieri tratteggia il ritratto di un Tabucchi dalle molteplici facce, “che, pur diverse tra loro, sono riuscite ad armonizzarsi dentro la sua persona” e dentro la sua opera. Due le opere fondamentali di Tabucchi di cui parla Guerrieri, “Requiem”, romanzo scritto dall’autore nella lingua del suo Paese d’adozione, il portoghese, e “Sostiene Pereira”. Era il 1994, il periodo dell’ascesa berlusconiana, e con questi suoi testi il romanziere “si trasformava in uomo pubblico”. “Tabucchi, fuori e dentro la letteratura, inquietava, provocava. Nell’attività politica di Berlusconi, e nell’opposizione insignificante, vedeva un Paese condannato alla deriva.” L’immagine che Guerrieri ci restituisce di Tabucchi è quella di un intellettuale libero, “così libero da andare anche contro gli ‘intellos’ che lo avevano sostenuto. Come quando si schierò contro agli innocentisti che in Francia proteggevano Cesare Battisti, a cominciare dal filosofo Bernard-Henry Lévy, trattandoli “da ignoranti, da gente che non sapeva parlare l’italiano e perciò non era in grado di leggere una sentenza.

ROSELLINA ARCHINTO E LA FIERA DEL LIBRO PER RAGAZZI DI BOLOGNA – Il Messaggero dedica una pagina, a firma di Fiorella Iannucci, alla Fiera del libro per ragazzi di Bologna, giunta alla cinquantesima edizione, e all’intervista a Rosellina Archinto. A quest’ultima la Fiera rende omaggio con una mostra, “Inventario – Tra le parole e le immagini di Emme edizioni, 1966-1985”, che farà poi tappa anche a Genova, Roma e Milano. Emme edizioni, fondata da Rosellina Archinto negli anni Sessanta, ha rappresentato una rottura con la tradizione precedente dell’editoria per ragazzi, puntando sugli albi illustrati. “I primi due titoli di Emme edizioni, nel 1966, sono stati ‘Piccolo Blu e piccolo giallo’ di Leo Leonni e ‘Il palloncino rosso’ di Iela Mari”, racconta Rosellina Archinto, “che piacevano ai piccoli di allora, ma spiazzavano i genitori.” L’attenzione alle illustrazioni di qualità ha fatto scuola nel settore: “Negli anni Ottanta sono nate piccole case editrici indipendenti, attentissime alle immagini come al testo.” Ma Emme edizioni non ha pubblicato solo albi illustrati, precisa Rosellina Archinto: il catalogo della storica casa editrice esibiva autori di primissimo piano, come Gertrude Stein, Virginia Woolf, o i pedagogisti Piaget e Korvzac, che per prima lei fece conoscere in Italia.


IL CARTEGGIO TRA TESTORI E LONGHI
– In un articolo su Repubblica, che introduce le due lettere di Giovanni Testori a Roberto Longhi qui pubblicate, Francesco Erbani spiega che i due “si conoscevano all’inizio degli anni Cinquanta.” Pittore laureatosi sull’estetica del surrealismo alla Cattolica di Milano, Testori era stato infatti fra gli allievi prediletti dello studioso di Caravaggio. Nel carteggio tra loro, che va dal 1951 al 1969 e che sarà pubblicato integralmente per la cura di Davide Dall’Ombra, non si parla però solo di arte. Nelle due missive proposte da Repubblica, viene piuttosto colta l’immagine di Testori agli esordi della sua carriera di romanziere, che chiede a Longhi cosa ne pensi della sua prima opera, “Il dio di Roserio”, dedicato al ciclista Pessina. “Testori poi anticipa a Longhi che ‘Il dio di Roserio’ sarà il primo di una serie di racconti. Come in effetti avverrà, con la costruzione del grande edificio narrativo di una sconsolata  periferia milanese: ‘I segreti di Milano’”, antologia di racconti di Testori.


LE ALTRE NOTIZIE
– Sul Corriere della Sera, Roberta Scorranese presenta il nuovo libro di Paola Mastrocola, “Non so niente di te”. Ida Bozzi dedica un articolo all’antologia di racconti di Antonio Debenedetti, “Amarsi male”, edita di recente da Marsilio, e Dario Fertilio parla della passione per l’Africa dello scrittore Alberto Moravia. Il Giornale, infine, elenca in un articolo a firma di Matteo Sacchi i nomi dei 21 candidati che parteciperanno alla preselezione del Premio Strega.

 

22 marzo 2013

 

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