Se per le tue prime letture dell’anno hai voglia di leggere un libro avvolgente e misterioso, se ami i gialli e ti piacciono le ambientazioni in costume, se ti piace il teatro, “Rondini d’inverno” è il titolo perfetto per te: il giallo di Maurizio De Giovanni racconta un’affascinante avventura del Commissario Ricciardi, alle prese, a ridosso del Capodanno, con uno strano caso di omicidio.
“Rondini d’inverno” di Maurizio De Giovanni
La sinossi del libro
Il Natale è appena trascorso e la città si prepara al Capodanno quando, sul palcoscenico di un teatro di varietà, il grande attore Michelangelo Gelmi esplode un colpo di pistola contro la giovane moglie, Fedora Marra.
Non ci sarebbe nulla di strano, la cosa si ripete tutte le sere, ogni volta che i due recitano nella canzone sceneggiata: solo che dentro il caricatore, quel 28 dicembre, tra i proiettili a salve ce n’è uno vero. Gelmi giura la propria innocenza, ma in pochi gli credono.
La carriera dell’uomo, già in là con gli anni, è in declino e dipende ormai dal sodalizio con Fedora, stella al culmine del suo splendore. Lei, però, cosí dice chi la conosceva, si era innamorata di un altro e forse stava per lasciarlo. Da come si sono svolti i fatti, il caso sembrerebbe già risolto, eppure Ricciardi è perplesso.
Mentre il fedele Maione aiuta il dottor Modo in una questione privata, il commissario, la cui vita sentimentale pare arrivata a una svolta decisiva, riuscirà con pazienza a riannodare i fili della vicenda. Un mistero che la nebbia improvvisa calata sulla città rende ancora piú oscuro, e che riserverà un ultimo, drammatico colpo di coda.
Un romanzo teatrale
In una Napoli a tratti festosa, a tratti tetra, Ricciardi si ritrova a indagare su un assurdo caso di omicidio che si consuma al teatro, davanti a una folla di spettatori increduli.
La scena, che prevede l’uccisione con un colpo di pistola di una donna, colpita a morte dal marito, si ripete ogni sera, finché non si avvera: Fedora Marra, celebre cantante, muore all’istante. I sospetti si concentrano, naturalmente, sul marito che ha fatto partire il colpo. Ma risolvere il caso non è così semplice…
Nel frattempo, il Commissario è alle prese con le sue vicende private, con la voglia di chiarire, una volta per tutte, cosa si scatena dentro il suo cuore.
Secondo molti, “Rondini d’inverno” costituisce un romanzo di rottura rispetto ai precedenti di Maurizio De Giovanni della “serie Ricciardi”. In effetti, qualcosa cambia, soprattutto nella gestione della vita privata del Commissario, che una volta per tutte comprende come sia complesso e per certi versi inutile vivere nell’inquietudine senza rivelare i propri sentimenti.
Maurizio De Giovanni e il Commissario Ricciardi
Scrittore, sceneggiatore e drammaturgo, Maurizio De Giovanni è nato a Napoli il 31 marzo del 1958. È ritenuto uno dei più grandi maestri del noir in Italia. Dalla sua penna sono nati, infatti, personaggi memorabili quale il Commissario Ricciardi, da cui è stata anche tratta la fortunata fiction prodotta da Rai, e i protagonisti dei “Bastardi di Pizzofalcone”, romanzo anch’esso trasposto in fiction qualche anno fa.
La carriera letteraria dell’autore di “Rondini d’inverno” ha inizio nel 2005, con la partecipazione ad un concorso per giallisti emergenti indetto da Porsche Italia.
Per l’occasione, De Giovanni concepisce un racconto dal titolo I vivi e i morti, che diventa la base di un romanzo pubblicato dapprima col titolo di “Le lacrime del pagliaccio”, poi modificato in “Il senso del dolore”.
Ambientato nella Napoli degli anni ’30, questo esperimento ben riuscito costituisce il nucleo della serie del Commissario Ricciardi, che viene pubblicata a partire dal 2007 per Fandango e dal 2011 per Einaudi Stile Libero.
Da qui in poi, la carriera di De Giovanni è costellata di successi letterari, da “I bastardi di Pizzofalcone” e il suo sequel, alla serie di Sara.